martedì 29 giugno 2010

gnûf numar de riviste mensîl par furlan "La Patrie dal Friûl" (www.lapatriedalfriul.com)

Il Comun di Marian al presente il gnûf numar de riviste mensîl par furlan "La Patrie dal Friûl" (www.lapatriedalfriul.com), che e sarà distribuide a gratis al public.


Ta chest sest numar dal 2010, in cuviertine Dino Zoff ma ancje tante atualitât e aprofondiments simpri cuntun voli fur...lanist, "par un Friûl plui furlan".
L'apontament al è par miercus ai 30 di Jugn a lis 20.30 li de sale consiliâr dal comun, in place dal Municipi
DUTE LA CITADINANCE E JE INVIDADE
A intervignaran:
Cristina Visintin, sindic di Marian
Dree Valcic, diretôr da "La Patrie dal Friûl"
Christian Romanini, redazion da "La Patrie dal Friûl"

Comunicât stampe

La Patrie Mondiâl cun Dino Zoff

lunedì 28 giugno 2010

Ufficio di polizia per le minoranze

Settimanale LA VITA CATTOLICA – Udine

Sabato 26 giugno 2010
EDITORIALE a firma di EZIO GOSGNACH


I capo della polizia, Antonio Manganelli, da Padova ha annunciato «la costituzione di un ufficio centrale dedicato alle minoranze che dipenderà dalla struttura della polizia criminale». Poi ha spiegato che il nuovo servizio «sarà un osservatorio sulle minoranze come quella degli omosessuali, la minoranza ebraica e quante sono a rischio di discriminazione». Probabilmente a Manganelli non è nemmeno passato per la testa che nel Belpaese ci sono 12 minoranze linguistiche storiche, tutelate da provvedimenti legislativi, e che le disposizioni contro il razzismo si applicano anche «ai finì di prevenzione e di repressione dei fenomeni di intolleranza e di violenza nei confronti degli appartenenti alle minoranze linguistiche» (art. 23 della legge statale 38/2001).

giovedì 24 giugno 2010

Patto delle Alpi , una proposta delle Alte Terre alla Pianura Padana

Prazzo, 23 giugno 2010
Alla c.a. della popolazione e degli amministratori dei Comuni alpini

Oggetto: Patto delle Alpi , una proposta delle Alte Terre alla Pianura Padana.

In Piemonte da tempo si discute sulla necessità di riformulare i rapporti tra le Alte Terre e il resto della regione, dibattito che ha portato alla stesura dell’allegato “Patto delle Alpi piemontesi”.
Il momento storico impone una riflessione che veda partecipe tutta la società, che abbia come obiettivo la possibilità di continuare a vivere sulle Alpi e il perseguimento condiviso del bene comune, questioni che rimangono aperte su tutto l’arco alpino.

Riteniamo che le popolazioni delle Alpi possano dare, come in altri periodi storici, un contributo significativo allo sviluppo delle regioni del Nord, superando una frattura che ha allontanato negli ultimi tre secoli le Alpi alla Pianura Padana e questo non solo in Piemonte.

LE DILETTEVOLI ARIE DEL FARINELLI TRA L’EUROPA E LA CORTE SPAGNOLA

Centro Studi Biagio Marin Comune di Grado  Nova Academia di Trieste di Stefano Casaccia
con la partecipazione di
Angelo Manzotti sopranista
Marianna Prizzon soprano
Stefano Casaccia flauto dolce e direzione
Ennio Guerrato liuto
Miche Lot e Giancarlo Nadai violini
Meri Skejic viola
Alvise Stiffoni violoncello
Luca Ferrini clavicembalo

LE DILETTEVOLI ARIE DEL FARINELLI TRA L’EUROPA E LA CORTE SPAGNOLA

ANTONIO VIVALDI
Concerto in RE MAGGIORE RV 93 per liuto e archi
1678-1741 Allegro giusto - Adagio - Allegro
Ennio Guerrato: liuto

GEMINIANO GIACOMELLI
“Sposa non mi conosci” Aria di Epitide dalla Merope
1692-1740 (Venezia 1734)*
Angelo Manzotti: sopranista

GEORG FR. HÄNDEL
Concerto in SI b MAGGIORE per flauto piccolo e archi
1685-1759 Allegro - Adagio - Allegro
Stefano Casaccia: flauto dolce

ANTONIO VIVALDI
"Agitata ai due venti".
Aria dall'Opera Griselda
1678-1741 Marianna Prizzon: soprano

CLAUDIO MONTEVERDI
Duetto: "Pur ti miro". Dall'Incoronazione di Poppea)
1567-1643 (1643)
Angelo Manzotti - Marianna Prizzon

