"DOSSIER"
ELETTRODOTTO “AEREO”
TERNA
“Redipuglia-Udine ovest e dintorni”
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IL “TRIESTINO” FRANCO BELCI
SEGRETARIO REGIONALE CGIL
SPOSA E FA SUA
UNA BATTAGLIA SINDACALE DI RETROGUARDIA
Franco Belci, nato a Trieste nel 1951,
laureato in lettere.
Segretario generale dal maggio 2008
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IL FRONTE SINDACALE
CISL E UIL
CHIEDONO
GARANZIE AMBIENTALI
“IL PROGETTO PUO’
ESSERE MODIFICATO”
Udine, la posizione della CGIL diverge dal CISL e UIL su un punto fondamentale: quello relativo alla possibilità di adeguare il progetto Terna, tenendo conto delle riserve espresse dai sindaci dei paesi interessati dalla presenza dei tralicci. In poche parole la possibilità di interramento della linea o, ed è la proposta che sta prendendo maggiormente piede, quella del potenziamento di quella già esistente.
ROBERTO MURADORE (CISL) parla di “una ministra preparata senza dirci gli ingredienti e adesso vorrebbero farcela mangiare. No Grazie”.
FERDINANDO CESCHIA (UIL) ricorda l’opposizione del sindacato alle proposte dell’ex assessore “illiano” Sonego riguardo al cementificio di Torviscosa: anche allora si disse che non c’erano possibilità. O così o la disoccupazione. Non è vero, le alternative ci sono, basta volerle”.
Articolo pubblicato su il Gazzettino (Udine)
sabato 30 giugno 2012
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L’ELETTRODOTTO
“AEREO” TERNA
IN VENETO
Il prossimo 7 giugno 2012, tutta la cittadinanza è invitata alla conferenza “Super elettrodotto Terna: facciamo il punto della situazione” che si terrà a Quinto di Treviso alle ore 20.45, presso il centro congressi dell’hotel BHR, in Via Postumia Castellana n. 2. (…)
Il dibattito riguarderà il super elettrodotto da 380.000 volt che Terna ha intenzione di costruire tra i Comuni di Scorzè (VE) e Volpago del Montello (TV), per un percorso complessivo di circa 35 km di cavi ad altissima tensione, che attraverseranno i Comuni di Venezia, Scorzè, Martellago, Zero Branco, Morgano, Quinto di Treviso, Paese, Trevignano e Volpago del Montello.
Si tratta di un’opera che i cittadini dei Comuni interessati non vogliono nel modo più assoluto, tanto è vero che già nel 2010 sono state raccolte più di 6.000 firme tramite una petizione per dire “No all’elettrodotto”. Ora, anche a Volpago (TV) i comitati locali hanno raccolto più di 1.000 firme per ostacolarne la realizzazione. (…)
“Per la realizzazione del suo progetto, Terna da tempo lavora col fiato sul collo degli Amministratori Locali e delle altre Autorità. Sappiano i Sindaci che non sono soli in questa battaglia, ma hanno tutto il mio appoggio ed il mio sostegno. Li invito, quindi, a partecipare alla conferenza”.
“Ricordo che l’unica alternativa possibile e accettabile, che riduce l’impatto sul territorio e sulla salute dei cittadini, è quella di realizzare un elettrodotto interrato e lontano dai centri abitati, ovvero lungo l’autostrada A27”.
(europarlamentare IDV del Gruppo ALDE)
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IL MONDO POLITICO REGIONALE
(…) il segretario regionale della Lega Nord, Matteo Piasente, detta le (sue) regole per l’elettrodotto Udine-Redipuglia dalla cui realizzazione, ricordiamolo, dipende il futuro dell’aziende di Cargnacco: «L’elettrodotto dovrà affiancare l’autostrada e passare sottoterra».
