sabato 30 giugno 2012

DOSSIER - ELETTRODOTTO TERNA "REDIPUGLIA-UDINE OVEST E DINTORNI": LA CGIL REGIONALE SPOSA E FA SUA UNA BATTAGLIA SINDACALE DI RETROGUARDIA



"DOSSIER"
ELETTRODOTTO “AEREO”
TERNA
“Redipuglia-Udine ovest e dintorni”
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IL “TRIESTINO” FRANCO BELCI
SEGRETARIO REGIONALE CGIL
SPOSA E FA SUA
UNA BATTAGLIA SINDACALE DI RETROGUARDIA

Franco Belci, nato a Trieste nel 1951,
laureato in lettere.
Segretario generale dal maggio 2008
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IL FRONTE SINDACALE

CISL E UIL
CHIEDONO
GARANZIE AMBIENTALI
“IL PROGETTO PUO’
 ESSERE MODIFICATO”

Udine, la posizione della CGIL diverge dal CISL e UIL su un punto fondamentale: quello relativo alla possibilità di adeguare il progetto Terna, tenendo conto delle riserve espresse dai sindaci dei paesi interessati dalla presenza dei tralicci. In poche parole la possibilità di interramento della linea o, ed è la proposta che sta prendendo maggiormente piede, quella del potenziamento di quella già esistente.
ROBERTO MURADORE (CISL) parla di una ministra preparata senza dirci gli ingredienti e adesso vorrebbero farcela mangiare. No Grazie”.
FERDINANDO CESCHIA (UIL) ricorda l’opposizione del sindacato alle proposte dell’ex assessore “illiano” Sonego riguardo al cementificio di Torviscosa: anche allora si disse che non c’erano possibilità. O così o la disoccupazione. Non è vero, le alternative ci sono, basta volerle.

Articolo pubblicato su il Gazzettino (Udine)
sabato 30 giugno 2012
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L’ELETTRODOTTO
“AEREO” TERNA
 IN VENETO

Il prossimo 7 giugno 2012, tutta la cittadinanza è invitata alla conferenza “Super elettrodotto Terna: facciamo il punto della situazione” che si terrà a Quinto di Treviso alle ore 20.45, presso il centro congressi dell’hotel BHR, in Via Postumia Castellana n. 2. (…)

Il dibattito riguarderà il super elettrodotto da 380.000 volt che Terna ha intenzione di costruire tra i Comuni di Scorzè (VE) e Volpago del Montello (TV), per un percorso complessivo di circa 35 km di cavi ad altissima tensione, che attraverseranno i Comuni di Venezia, Scorzè, Martellago, Zero Branco, Morgano, Quinto di Treviso, Paese, Trevignano e Volpago del Montello.

Si tratta di un’opera che i cittadini dei Comuni interessati non vogliono nel modo più assoluto, tanto è vero che già nel 2010 sono state raccolte più di 6.000 firme tramite una petizione per dire “No all’elettrodotto”. Ora, anche a Volpago (TV) i comitati locali hanno raccolto più di 1.000 firme per ostacolarne la realizzazione. (…)

 Per la realizzazione del suo progetto, Terna da tempo lavora col fiato sul collo degli Amministratori Locali e delle altre Autorità. Sappiano i Sindaci che non sono soli in questa battaglia, ma hanno tutto il mio appoggio ed il mio sostegno. Li invito, quindi, a partecipare alla conferenza”.

Ricordo che l’unica alternativa possibile e accettabile, che riduce l’impatto sul territorio e sulla salute dei cittadini, è quella di realizzare un elettrodotto interrato e lontano dai centri abitati, ovvero lungo l’autostrada A27.

Ufficio Stampa On. Andrea Zanoni
(europarlamentare IDV del Gruppo ALDE)


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IL MONDO POLITICO REGIONALE

(…) il segretario regionale della Lega Nord, Matteo Piasente, detta le (sue) regole per l’elettrodotto Udine-Redipuglia dalla cui realizzazione, ricordiamolo, dipende il futuro dell’aziende di Cargnacco: «L’elettrodotto dovrà affiancare l’autostrada e passare sottoterra».



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CAMERA DEI DEPUTATI
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11838
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 471 del 04/05/2011
Firmatari
Primo firmatario: STRIZZOLO IVANO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 04/05/2011

(…) il consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, nel corso del 2010, decideva di condividere la proposta di un elettrodotto interrato, quale universalmente veniva invocato, assegnando al presidente Tondo, il mandato di sostenere in ogni modo possibile l'interramento della linea;


(…) anziché attenersi scrupolosamente al mandato conferitogli dall'assemblea nella citata seduta del 4 febbraio 2010 e alle sovrane decisioni delle amministrazioni locali, la regione Friuli Venezia Giulia si è posta a sostegno della soluzione aerea voluta dalla Terna e, anzi cercava di presentarla come ineluttabile nel corso di un incontro avutosi con i primi cittadini dei territori attraversati e i presidenti delle due province contermini; (…)

LEGGI TUTTO IL TESTO DELL’INTERROGAZIONE PARLAMENTARE



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LA “INT” FURLANE DE BASSE

COMUNICATO STAMPA
N. 117 - 29/6/2012
Elettrodotto Redipuglia-Udine ovest e dintorni

