I SINDACI PROTESTANO:
LA RAI RISPETTI I DIRITTI
DELLA
MINORANZA LINGUISTICA FRIULANA
Fotografia inviataci da Diego Navarria
che ringraziamo.
Assemblee
de Comunitât Linguistiche Furlane
de Comunitât Linguistiche Furlane
Li
de/presso l’ARLeF Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane
Via/Vie Prefettura, 13 -33100 Udine/Udin
Tel. 0432 555870 e-mail clif@regione.fvg.it
Via/Vie Prefettura, 13 -33100 Udine/Udin
Tel. 0432 555870 e-mail clif@regione.fvg.it
Udine, 26 gennaio 2019
COMUNICATO
STAMPA
I
sindaci friulani chiedono
a Governo e Rai
a Governo e Rai
trasmissioni
televisive in lingua friulana
e
i fondi necessari per garantirne l’avvio.
In
mancanza, annunciano azioni legali
L’immediato
avvio delle trasmissioni televisive in lingua friulana sulla Rai
regionale mediante una specifica
disposizione nella prossima convenzione inerente alla Regione
Friuli-Venezia Giulia, sottoscritta fra la Presidenza del Consiglio
dei Ministri e la Rai, da stipularsi, a rigor di norma, entro il mese
di aprile 2019, e lo stanziamento dei fondi necessari a
garantire le trasmissioni televisive, nel corso del quadriennio
2019-2022, con un
numero di ore e di risorse non inferiori a quelle previste per la
lingua slovena. È quanto chiedono al Governo e alla Rai i sindaci
dell’Assemblea della Comunità linguistica friulana,
che, sabato 26 gennaio, hanno ribadito le loro istanze agli
amministratori regionali e ai parlamentari del Friuli-Venezia Giulia
nel corso di una conferenza stampa nella sede della Regione a Udine.
In
mancanza, «sin da subito – ha comunicato il presidente
dell’Assemblea della Comunità Linguistica Friulana Diego Navarria
– saranno fatti valere nelle opportune sedi, anche presso
l’Autorità Giudiziaria, i legittimi interessi dei cittadini di
lingua friulana previsti dalla normativa vigente (compreso il
Contratto di servizio RAI attualmente in vigore), allo stato
palesemente violati per ciò che concerne le trasmissioni televisive
e sottodimensionati per ciò che concerne quelle radiofoniche».
Le
gravi inadempienze del servizio pubblico radiotelevisivo erano già
state denunciate in una lettera ai vertici della Rai sottoscritta, il
23 ottobre 2018, da 76 sindaci aderenti alla Comunità Linguistica
Friulana che aderivano ai contenuti della mozione approvata
all’unanimità dal Consiglio regionale il 26 luglio 2018, relativa
alla necessità di un importante impegno per il rafforzamento e la
valorizzazione dell’informazione e delle strutture a tutela delle
minoranze linguistiche regionali. La mozione impegnava la Giunta
regionale a dare attuazione alle previsioni normative relative alla
promozione delle culture e alla tutela delle minoranze linguistiche
presenti in regione, e a potenziare e valorizzare la sede redazionale
di Udine e la sede di corrispondenza di Pordenone al fine di
garantire trasmissioni radiofoniche e televisive in lingua friulana
per una programmazione oraria almeno pari a quella riconosciuta alla
lingua slovena. L’azione dei primi cittadini nasceva dal fatto che
la Rai regionale del Friuli-Venezia Giulia non aveva dato alcun segno
di condivisione di tali contenuti e impegni, pur chiaramente definiti
dalle norme. Anzi, all’avvio della programmazione radiotelevisiva
autunnale, si osservava una immutata carenza di contenuti in lingua
friulana e in lingua tedesca e un indebolimento dei servizi del
telegiornale regionale dedicati alle notizie relative ai territori di
Udine, Gorizia e Pordenone. A tre mesi dalla lettera, non constatando
alcuna variazione della situazione né da parte della Rai né degli
organi politici e amministrativi informati della stessa (fatta
eccezione per un’ulteriore mozione in Consiglio regionale, primo
firmatario Bernardis), i primi cittadini hanno sollecitato, dunque,
con forza azioni concrete a tutela del diritto al servizio pubblico
di comunicazione radiotelevisiva da parte delle minoranze.
Navarria
ha ricordato, nel corso della conferenza stampa, come il contratto di
servizio Rai in vigore (2018-2022) preveda già l’obbligo di
“garantire la produzione e distribuzione di trasmissioni
radiofoniche e televisive in lingua friulana”, disposizione al
momento violata. Attualmente sono previste soltanto 90 ore
di trasmissioni radiofoniche in lingua friulana all’anno e nessuna
trasmissione televisiva (a fronte delle 4.517 radiofoniche e 208
televisive in lingua slovena, che può contare anche su una propria
sede dedicata). Ha evidenziato che trova assolutamente corretto che
la minoranza slovena sia tutelata e che nulla va tolto alla stessa.
Va solo garantito il diritto nella stessa misura per la consistente
minoranza friulana.
Erano
presenti 21 sindaci o loro delegati (molti con la fascia tricolore),
i consiglieri regionali Diego Bernardis e Massimo Moretuzzo che sono
intervenuti con dichiarazioni. Il presidente Navarria ha letto le
mail di disponibilità al confronto e al sostegno dei Senatori Mario
Pittoni e Tatiana Rojc e dei deputati Aurelia Bubisutti e Guido
Germano Pettarin.
