venerdì 29 aprile 2011

Friuli - Nove sindaci interessati all'elettrodotto Terna, disertano l'incontro.






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Dal Blog di Aldo Rossi


sindaci interessati all'elettrodotto,
diserteranno l'incontro con Mannheimer

«Noi non ci saremo»
29 aprile 2011

«Noi non ci saremo». É la risposta di nove sindaci del Medio Friuli all'iniziativa, prevista per oggi a Udine, per la presentazione dei risultati di un sondaggio sull'opinione dei friulani per l'elettrodotto da 380 mila volt che la società Terna intende realizzare da Redipuglia al capoluogo friulano. Per questo impianto, che i primi cittadini vogliono interrato, sta così per essere scritto un ulteriore capitolo. Come si è detto, stamani alle 11 il professor Renato Mannheimer, dell'Ispo Ricerche, all'albergo Astoria di piazza XX Settembre, a Udine, illustrerà appunto i dati del sondaggio. Alle 13.30, in piazza Matteotti, seguirà un pranzo che lo stesso professionista ha organizzato. All'incontro sono stati invitati i sindaci i cui territori sono interessati dall'attraversamento dell'impianto. Ma i due appuntamenti sono oggetto di una presa di posizione dei primi cittadini di Basiliano, Mortegliano, Lestizza, Pozzuolo, San Vito al Torre, Pavia di Udine, Trivignano, Campolongo-Tapogliano e Santa Maria la Longa, i quali hanno inviato un fax proprio a Mannheimer per annunciare la loro "diserzione". «I sottoscritti sindaci - si legge nel documento - declinano l'invito per la presentazione dello studio sull'opinione dei friulani sulla nuova linea elettrica ad altissima tensione Redipuglia-Udine Ovest. Ciò in considerazione dell'esistenza di un procedimento che si sta svolgendo nelle sedi competenti, ove le nostre amministrazioni hanno rappresentato l'opinione dei cittadini che ritengono imprescindibile l'interramento dell'elettrodotto con l'utilizzo delle tecnologie più moderne e avanzate. Manifestano la disponibilità a ricevere i risultati dell'indagine, unitamente all'indicazione del committente». All'appuntamento in piazza Matteotti ci sarà invece una delegazione, guidata da Aldevis Tibaldi, del Comitato per la vita del Friuli rurale, che pure contesta il progetto. Tibaldi, in una lettera indirizzata alle Province di Udine e Gorizia nonché ai Comuni interessati all'opera, critica duramente l'«inusitata iniziativa intrapresa da Renato Mannheimer di convocare gli amministratori pubblici».

articolo a firma di Cristiano Tomasin
pubblicato sul Messaggero Veneto - Udine - 29 aprile 2011
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OLTRE IL FILO - Un documentario su RAI TRE da non perdere !



OLTRE IL FILO
un documentario di Dorino Minigutti


RAI TRE sede regionale per il F.V.G.
DOMENICA 1 MAGGIO 2011 ORE 9.50

Cosa significa per un bambino la detenzione, la privazione della libertà, dell’acqua e del cibo? Cosa vuol dire essere testimoni oculari della morte di centinaia di persone tra le quali i genitori e i parenti più vicini? A quasi settanta anni dall’apertura a Gonars del campo di internamento per civili sloveni e croati, un documentario racconta l’inedita storia di un gruppo di bambini sopravvissuti e ci accompagna in uno straordinario viaggio nella memoria di una vicenda troppo spesso dimenticata.
Oltre il filo”, in onda domenica 1 maggio alle ore 09.50 su Rai3 FVG, è il primo esempio di co-produzione transfrontaliera dell’Alpe Adria ed è il tentativo di raccontare a più voci, mantenendo le specificità di ciascuna nazione coinvolta, una storia che accomuna tutti.
Scritto e diretto da Dorino Minigutti, prodotto da Immaginaria, Zavod Kinoatelje (SLO), Focus-Media (HR) e distribuito da Agherose, il documentario è stato realizzato grazie al contributo del Fondo per l’Audiovisivo del FVG, della sede regionale RAI, del Ministero della Cultura Sloveno, del Fondo Croato per l’Audiovisivo e delle città di Rijeka, Kastav (HR) e Gonars.


martedì 26 aprile 2011

TAV, SUL CARSO LA VELOCITA' CALA A 60 ORARI !