ANTONIO VIVALDI
Sonata in RE MINORE op. 1 n. 12 RV 63 "La Follia"
1678-1741
Michele Lot e Giancarlo Nadai: violini

RICCARDO BROSCHI/HASSE
"Son qual neve" aria di Arbace dall'Artaserse
(Londra 1692-1740 1734)*
Angelo Manzotti: sopranista

NICOLO' PORPORA
Duetto Aci e Galatea da Polifemo (1735)
1686-1768 Angelo Manzotti - Marianna Prizzon


Grado, Basilica di S. Eufemia g.c., lunedì 28 giugno 2010, ore 21

"Giardini di pergamena: gli erbari manoscritti, una storia di dieci secoli" Relatrice Prof. Maria Amalia D'Aronco

"Il Giardino":
venerdì 25 giugno alle ore 20.30 Maria Amalia D'Aronco parlerà sui "Giardini di pergamena: gli erbari manoscritti, una storia di dieci secoli".

LA RELATRICE: Maria Amalia D'Aronco, docente di Filologia germanica presso l'Università degli studi di Udine e già Rettore vicario presso lo stesso ateneo, ha studiato il problema della creazione di lessici specializzati nelle traduzioni dal latino in inglese antico e medio, e da anni si dedica allo studio delle compilazioni di antidotari o raccolte di rimedi relativi alla farmacopea del Medioevo.
L'ARGOMENTO: Il racconto degli erbari, nonostante l'occhio non smetta di indugiarvi, può andare oltre il fascino, la suggestione e la magnificenza delle immagini disegnate: ecco allora che l'analisi di queste opere, quali testimonianza di un sapere botanico-farmacologico tramandatosi per millenni, può rendere giustizia alla gretta definizione di "periodo buio" con cui troppo spesso si è etichettato il Medioevo.

QUANDO: venerdì 25 giugno 2010, ore 20.30

DOVE: Basilica "Beata Vergine delle Grazie", Salone "Sette Santi Fondatori" (chiostro interno). Udine, piazza I Maggio 24

INGRESSO: gratuito

INFO GRATUITE SUGLI EVENTI: graziecultura@email.it, sms info 392 4408339

lunedì 21 giugno 2010

Il Friuli si mobilita per l’università dopo l’allarme lanciato dal rettore

Le istituzioni raccolgono l’appello di Cristiana Compagno che, dopo aver risanato il bilancio, chiede appoggio politico e finanziario
di Giacomina Pellizzari
MessaggeroVeneto, 21 giugno 2010

UDINE. Il Friuli si schiera a fianco del rettore dell’ateneo, Cristiana Compagno, che in un anno e mezzo ha messo in sicurezza il bilancio risparmiando oltre 2 milioni di euro. Fra i primi a mobilitarsi c’è la Provincia di Udine che vuol sgravare l’università dai costi delle manutenzioni degli immobili assumendosi l’ onere come fa per le scuole superiori, mentre il Consorzio universitario potrebbe allargare la componente sociale ai privati per contribuire in modo massiccio allo sviluppo dell’ateneo.
Le istituzioni condividono dunque l’appello del rettore e sono pronte a fare la loro parte per rafforzare il patto siglato nel 2008, assieme alla Chiesa friulana. A ribadirlo è il presidente della Provincia, Pietro Fontanini, che senza mezzi termine plaude al lavoro fatto dal rettore per tenere sotto controllo le spese. In effetti Cristiana Compagno, in un anno e mezzo, operando con il bisturi, ha ridotto il disavanzo dell’amministrazione centrale di 2 milioni 80 mila euro, quintuplicando l’obiettivo concordato con il ministero.

L'Europa guarda alle minoranze nazionali e arriva in Friuli

IL GAZZETTINO – Domenica 20 giugno 2010 – pag. III

di Andrea Valcic

Per la seconda volta, la prima fu nel 2005, mercoledì 23 giugno faranno tappa a Udine i rappresentanti del Comitato europeo che segue l'applicazione della Convenzione quadro per la protezione delle minoranze nazionali.
Si tratta del trattato europeo che l'Italia ha ratificato nel 1997 e che vede anche i friulani inseriti nella lista delle minoranze nazionali presenti sul territorio statale. Ogni cinque anni il Consiglio d'Europa verifica, attraverso questa commissione tecnica, se quanto e come corrisponda alla reale situazione il rapporto che il ministero degli interni ha inviato a Bruxelles.