Con
cortese preghiera di pubblicazione/diffusione
Per
informazioni:
Diego
Navarria
………………………….
Regione Friuli-VG
Comuni di Lingua friulana
ai sensi dell'art. 3 della legge 482/99
PROVINCIA DI PORDENONE su un totale di 50 Comuni:
ANDREIS, ARBA, ARZENE, AVIANO, BARCIS, BUDOIA, CASARSA DELLA DELIZIA, CASTELNOVO DEL FRIULI, CAVASSO NUOVO, CLAUT, CLAUZETTO, CORDENONS, CORDOVADO, FANNA, FONTANAFREDDA, FRISANCO, MANIAGO, MEDUNO, MONTEREALE VALCELLINA, MORSANO AL TAGLIAMENTO, PINZANO AL TAGLIAMENTO, POLCENIGO, PORDENONE, SAN GIORGIO DELLA RICHINVELDA, SAN MARTINO AL TAGLIAMENTO, SAN QUIRINO, SAN VITO AL TAGLIAMENTO, SEQUALS, SESTO AL REGHENA, SPILIMBERGO, TRAMONTI DI SOPRA, TRAMONTI DI SOTTO, TRAVESIO, VALVASONE, VITO D'ASIO, VIVARO, ZOPPOLA.
PROVINCIA DI UDINE su un totale di 134 Comuni:
AIELLO DEL FRIULI, AMARO, AMPEZZO, AQUILEIA, ARTA TERME, ARTEGNA, ATTIMIS, BAGNARIA ARSA, BASILIANO, BERTIOLO, BICINICCO, BORDANO, BUIA, BUTTRIO, CAMINO AL TAGLIAMENTO, CAMPOFORMIDO, CAMPOLONGO TAPOGLIANO, CARLINO, CASSACCO, CASTIONS DI STRADA, CAVAZZO CARNICO, CERCIVENTO, CERVIGNANO DEL FRIULI, CHIOPRIS-VISCONE, CHIUSAFORTE, CIVIDALE DEL FRIULI, CODROIPO, COLLOREDO DI MONTE ALBANO, COMEGLIANS, CORNO DI ROSAZZO, COSEANO, DIGNANO, DOGNA, ENEMONZO, FAEDIS, FAGAGNA, FIUMICELLO, FLAIBANO, FORGARIA NEL FRIULI, FORNI AVOLTRI, FORNI DI SOPRA, FORNI DI SOTTO, GEMONA DEL FRIULI, GONARS, LATISANA, LAUCO, LESTIZZA, LIGNANO SABBIADORO, LIGOSULLO, MAGNANO IN RIVIERA, MAJANO, MALBORGHETTO-VALBRUNA, MANZANO, MARTIGNACCO, MERETO DI TOMBA, MOGGIO UDINESE, MOIMACCO, MONTENARS, MORTEGLIANO, MORUZZO, MUZZANA DEL TURGNANO, NIMIS, OSOPPO, OVARO, PAGNACCO, PALAZZOLO DELLO STELLA, PALMANOVA, PALUZZA, PASIAN DI PRATO, PAULARO, PAVIA DI UDINE, POCENIA, PONTEBBA, PORPETTO, POVOLETTO, POZZUOLO DEL FRIULI, PRADAMANO, PRATO CARNICO, PRECENICCO, PREMARIACCO, PREONE, PREPOTTO, RAGOGNA, RAVASCLETTO, RAVEO, REANA DEL ROIALE, REMANZACCO, RESIUTTA, RIGOLATO, RIVE D'ARCANO, RIVIGNANO, RONCHIS, RUDA, SAN DANIELE DEL FRIULI, SAN GIORGIO DI NOGARO, SAN GIOVANNI AL NATISONE, SANTA MARIA LA LONGA, SAN VITO AL TORRE, SAN VITO DI FAGAGNA, SAURIS, SEDEGLIANO, SOCCHIEVE, SUTRIO, TALMASSONS, TARCENTO, TARVISIO, TAVAGNACCO, TEOR, TERZO D'AQUILEIA, TOLMEZZO, TORREANO, TORVISCOSA, TRASAGHIS, TREPPO CARNICO, TREPPO GRANDE, TRICESIMO, TRIVIGNANO UDINESE, UDINE, VARMO, VENZONE, VERZEGNIS, VILLA SANTINA, VILLA VICENTINA, VISCO, ZUGLIO.
PROVINCIA DI GORIZIA su un totale di 25 Comuni:
CAPRIVA DEL FRIULI, CORMONS, DOLEGNA DEL COLLIO, FARRA D'ISONZO, GORIZIA, GRADISCA D'ISONZO, MARIANO DEL FRIULI, MEDEA, MONFALCONE, MORARO, MOSSA, ROMANS D'ISONZO, SAGRADO, SAN LORENZO ISONTINO, VILLESSE.
CHI LO DICE ALLA SEDE RAI DI TRIESTE
E ALLA POLITICA REGIONALE?
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Il Comitato per l'autonomia e il rilancio del Friuli appoggia in toto la denuncia e sollecita a sua volta una forte risposta politica regionale, nei fatti e non solo a parole, alla grave violazione, da parte della RAI, dei diritti linguistici della minoranza linguistica friulana previsti all'art. 12 della L. 482/99.
Sollecita inoltre Rai Trieste ad una più puntale informazione giornalistica dei TG regionali, in particolare il TG delle 19.30, troppo esclusivamente incentrati sulla città di Trieste.
Il Direttivo