TAV,

SUL CARSO

LA VELOCITA’ CALA

A 60 ORARI !!



Dal sito internet del quotidiano
“IL PICCOLO” di Trieste

26 aprile 2011






TRIESTE. Uno spaventoso inabissamento e una contemporanea drastica caduta della velocità. Il dossier completo del progetto della Tav Mestre-Trieste redatto da Italferr su incarico di Rfi e pubblicato sul sito della Regione Friuli Venezia Giulia e le controdeduzioni presentate dal Wwf aprono oggi, alla vigilia di nuovi confronti con la popolazione, soprattutto un inquietante interrogativo: ha senso sventrare longitudinalmente il territorio dell’intera provincia di Trieste con una spesa abnorme (7,5 miliardi il tratto intero) e tempi elefantiaci (si tratterebbe dell’ultimo lotto completato probabilmente appena nel 2050) per poi far viaggiare i treni su questo tratto a una velocità che più o meno tengono già oggi in superficie? ………………

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“CONTINUA” a leggere nel sito internet del quotidiano IL PICCOLO di Trieste:


Articolo a firma di Silvio Maranzana


domenica 24 aprile 2011

WWF NON MOLLA SULLA TAV: UN PROGETTO DA RIFARE !




Dal sito internet del settimanale
“LA VITA CATTOLICA”


Wwf non molla sulla Tav:
 «Un progetto da rifare» 

Presentate le osservazioni sullo studio.
In 250 pagine, 57 richieste di integrazione






UDINE (19 aprile, ore 11.50) - Un progetto irricevibile, quello della linea Tav/Tac Venezia-Trieste, presentato in ben quattro rate e non coordinato nelle varie parti, molto superficiale nella stima degli impatti (specie per l’attraversamento del Carso e alle interferenze con siti e zone di protezione comunitari) e privo di parti essenziali come il calcolo costi-benefici. Un progetto che andrebbe rifatto completamente e che serve, in definitiva, solo a chi vuol costruire strade, superstrade e autostrade a tutto spiano.
Questo il durissimo giudizio del Wwf regionale sulla tratta ad alta velocità/capacità ferroviaria, presentata da Italferr per conto di Rfi lo scorso dicembre e sul quale è in corso la procedura Valutazione di impatto ambientale.......


"Continua" sul sito internet del settimanale "La Vita Cattolica":


venerdì 22 aprile 2011

Elettrodotto Redipuglia-Udine: NON FACCIAMOCI FREGARE !



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LA VITA CATTOLICA
Settimanale dell’arcidiocesi di udine
Venerdì 22 aprile 2011
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I TRALICCI METTERANNO
A RISCHIO I FONDI UE

Affollata assemblea sull’elettrodotto REDIPUGLIA  - UDINE OVEST a Villesse. L’architetto Biroli: <<NON FACCIAMOCI FREGARE>>

di Valentina Zanella
«cosa serve proporre all'Unione europea investimenti sul Parco della vite? A che scopo parlare di agroambiente regionale o del piano di sviluppo rurale, se siamo noi, per primi, a distruggerne le premes­se di sviluppo costruendo un elettrodot­to che danneggerà irrimediabilmente il patrimonio paesaggistico regionale?».

