RIFORMA ENTI LOCALI
Provincia del Friuli
con capoluogo Aquileia
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dal sito internet del settimanale
LA VITA CATTOLICA
La proposta del settimanale diocesano «la Vita Cattolica» in Consiglio regionale
UDINE (30 agosto, ore 15.30) - Due enti di area vasta, uno per la Venezia Giulia e uno per il Friuli, al posto delle attuali 4 Province: un’area metropolitana per Trieste e il suo hinterland, quindi, e una innovativa Provincia di Aquileia, che nasca da un patto di sviluppo territoriale tra Gorizia, Udine e Pordenone. Questa la proposta che oggi, giovedì 30 agosto, ha portato in Consiglio regionale il direttore de «la Vita Cattolica», Roberto Pensa. Una posizione «storica» del settimanale diocesano, da più di due decenni, che nasce anche dall’applicazione di alcuni dei principali cardini della dottrina sociale della Chiesa.
Sussidiarietà: Regione «snella»
Il primo obiettivo di una buona riforma istituzionale – dirà ai commissari il direttore Pensa – deve essere il decentramento di competenze e funzioni verso «il basso» da parte della Regione, agli enti pubblici in grado di esercitarle che siano più vicine al cittadino, quindi Comuni e Province. La Regione va, invece, focalizzata sulle funzioni (di assoluta preminenza e rilevanza) legislative, di alto indirizzo e di controllo delle autonomie locali, mantenendo naturalmente la gestione diretta dei servizi che per loro natura risultano indivisibili su scala regionale («in primis» la sanità).
La dottrina sociale evidenzia come essenziale la partecipazione del cittadino, come singolo o in associazione con altri, direttamente o a mezzo di propri rappresentanti, alla vita culturale, economica, sociale e politica della comunità civile cui appartiene. Questa non verrebbe senz’altro promossa trasformando le Province in enti di secondo grado, cioè non governati da rappresentanti eletti dai cittadini, ma «nominati» dai Comuni. Grande attenzione va posta poi al tema della fusione dei piccoli Comuni. È indiscutibile la necessità di associarsi per lo svolgimento dei servizi. Ma i piccoli Comuni, specie nelle aree montane, ma anche in pianura, sono un elemento fondamentale di aggregazione e di identità delle comunità locali. Vanno comunque mantenuti i municipi e le rappresentanze politiche, il cui costo, comunque, è irrisorio.
La Provincia di Aquileia
(…) Essendo la nostra Regione composta da due realtà culturali, sociali, economiche, sociologiche e linguistiche molto differenti, ne discende che ciascuna ha diritto di trovare un proprio assetto istituzionale peculiare. Trieste, incentrata sull’attività del porto e delle sue importanti istituzioni culturali e scientifiche, potrebbero trovare risposta nella forma dell’area metropolitana che unisce i livelli amministrativi comunale e provinciale. Per l’area friulana, invece, appare logica l’ipotesi di creare una unica Provincia del Friuli o comunque di avviare un processo federativo tra le Province di Gorizia, Pordenone e Udine, che mantenga l’identità dei singoli enti, ma che imponga la messa in comune di strategie e servizi. Non un «Grande Friuli», cioé la mera «annessione» a Udine delle altre Province, ma una realtà istituzionale nuova e policentrica che nasca da un patto territoriale. (…)
La proposta completa del settimanale è consultabile sul sito www.lavitacattolica.it alla sezione «Documenti».
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RispondiEliminaDi seguito copia/incolla della lettera pubblicata sul settimanale LA VITA CATTOLICA, rubrica “Giornale Aperto”, giovedì 30 agosto 2012
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PROPOSTE OBSOLETE PER L'ON. BERSANI ?
Durante la recente festa del Partito Democratico di Varese, trasmessa integralmente sul canale televisivo YuDem, in risposta alla domanda del giornalista sulla ristrutturazione delle provincie, l'on. Bersani, che fu Presidente della Regione Emilia-Romagna, ebbe a dichiarare, lui emiliano, che non ci sono preclusioni a “FARE LA PROVINCIA DELLA ROMAGNA” dato che in quelle zone c'è un diffuso senso di appartenenza territoriale.
Una sensibilità del candidato premier che non si riscontra nei discorsi ed interventi dei massimi rappresentanti regionali dello stesso partito.
Qui da noi le proposte che mirano ad un riconoscimento del senso di appartenenza al Friuli, vengono bollate come obsolete, per ben che vada.
Alla candidata del Pd alla Presidenza della Regione on.le Serracchiani una domanda: l'on Bersani accoglie proposte obsolete?
Alberto Fabris
Osoppo