lunedì 15 febbraio 2010

Articolo pubblicato dal Gazzettino in data 28 gennaio 2010

Il Gazzettino

Giovedì 28 Gennaio 2010,

UDINE - «Un attacco all’autonomia e all’identità dell’Università del Friuli, invece che soluzioni alle sue difficoltà». Così il Comitato per l’autonomia del Friuli, attraverso il suo presidente Gianfranco D’Aronco, boccia il disegno di legge della Giunta regionale sul “Finanziamento al sistema universitario” e fa appello a tutti i friulani perché si mobilitino nei confronti di Giunta e Consiglio regionali.

La contrarietà è dettata dal fatto che, secondo il Comitato, la Giunta non prevede alcun intervento riequilibratore del grave sottofinanziamento che subisce da anni l’ateneo friulano, né si impegna, per il futuro su un forte intervento a sostegno. «Vuole imporre invece – è la denuncia – un forte controllo sul riparto dei pochi fondi che oggi mette a disposizione». Il che si evincerebbe già dal secondo articolo, laddove si indicano i membri dell’istituenda Conferenza del sistema universitario, che, pur avendo solo compiti consultivi, dovrà proporre alla Giunta i finanziamenti per i progetti, decidendo a maggioranza. Ebbene, sostiene il Comitato, «su 6 membri votanti soltanto due rappresenteranno le istituzioni friulane», cioè l’ateneo e il conservatorio di Udine, essendo gli altri quattro l’università e il conservatorio di Trieste, la Sissa di Trieste e l’assessore regionale competente (oggi la triestina Alessia Rosolen).

«È evidente che – commenta D’Aronco –, con tale rapporto di forze, l’Università del Friuli non potrà sostenere e far accettare le sue proposte, comprese quelle che nascono dalla difesa della sua autonomia». La costituenda “Conferenza” è quindi bollata come “inutile sovrastruttura”.

A.L.

Patto Tra l’Università degli Studi di Udine e le Rappresentanze dei Territori di Riferimento

I soggetti firmatari del presente Patto convengono che:
Preambolo
1. La ricerca, l’alta formazione, l’innovazione, l’internazionalizzazione sono risorse di base della “società della conoscenza”. Esse si sviluppano più facilmente in presenza di stretti legami e proficui rapporti tra Università e contesti territoriali di riferimento. L’Università degli Studi di Udine[1] (d’ora in poi solo Università), è stata, fin dall’inizio, fondata sul legame profondo con il territorio in quanto: espressa dalla volontà popolare, istituita con la legge 8 agosto 1977 n. 546 ”allo scopo di contribuire al progresso civile, sociale e alla rinascita economica del Friuli e di divenire organico strumento di sviluppo e di rinnovamento dei filoni originali della cultura, della lingua, delle tradizioni e della storia del Friuli” (art. 26) e orientata, nel proprio Statuto, a “promuove lo sviluppo e il progresso della cultura e delle scienze attraverso la ricerca, l'insegnamento e la collaborazione scientifica e culturale con istituzioni italiane ed estere, contribuendo con ciò allo sviluppo civile, culturale, sociale ed economico del Friuli” (art. 1).