L'avvertimento arriva dall'architetto
Roberto Pirzio Biroli, relatore, insieme al prof. Sandro Fabbro, al convegno «La Costituzione tutela il paesaggio e la no­stra dignità, ma gli elettrodotti e i padro­ni dell'energia non lo sanno», organizza­to lunedì 18 aprile a palazzo Ghersiach a Villesse dal Comitato per la vita del Friuli rurale che da anni si batte per l'interra­mento della linea elettrica Redipuglia-Udine ovest (progettata da Terna e della quale, da Roma, si attende la valutazione di impatto ambientale).
Friulano, artefice di grandi restauri (suo il coordinamento di proprietari e progettisti del ripristino di Venzone do­po il terremoto, e dopo la caduta del mu­ro di Berlino il restauro del paesaggio storico a Potsdam, in Germania; suo an­che il progetto del Parco del Cormòr a Udine) , Biroli da tempo opera in vari paesi d'Europa per la valorizzazione del pae­saggio rurale. Riguardo all'elettrodotto destinato ad attraversare la Bassa Friu­lana da Udine a Redipuglia non usa giri di parole: «È un vero reato. Deturpando in questo modo il nostro Friuli chi mai vorrà investirci? Il rischio, concreto, è che l'Unione Europea riduca i contribu­ti verso la nostra regione, per destinarli a realtà più virtuose». Il pensiero va subito a Potsdam, «dove ci siamo battuti -spiega l'architetto - e siamo riusciti ad interrarlo, l'elettrodotto». E Biroli incita i presenti a fare lo stesso: «Dovete orga­nizzarvi. Perché privare un territorio della sua ricchezza significa togliere gente dalle aziende e mandare i turisti altrove. Significa pregiudicare quegli stessi progetti per cui la Regione sta chiedendo fondi». E aggiunge un ulte­riore monito: «Non fatevi "fregare", non vi mostrano un disegno del tracciato di proposito, per poter fare ciò che voglio­no. Ignorano l'archeologia storica del Friuli, le antiche vie consolari ancora esistenti. Nascondono il territorio per distruggerlo». Dal pubblico, in risposta, numerosi applausi.
E il prof. Sandro Fabbro, docente di Pianificazione territoriale dell'Univer­sità di Udine, nel suo intervento allarga lo sguardo alle politiche di pianificazio­ne del territorio. «La nostra Regione, da questo punto di vista, a suo tempo tra le prime, oggi è tra le ultime in Italia - os­serva -: è da 20 anni che si aspetta il nuovo piano territoriale regionale e da 10 che si parla di una nuova legge di go­verno del territorio, e non si è fatto nul­la. Il risultato è che sulle grandi opere oggi manca una visione d'insieme. Ci sono solo progetti, mentre mancano pia­ni e programmi di valenza territoriale e paesaggistica complessiva».

Tra i presenti, durante la serata pren­
dono la parola anche Carlo Grgic, rap­presentante delle Comunelle (proprietà collettive) del Carso - insorte di recente contro il potenziamento per via aerea della linea Ronchi-Padriciano -, e Marco Lepre, del circolo Legambiente della Carnia, portavoce della lotta di questo territorio per l'interramento della linea Wurmlach-Somplago nella valle del But. La battaglia contro gli elettrodotti aerei, di fatto, è ormai aperta a 360 gradi in re­gione e il Comitato per la vita del Friuli rurale è in piena attività elettorale, non lo nasconde. «Ci battiamo per questa nostra terra, che è l'unica che abbiamo - afferma il portavoce, Aldevis Tibaldi -. Invitiamo ad appoggiare i candidati che stanno dalla nostra parte. Chiediamo di votare sulla base dei progetti».

E in prima fila, tra il pubblico, c'è il . presidente della Provincia di Gorizia, En­rico Gherghetta, candidato anche alle prossime amministrative, da sempre schierato con il Comitato. Un «esperto», in passato membro dello staff che ha progettato per l'Enel la prima linea inter­rata in regione. «Interrare costa - afferma -, ma è un passo verso la modernità».

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giovedì 21 aprile 2011

TRASPORTI: BALTICO-ADRIATICO, NO ALLA DEVIAZIONE




IL GAZZETTINO
Martedì 19 aprile 2011
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TRASPORTI
La Slovenia chiede che passi
da Vienna a Lubiana
anziché attraverso il Nord Est



