MINORANZA
LINGUISTICA
L'insegnamento della storia
e della geografia dei Friuli
è un diritto dei friulani
…………………..
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
una lettera inviata dalla "Assemblee de Comunitât Linguistiche Friulane" al Ministro dell'Istruzione Marco Bussetti, al Presidente della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, e per conoscenza ad altri nominativi che non pubblichiamo per motivi di spazio:
Assemblee de
Comunitât Linguistiche Furlane
Sede presso il Comune di Carlino
P. San Rocco 24 - tel. 0432-555787
Oggetto:
Insegnamento della storia e della geografia del Friuli.
Carlino,
li 19 ottobre 2018
Signor
Ministro dell’Istruzione
Marco
Bussetti
Signor
Presidente della Regione Autonoma Friuli – Venezia Giulia
Massimilano Fedriga
L’art.
4 della legge n. 482/99 “Norme in materia delle minoranze
linguistiche storiche”, in attuazione dell’art. 6 della
Costituzione, recita: “Nelle scuole materne […] l'educazione
linguistica prevede, accanto all'uso della lingua italiana, anche
l'uso della lingua della minoranza per lo svolgimento delle attività
educative. Nelle scuole elementari e nelle scuole secondarie di primo
grado é previsto l'uso anche della lingua della minoranza come
strumento di insegnamento”.
Fra
i temi già individuati come prioritari dal gruppo di regia
costituito da Regione Autonoma Friuli – Venezia Giulia, Ministero
della Pubblica istruzione - Ufficio Scolastico Regionale F-VG,
Università degli Studi del Friuli – Facoltà di Scienze della
Formazione, vi sono la storia e la geografia del Friuli. Tali materie
sono quelle che forse meglio consentono di lavorare in e per la
lingua minoritaria, friulana nel caso in parola, perché permettono
agli allevi di arricchire la proprie conoscenze del luogo in cui
vivono e la proprie abilità, proprio partendo dal contesto locale
territoriale.
Ad oggi, nonostante un
corpus normativo statale e regionale che dovrebbe ampiamente
garantire i diritti linguistici della minoranza nella scuola,
l’insegnamento manifesta, pur in presenza di alcuni punti di forza,
anche notevoli punti di debolezza. Tra questi vi è proprio
l’insegnamento della storia e della geografia del Friuli che trova
troppo poco spazio nei libri di testo progettati per l’intera
Repubblica. Al di là di frequenti strafalcioni, i libri
di testo, proprio per la loro impostazione italiana, non colgono la
complessità storica, geografica, culturale e linguistica di un
territorio di confine come il Friuli, ricco di una bimillenaria
identità plurale e , nel contempo, di una propria individualità,
anche politica, che travalica l’area latina e italiana per
ricomprendere anche il mondo slavo e quello germanico. Talvolta
i manuali ripropongono addirittura, sia pure in forma edulcorata e
dissimulata rispetto ad un non lontano passato, i luoghi comuni della
retorica nazionalista escludente delle diversità.
Dato
atto che quanto premesso lede gravemente i diritti della minoranza
friulana (e delle altre presenti nella Regione) e i diritti
individuali dei suoi appartenenti, garantiti dalla Costituzione e
dalle leggi, in qualità di
presidente dell’Assemblea della Comunità Linguistica Friulana,
organo istituzionale cui aderiscono 114 Comuni, chiedo fortemente
l’avvio di un percorso collaborativo tra Regione e Ministero in
indirizzo volto alla sottoscrizione di un protocollo di intesa per
l’insegnamento della storia e della geografia del Friuli, a partire
dalla terza classe della scuola primaria e fino al termine della
scuola secondaria di secondo grado.
Ritengo di conseguenza
necessario giungere alla predisposizione di un fascicolo di storia
del Friuli in aggiunta ai testi ministeriali che contenga, in linea
con il percorso ministeriale corrispondente ad ogni singolo anno, i
contenuti curricolari che interessano la storia locale.
Parimenti
ritengo necessario redigere un fascicolo di geografia in aggiunta ai
testi ministeriali a partire dalla terza classe della scuola primaria
che contenga, in linea con il percorso ministeriale corrispondente ad
ogni singolo anno, i contenuti curricolari che interessano la
geografia locale.
Pare
ovvio che il fascicolo debba essere bilingue, da un lato in friulano
e dall’altro in italiano. La finalità infatti non è solo la
conoscenza della storia e della geografia del Friuli ma anche
l‘utilizzo della lingua minoritaria come veicolo per l
‘insegnamento della stessa. (CLIL). Parimenti è necessario
il testo in italiano perché la storia del Friuli è un elemento
distintivo di un territorio da sempre inclusivo dove, accanto alla
prevalente lingua friulana, hanno convissuto e convivono la lingua
slovena, la tedesca e varie parlate venete.
La
necessità di creare materiali didattici per la promozione di una
migliore educazione scolastica di base e per il conseguimento di una
reale tutela delle lingue e culture minoritarie è inoltre coerente
con i contenuti della circolare ministeriale n. 730/06 “la scuola
dell’autonomia è chiamata a recepire le istanze formative di cui
sono portatori gli alunni, le famiglie e, più in generale il
territorio”, diventando “il luogo in cui la diversità sia
esaltata come fonte di ricchezza”.
Riguardo
alle competenze scientifiche ed organizzative all’uopo necessarie,
è mia convinzione che siano ampiamente presenti nelle istituzioni
cui questa richiesta è inviata per conoscenza, in primis
nell’Università del Friuli e nella efficace esperienza di
Docuscuele.
Riguardo la fattibilità di
quanto richiesto cito, a titolo esemplificativo, la recente
sottoscrizione, da parte del ministro Marco Bussetti in indirizzo e
del presidente della Regione Veneto Luca Zaia, di un protocollo
d’intesa per l’introduzione della storia e della cultura del
Veneto nelle scuole di ogni ordine e grado di quella Regione.
Rendendomi
disponibile alla massima collaborazione, porgo distinti saluti.
Diego
Navarria
Presidente
dell’Assemblea della Comunità Linguistica Friulana
Segue elenco destinatari della lettera
"inclusi i media"
……………………….
Il Comitato per l'autonomia e il rilancio del Friuli, ringrazia il Presidente dell'Assemblea della Comunità Linguistica Friulana, Diego Navarria, per aver concesso la pubblicazione della lettera sul blog.