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CAMERA DEI DEPUTATI
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11838
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 471 del 04/05/2011
Seduta di annuncio: 471 del 04/05/2011
Firmatari
Primo firmatario: STRIZZOLO IVANO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 04/05/2011
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 04/05/2011
(…) il consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, nel corso del 2010, decideva di condividere la proposta di un elettrodotto interrato, quale universalmente veniva invocato, assegnando al presidente Tondo, il mandato di sostenere in ogni modo possibile l'interramento della linea;
(…) anziché attenersi scrupolosamente al mandato conferitogli dall'assemblea nella citata seduta del 4 febbraio 2010 e alle sovrane decisioni delle amministrazioni locali, la regione Friuli Venezia Giulia si è posta a sostegno della soluzione aerea voluta dalla Terna e, anzi cercava di presentarla come ineluttabile nel corso di un incontro avutosi con i primi cittadini dei territori attraversati e i presidenti delle due province contermini; (…)
LEGGI TUTTO IL TESTO DELL’INTERROGAZIONE PARLAMENTARE
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LA “INT” FURLANE DE BASSE
COMUNICATO STAMPA
N. 117 - 29/6/2012
Elettrodotto Redipuglia-Udine ovest e dintorni
L’ELETTRODOTTO
E LA VACA DE PIRAGNA
ossia
UNA BATTAGLIA SINDACALE DI RETROGUARDIA
Dal punto di vista dell’impatto ambientale ci sembra che nel progetto di TERNA i benefici superino i disagi. Disagi che comprendiamo e che speriamo possano trovare una risposta, per quanto possibile, nel progetto esecutivo…
Si direbbero le parole opportuniste del solito Ciriani che pur nella sua disarmante incompetenza, ha l’alibi di dover tenere alto il vessillo berlusconiano piantato nel monopolio dell’energia. Invece, a parlare in questi termini è il segretario della CGIL regionale, che alibi non ha, per essere stato informato di tutto, che sembra arroccato all’interno della cittadella e, vittima della sindrome di Stoccolma, si è messo a parteggiare per chi ha il coltello dalla parte del manico e lo tiene in ostaggio con il ricatto occupazionale.
Eppure il Comitato non aveva esitato ad incontrare i vertici del sindacato, confidando sul fatto che erano depositari di una tradizione di pratica democratica e difensori di chi non rinuncia a vivere da uomo libero anche una volta rincasato dalla fabbrica.
Ebbene, se i rappresentanti di CISL e UIL hanno subito manifestato la loro coerenza in dichiarazioni pubbliche, la CGIL ha preferito cedere la pelle dell’orso senza nulla chiedere in cambio, se non una generica e timida richiesta a non ridurre il personale e ad investire in regione…
A prescindere infine dal fatto che quella linea non è fatta per interagire con il territorio e che rappresenta nient’altro che un consolidamento di un monopolio centralista, sempre più soffocante e che non comporta alcuna riduzione della bolletta.
Al pari del Vicepresidente Ciriani che, una volta bacchettato dalla TERNA, continua ad occultare la possibilità di riabilitare e potenziare la linea esistente a 220 kV, Belci ignora la possibilità di accontentare ogni energivoro desiderio della ABS con la soluzione di gran lunga la meno costosa ed immediata.
La riunione indetta in Regione i giorni scorsi ha visto Tondo, Ciriani, Seganti e la super esperta in energia elettrica Brandi blandire i rappresentanti sindacali con ogni sorta di accattivanti prospettive e certificati di buona condotta: qualcuno c’è cascato, altri si sono sentiti presi in giro.
Eppure, di tutto ciò la CGIL era stata edotta e, allora, a maggior ragione suona ancora più patetico l’invito ponziopilatesco a ricorrere per il futuro ad una autorità terza che dirima ogni contrasto. Un sollecito a futura memoria, ben sapendo che in un’Italia che non redige il Piano Energetico Nazionale non c’è nessun tecnico e nessuna autorità terza disposta a mettersi di traverso al monopolio imperante: tanto meno i burocrati della regione, troppo asserviti ai voleri dell’esecutivo di turno che li ha insediati; tutto ciò in un paese dove le morti dovute all’amianto o all’elettromagnetismo, per ben che vada, impiegano decenni per venire a galla, e con buona pace di tutti.
Eppure, qualora la CGIL si volesse regalare una qualche certezza, potrebbe sempre fare ricorso alle memorie dei superesperti ingaggiati con i soldi pubblici della Regione, i quali, una volta incalzati da un semplice comitato di contadini, infine hanno dovuto testimoniare la fattibilità dell’interramento: il prof Barbesino e il prof. Iliceto; senza poi contare le evidenze internazionali e il parere fornito dalla più antica e prestigiosa società operante in campo mondiale sin dal 1898, giunta in regione su invito del Comitato già nel 2009.
Altro che autorità terze! In una regione dove si trova sempre una vacca a perdere disposta ad entrare nel guado, così da distogliere la residua legalità dal vigilare sul transito della mandria dell’affarismo!
Aldevis Tibaldi
Comitato per la Vita del Friuli Rurale
Via A. Volta 10 Porpetto UD cap 33050 (tel.330998268)
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