BALTICO – ADRIATICO,

NO ALLA DEVIAZIONE


di Antonella Lanfrit

TRIESTE - «L'insistenza da parte della Slovenia c'è, inutile negarlo. Tuttavia, abbiamo elementi tecnici e politici tali per dire che siamo abbastanza tranquilli, anche a fronte di preoccupazioni giuste». L'europarlamentare Veneto del Pdl, Anto­nio Cancian, membro effettivo della com­missione Trasporti al Parlamento euro­peo, guarda così alla notizia arrivata a Nordest come un macigno: la Commissio­ne europea intende deviare il Corridoio Baltico-Adriatico, facendolo proseguire da Vienna verso la Slovenia, anziché lungo Carinzia, Friuli Venezia Giulia, Veneto ed Emilia Romagna. Il che vor­rebbe dire infliggere un colpo mortale per l'economia nordestina e lo sviluppo della portualità dell'Alto Adriatico, tanto che i governatori delle tre regioni italiane interessate hanno già scritto al mini­stro dei trasporti Altero Matteoli. «Di questo possibile cambio di rotta, al momento non c'è certezza - spiega Can­cian - poiché la commissione governativa che sta lavorando al dossier per l'aggiornamento delle reti Ten sta operan­do in segreto e consegnerà il documento al Parlamento in giugno». Posto comun­que che il cambio di direzione fosse vero, Cancian puntualizza: «Quel dossier dovrà arrivare in commissione e in Parla­mento e lì noi saremo fermi sul pezzo». Di più di una semplice presa di posizione perché, come ricorda l'europarlamentare, «con il Trattato di Lisbona il Parla­mento europeo è diventato colegislatore. In sede di commissione Trasporti, quin­di, se fosse necessario - prosegue – è possibile una battaglia vera per cambia­re il dossier». Una battaglia, aggiunge, in cui l'Italia non sarebbe da sola. «Confer­mo che, anche a seguito dei recentissimi contatti che ho avuto a Bruxelles, che resta solido e determinato l'appoggio dell'Austria affinchè il Corridoio Baltico-Adriatico attraversi le Alpi per interse­carsi con il Corridoio 5 nel Nordest italiano: è la via più breve, più utile e in parte già esistente». E questa è la «carta politica» che non è venuta meno. C'è poi il pacchetto dei dati tecnici, che secondo Cancian, continua ad avere la sua validi­tà. «In Friuli Venezia Giulia c'è la ferrovia Pontebbana già fatta e c'è l'Interporto di Cervignano, valorizzabile senza spese aggiuntive».

Antonella Lanfrit



domenica 17 aprile 2011

ONDE FURLANE NO MOLE !



Concierts e dj a pro de radio
Sabide ai 23 di Avrîl, al circul Edera di Codroip

Sabide ai 23 di Avrîl, al circul Edera di Codroip, serade di no pierdi par judâ la “Radio libare dai furlans” cun cualchidun dai grups miôr de etichete Musiche Furlane Fuarte (e no dome) compagnâts des selezions di tocs proponudis di un pôcs dai dj’s di ponte de emitente. Dopo di 30 agns di ativitât un dai mieçs di comunicazion che al à promovût cun plui snait la culture zovanîl e alternative si cjate in dificoltât par vie dai tais pesants decidûts de aministrazion regjonâl.
Ta chest moment dificil a son propit i ambients, i artiscj e lis associazions che Onde Furlane e à simpri valorizât, a mobilitâsi par difindi cheste realtât culturâl cussì impuartante.
Sul palc dal Edera a sunaran il cjantautôr Loris Vescovo (finalist za dôs voltis al Premi Tenco), il cuartet Orchestra Cortile (une des novitâts plui origjinâls dal panorame musicâl par furlan) e la zovine Lavinia, lançade tant che dj de emitente furlane e cumò biele novitât dal cjantautorât indie pop.
Ae taule di missaç: Mezza & Topp from School’s Out e UP Crew.
Intant de serade si varà ancje il batisim de associazion Lenghis dal Drâc – Amîs di Onde Furlane”, nassude cun chê di sostignî la radio.
La jentrade e je sore nuie par ducj i socis dal Edera. Intal circul si podarà ancje iscrivisi ai “Amîs di Onde Furlane” o contribuî cuntune donazion.