martedì 15 giugno 2010

PATRIARCATO DI AQUILEIA E MOLTO ALTRO

DOTT. LUCA CAMPANOTTO

A OGNI FRIULANO, ANCHE SE NON CREDE, DOVREBBE INTERESSARE IL PATRIARCATO DI AQUILEIA,

VISTO CHE I PROBLEMI DEL FRIULI DI OGGI HANNO RADICI STORICHE MOLTO PROFONDE:
LO TESTIMONIANO GLI APPROFONDIMENTI PUBBLICATI COME COMMENTI A QUESTA RECENTE NOTIZIA,
TRATTA DA UNA AGENZIA DI STAMPA DI QUALCHE GIORNO FA SULLA SOPPRESSIONE DEL PATRIARCATO
(PREGO INIZIARE A LEGGERE I COMMENTI DAL FONDO DI QUESTO LINK)
http://www.ilgiornaledelfriuli.net/cult/nella-sala-azzurra-del-museo-diocesano-udinese-ritorna-il-dipinto-di-costanzi-raffigura-papa-benedetto-xiv/

lunedì 14 giugno 2010

Università, la Regione non può far finta di niente

Messaggero Veneto — 05 giugno 2010 pagina 21 sezione: UDINE
Dibattito di ROBERTO DOMINICI

Nella prima decade di giugno il consiglio regionale dovrebbe esaminare il disegno di legge a sostegno delle Università della Regione. Dico “dovrebbe” poiché il nuovo assessore competente per materia è stato appena nominato e poiché, per quanto si sente, a breve potrebbero esserci “rimescolamenti” di deleghe in giunta regionale e, tra queste, potrebbe essere compresa anche la delega alle Università. A me pare che in una siffatta situazione un rinvio dell’esame consiliare non sarebbe ingiustificato anche per dare al neoassessore, che è esterno e che quindi non ha seguito l’iter del provvedimento, la possibilità di rendersi direttamente conto dei problemi che la legge in approvazione vuole affrontare come pure di quelli che non affronta e che, invece, dovrebbe affrontare. È positivo il fatto che in sede di “Conferenza”, organismo di nuova istituzione nella legge, le decisioni siano prese, come proposto dal Comitato per l’autonomia e il rilancio del Friuli, alla unanimità e non a maggioranza per scoraggiare possibili logiche territoriali. Ci sono però altri problemi di non poco peso e tuttora aperti che il Consiglio Regionale non può eludere. Tra essi merita una menzione particolare il finanziamento statale alle due Università della Regione: cronico “sottofinanziamento” dell’Università di Udine (ormai oltre i 100 milioni di euro), consistente “sovrafinanziamento” della Università di Trieste. Questo è un dato di fatto suffragato da numeri concreti e noti come note sono le ragioni, non condivisibili, di una tale situazione che riguarda anche diverse altre Università italiane. La Regione può ignorare o far finta di ignorare un tanto? Può limitarsi ad affermare che il problema è di competenza dello Stato?

giovedì 3 giugno 2010

Per un programma straordinario di opere pubbliche in FVG

Documento presentato alla Conferenza Stampa del 31 maggio 2010

1. Premessa
Il carattere sistemico della crisi in atto e la sua estensione, stanno incidendo, sui tradizionali assetti delle strutture produttive locali e sulle condizioni di lavoro ad esse correlate, molto più a lungo e più profondamente di quanto ci si potesse attendere, fino al punto di determinare un arretramento non contingente delle condizioni di sviluppo e di benessere maturati dalle nostre comunità.

Le statistiche regionali sul ripiegamento del Prodotto Interno Lordo ( -5,7 % pari a 2 miliardi di Euro nel Biennio 2008-2009 rispetto ai 35,6 prodotti nel 2007) o su quello del fatturato estero (-19,1% pari a 2,5 miliardi di Euro nel solo 2009), così come quelle relative alla chiusura di imprese (-8,9% pari a 1.178 imprese nel periodo 2000 – 2009) e quindi al licenziamento dei lavoratori dipendenti in quelle realtà che non si sono avvalse degli ammortizzatori sociali, delineano una situazione pesante, anche perché il 50% circa dei dati negativi ricordati insiste tutta nella provincia di Udine.