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Lenghis dal Drâc – Amîs di Onde Furlane (  http://www.ondefurlane.eu/lenghis-dal-drac-amis-di-onde-furlane/  )  e je une associazion che no à fins di vuadagn nassude par judâ Radio Onde Furlane cu la racuelte di fonts; la organizazion di events, concierts, mostris, dibatits o cors; la produzion di periodics, ricercjis, e libris; la colaborazion a nivel locâl e internazionâl cun ents e cun associazions che a lavorin par finalitâts similârs.




venerdì 15 aprile 2011

GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE - Convegno Pubblico 16 aprile 2011 ore 9.30 a Tolmezzo




COMUNE DI CERCIVENTO
COMUNE DI FORNI AVOLTRI
COMUNE DI LIGOSULLO

Il territorio montano della Regione Autonoma Friuli - Venezia Giulia e la Provincia
Autonoma di Trento presentano caratteri omogenei per una pluralità di fattori, riassumibili nel concetto di “montanità”. Inoltre, sia la provincia di Trento, sia la Regione Friuli – Venezia Giulia, sono rette da una Statuto di autonomia speciale.
In un momento in cui in Carnia, Canal del Ferro e Valcanale (e nella montagna friulana) è in atto un assalto alle ultime risorse idriche per produzioni idroelettriche, mentre la gestione del servizio idrico è passata dai Comuni a Carniacque spa, i Comuni di Cercivento, Forni Avoltri e Ligosullo, che gestiscono in proprio il servizio idrico, ritenendo importante ed utile per tutte le nostre comunità di montagna conoscere l’esperienza della Provincia Autonoma di Trento nella gestione complessiva di un bene strategico qual’è l’acqua in un territorio montano, organizzano un


CONVEGNO PUBBLICO
sul tema


L’ESPERIENZA DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO NELLA GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE

SABATO 16 APRILE 2011 ORE 9,30

SALA DELLA COMUNITA’ MONTANA
VIA CARNIA LIBERA 1944, n. 29 – TOLMEZZO

PROGRAMMA

ore 9,30 - INDIRIZZO DI SALUTO E PRESENTAZIONE DEI RELATORI

ore 9,45 -
BREVE INTRODUZIONE

ore 10,00 -  PROF. ORESTE PISONI - SINDACO DI CALAVINO (TRENTO)

ore 10,20 -  ING. G. BATTISTA GATTI - RESPONSABILE DELL’AGENZIA PER LA
DEPURAZIONE DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

ore 10,40 -  ING. VITTORIO CRISTOFORI - RESPONSABILE DEL SERVIZIO
UTILIZZAZIONE DELLE ACQUE PUBBLICHE DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

ore 11,00 -  DIBATTITO

ore 12,45 -  CONCLUSIONI - CHIUSURA DEI LAVORI

INVITO 

……………………………

Dal sito della Associazione "Peraltrestrade"




mercoledì 13 aprile 2011

Il Friuli - Vg è ancora d'interesse per l'Italia e l'Europa?



“Il Friuli - VG è ancora d’interesse
per l’Italia e l’Europa?”

7 aprile 2011
Convegno organizzato
dalla Associazione Friuli Europa
in collaborazione con le Organizzazioni sindacali
CGIL-CISL-UIL della Provincia di Udine
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Intervento del Prof. Sandro Fabbro
Professore di strategie urbane e regionali
Dipartimento di Ingegneria Civile ed Architettura
Università degli Studi di Udine
 

La Piattaforma Logistica del FVG.
Uno scenario da salvare
(per evitare la spaccatura della regione)

FVG AL CENTRO D’EUROPA?
E’ dalla caduta del “muro” (se non da prima) che ci gratifichiamo con questa interpretazione del ruolo della nostra regione.
La Piattaforma Logistica (PL) dovrebbe essere il suo strumento! Ma stiamo facendo tutto il necessario ed il possibile per realizzare questo scenario?
La “Piattaforma Logistica del FVG”. Cos’è?  A che punto siamo?
UNA PIATTAFORMA CHE IN PARTE C’E’ E IN PARTE E’ DA REALIZZARE
La Piattaforma Logistica regionale è un sistema di infrastrutture da integrare e potenziare (diversa dalla “piastra logistica”). Vi fa parte la rete ferroviaria (in primo luogo) -ma anche la rete viaria- e quindi i porti e gli interporti della regione. Il suo scopo è quello di conferire, alla posizione potenzialmente nodale del FVG (in relazione ai grandi corridoi europei), la capacità di inserirsi efficientemente e durevolmente nelle grandi reti mondiali del trasporto merci….
SEGUE il testo dell’intervento del Prof. Sandro Fabbro in:



martedì 12 aprile 2011

Mons. Luigi Faidutti - illustre figlio della Slavia friulana




Mons. Luigi Faidutti
Illustre figlio della Slavia

Il prossimo 11 aprile ricorrerà il 150° anniversario della nascita di una delle più eminenti personalità della Slavia friulana: mons Luigi Faidutti, sacerdote, politico, operatore sociale, diplomatico della Santa sede, che fino alla prima guerra mondiale operò nel Friuli austriaco e poi in Lituania. Il suo impegno politico e sociale lasciò profonde tracce nel Goriziano tanto che alcune-istituzioni, come le casse rurali e i consorzi agrico­li, benché si siano trasformate nel tempo, rappresentano ancor oggi una voce importante nell'economia del ter­ritorio.
Luigi Faidutti nacque l'11 aprile 1861 a Scrutto di San Leonardo. Compì i primi studi nel paese natale e a Cividale; a 12 anni entrò nel seminario di Udine dove rimase fino al 1880, quando su invito di mons. Eugenio Carlo Valussi, futuro vescovo di Trento, si trasferì nel seminario di Gorizia e prese la cittadinanza austria­ca. Dopo l'ordinazione sacerdotale nel 1884 continuò gli studi a Vienna lau­reandosi in scienze teologiche nel 1888. Ritornato a Gorizia fu direttore spirituale e docente di Sacra scrittura e eletto deputato nel parlamento di Vienna, carica che mantenne fino alla fine della prima guerra mondiale. Nel 1913 fu eletto capitano provinciale. In seguito al crollo dell'Impero austriaco, visse per qualche anno a Roma e nel 1924 fu nominato uditore presso la nunziatura apostolica di Kaunas in Lituania. Morì a Konigsberg nella Prussia orientale il 18 dicembre 1931.
Il 150° anniversario della nascita di mons. Luigi Faidutti verrà celebrato nel Goriziano con una serie di convegni e ed altre manifestazioni. Su iniziativa dell'Istituto di storia sociale e religiosa (Issr) di Gorizia e della Società filologi­ca friulana «G. I. Ascoli». Il progetto, sostenuto economicamente dalla Federazione regionale delle banche di credito Cooperativo del Friuli - Venezia Giulia, gode del patrocinio delle Arcidiocesi di Udine e Gorizia, delle Università di Trieste e Udine, delle Province di Gorizia e Udine e dei Villesse, San Leonardo, nonché del consiglio di quartiere di Lucinico.

L'anno "faiduttiano" si aprirà uffi­cialmente il 7 aprile 2011 con il conve­gno di studi «Luigi Faidutti (1861-1931) e il movimento cattolico nel Friuli austriaco», che sarà ospitato dalla Provincia di Gorizia, nella sala del con­siglio, con inizio alle ore 16.00. Il convegno, che farà il punto sugli studi incentrati sulla figura di Faidutti e sulle prospettive di ricerca, anche alla luce del recente riordino dell'archivio perso­nale del sacerdote, si articolerà in quat­tro interventi: ad Ivan Portelli, curatore dell'inventario del menzionato archi­vio, è stata affidato il compito di trat­teggiare la figura di Faidutti come sacerdote nel Goriziano. Ferruccio Tassin relazionerà invece su «Storia, politica e vita in Luigi Faidutti», men­tre Paolo Iancis parlerà del «Faidutti cooperatore». Valerio Perna, studioso dei rapporti tra Santa Sede e Repubbliche baltiche, riferirà su «Monsignor Faidutti diplomatico in Lituania. Luci e ombre». Il seminario sarà moderato da Feliciano Medeot, direttore della Società filologica friula­na, mentre le conclusioni saranno affi­date a Liliana Ferrari, presidente dell'Issr di Gorizia.

Per l'occasione sarà anche visitabile la mostra «Luigi Faidutti (1861 -1931 ) e il movimento cattolico nel Friuli austriaco». Le immagini a corredo del testo sono state messe a disposizione dal pronipote del sacerdote, Gian Francesco Cromaz.

L'anno «faiduttiano», che prevede anche l'organizzazione di un convegno di studi a Roma e l'edizione di alcune pubblicazioni, si concluderà in dicembre a Scrutto di San Leonardo, paese che diede i natali al sacerdote.


Dal quindicinale DOM
anno XLVI nr. 6  - 31 marzo 2011