mercoledì 2 giugno 2010

Inaccettabile avere meno di Trieste

Messaggero Veneto — 01 giugno 2010 pagina 03 sezione: UDINE
di CRISTIAN RIGO

«Udine e il Friuli sono ingiustamente penalizzati dal bilancio regionale». Il grido di allarme che arriva all’indomani dell’analisi sulla spesa della Regione è bipartisan e, insieme agli autonomisti, coinvolge anche la politica e le istituzioni. Il “Friuli” chiede insomma di riequilibrare le risorse, soprattutto nel campo dell’istruzione e della ricerca dove – dicono in coro il presidente della Provincia, Pietro Fontanini, il sindaco Furio Honsell e i consiglieri regionali udinesi di Pdl e Pd, Alessandro Colautti e Giorgio Baiutti – «la sperequazione tra Udine e Trieste è incompresibile e inaccettabile»: 282 euro per ogni triestino a fronte dei 96 spesi dalla Regione per ogni abitante della provincia friulana più grande. «Un dato incredibile – dice l’ex rettore Honsell – se teniamo conto del fatto che già il Ministero penalizza l’università di Udine prendendo in considerazione criteri storici e non meritocratici». Per Fontanini però il dato più preoccupante riguarda il trasporto pubblico visto che il numero di chilometri per abitante concessi a Trieste è di gran lunga superiore (del 60% circa, precisa Honsell) rispetto a quello di Udine. E non è finita qui. «Su alcuni capitoli di spesa come la protezione sociale e la sanità – dice Baiutti del Pd – le maggiori spese per Trieste, considerata la presenza di molti anziani, potrebbero essere giustificate, ma di certo si fatica a comprendere le scelte per le infrastrutture dove la spesa della Regione per la provincia di Udine è di 33 euro procapite contro i 156 di Trieste, i 96 di Gorizia e i 68 di Pordenone». Ecco perché il Pd è pronto a chiedere di rivedere i parametri all’insegna dell’equità. Dello stesso avviso anche Colautti del Pdl secondo il quale i criteri di ripartizione storica andrebbero superati: «La mia – precisa – non è una polemica di campanile, ma una battaglia per individuare un criterio oggettivo e condiviso di ripartizione dei trasferimenti». Dagli autonomisti Renzo Pascolat e Arnaldo Baracetti arriva invece un appello al presidente («friulano») della Regione, Renzo Tondo affinché il Friuli ottenga più autonomia per ristabilire così una pari dignità tra i diversi territori. Da Fontanini però arriva anche un’autocritica («bisogna essere più virtuosi anche nella nostra provincia») e un affondo a Honsell («per esempio – dice il presidente – non capisco come il Comune di Udine possa avere mille dipendenti contro i 534 della Provincia»). Secca la replica del sindaco: «Forse Fontanini non è a conoscenza delle attività svolte dal Comune e non sa che nel novero dei dipendenti ci sono anche quelli dell’ambito che sono circa un centinaio».

La Provincia di Belluno si è espressa a favore del passaggio di Sappada al Friuli

Il Gazzettino 2 giugno 2010
UDINE - «Sono molto soddisfatto che anche la Provincia di Belluno si sia espressa a favore del passaggio di Sappada al Friuli». Così il presidente della Provincia Pietro Fontanini all’indomani del voto favorevole del Consiglio provinciale bellunese all’ordine del giorno che chiedeva di prendere posizione sul cambio di Regione, a due anni dal referendum. «Un voto trasversale anche quello bellunese – ha ironizzato Fontanini -: anche quando l’odg era stato votato qui a palazzo Belgrado, c’era stato un voto favorevole bipartisan, anche se più compatto. Con il voto dei giorni scorsi è chiaro l’intendimento anche dell’ente di area vasta bellunese nel far sì che venga rispettata la volontà del popolo. Il nostro Consiglio – ha proseguito – si era già espresso a marzo dello scorso anno e, all’unanimità, aveva approvato l’odg presentato dai consiglieri Matteo Piasente (Ln), Massimo Milesi (Ln), Maurizio Gerussi (Pdl) e Beppino Govetto (Udc) avente ad oggetto “Sappada nella Provincia di Udine”».

martedì 1 giugno 2010

Università - FONDI PUBBLICI E MERITOCRAZIA

Il Gazzettino (Martedì 1 Giugno 2010)

Il rettore dell’Università di Bologna, Ivano Dionigi, in un suo recentissimo intervento pubblicato sulla stampa nazionale e con riferimento alla nuova riforma universitaria in discussione in questi giorni a Roma ha dichiarato: «Il disegno di legge convince soprattutto quando afferma e declina il principio della valutazione e il conseguente riconoscimento del merito: parole sacrosante per chi crede che meritocrazia debba fare rima, non solo fonetica, con democrazia». Dunque, con questa nuovo progetto di legge di riforma universitaria pare si voglia fare piazza pulita dell’antidemocratico criterio del costo storico, ancor oggi purtroppo utilizzato nella distribuzione alle Università italiane del Fondo di Finanziamento Ordinario. Guarda caso e con quale tempismo l’europarlamentare Giovanni Collino, Presidente anche della Commissione Paritetica Stato-Regione FVG, invece di felicitarsi con il Ministro Gelmini e con il rettore dell’Università del Friuli Cristiana Compagno, immediatamente si attiva e dichiara alla stampa locale che è sua intenzione richiedere allo Stato la competenza regionale sui Fondi ordinari statali delle due università di Udine e Trieste.