L’ELETTRODOTTO
E LA VACA DE PIRAGNA
ossia
UNA BATTAGLIA SINDACALE DI RETROGUARDIA

Dal punto di vista dell’impatto ambientale ci sembra che nel progetto di TERNA i benefici superino i disagi. Disagi che comprendiamo e che speriamo possano trovare una risposta, per quanto possibile, nel progetto esecutivo…
Si direbbero le parole opportuniste del solito Ciriani che pur nella sua disarmante incompetenza, ha l’alibi di dover tenere alto il vessillo berlusconiano piantato nel monopolio dell’energia. Invece, a parlare in questi termini è il segretario della CGIL regionale, che alibi non ha, per essere stato informato di tutto, che sembra arroccato all’interno della cittadella e, vittima della sindrome di Stoccolma, si è messo a parteggiare per chi ha il coltello dalla parte del manico e lo tiene in ostaggio con il ricatto occupazionale. 
Eppure il Comitato non aveva esitato ad incontrare i vertici del sindacato, confidando sul fatto che erano depositari di una tradizione di pratica democratica e difensori di chi non rinuncia a vivere da uomo libero anche una volta rincasato dalla fabbrica.
Ebbene, se i rappresentanti di CISL e UIL hanno subito manifestato la loro coerenza in dichiarazioni pubbliche, la CGIL ha preferito cedere la pelle dell’orso senza nulla chiedere in cambio, se non una generica e timida richiesta a non ridurre il personale e ad investire in regione…
La CGIL si è dunque spogliata dei suoi panni per vestire quelli del giudice ambientale e dare un via libera ad un opera… a prescindere. Cioè, senza sapere, nè voler sapere, quale fosse il reale fabbisogno energetico della ABS, né entro quando doverne disporre, né il prezzo che l’azienda sarebbe disposta a pagare per reggere la concorrenza con il mercato. A prescindere, lasciando alla mitologia il piano industriale, occupazionale… A prescindere dal fatto che l’Elettrodotto della Terna altro non è che una merchant line, al pari di quella della Carnia, e come tale può trasportare sulle nostre teste una quantità di energia che supera di gran lunga il fabbisogno del Friuli ed ogni iperbolica previsione di futuro sviluppo industriale.
A prescindere infine dal fatto che quella linea non è fatta per interagire con il territorio e che rappresenta nient’altro che un consolidamento di un monopolio centralista, sempre più soffocante e che non comporta alcuna riduzione della bolletta.
Al pari del Vicepresidente Ciriani che, una volta bacchettato dalla TERNA, continua ad occultare la possibilità di riabilitare e potenziare la linea esistente a 220 kV, Belci ignora la possibilità di accontentare ogni energivoro desiderio della ABS con la soluzione di gran lunga la meno costosa ed immediata.
La riunione indetta in Regione i giorni scorsi ha visto Tondo, Ciriani, Seganti e la super esperta in energia elettrica Brandi blandire i rappresentanti sindacali con ogni sorta di accattivanti prospettive e certificati di buona condotta: qualcuno c’è cascato, altri si sono sentiti presi in giro.    
Eppure, di tutto ciò la CGIL era stata edotta e, allora, a maggior ragione suona ancora più patetico l’invito ponziopilatesco a ricorrere per il futuro ad una autorità terza che dirima ogni contrasto. Un sollecito a futura memoria, ben sapendo che in un’Italia che non redige il Piano Energetico Nazionale non c’è nessun tecnico e nessuna autorità terza disposta a mettersi di traverso al monopolio imperante: tanto meno i burocrati della regione, troppo asserviti ai voleri dell’esecutivo di turno che li ha insediati; tutto ciò in un paese dove le morti dovute all’amianto o all’elettromagnetismo, per ben che vada, impiegano decenni per venire a galla, e con buona pace di tutti.   
Eppure, qualora la CGIL si volesse regalare una qualche certezza, potrebbe sempre fare ricorso alle memorie dei superesperti ingaggiati con i soldi pubblici della Regione, i quali, una volta incalzati da un semplice comitato di contadini, infine hanno dovuto testimoniare la fattibilità dell’interramento: il prof Barbesino e il prof. Iliceto; senza poi contare le evidenze internazionali e il parere fornito dalla più antica e prestigiosa società operante in campo mondiale sin dal 1898, giunta in regione su invito del Comitato già nel 2009.
Altro che autorità terze! In una regione dove si trova sempre una vacca a perdere disposta ad entrare nel guado, così da distogliere la residua legalità dal vigilare sul transito della mandria dell’affarismo!

Aldevis Tibaldi
Comitato per la Vita del Friuli Rurale
Via A. Volta 10 Porpetto UD cap 33050 (tel.330998268)

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7 commenti:

  1. SI DEL COMUNE ALL'ELETTRODOTTO PURCHE' VENGA INTERRATO

    di Cristiano Tomasin

    MORTEGLIANO. Sì del Comune all’elettrodotto da 380 mila volt Redipuglia- Udine ovest MA CON LA LINEA INTERRATA.

    Si conferma così un parere già espresso nel 2007, quando, tra l’altro, il progetto non era stato ancora depositato. È stato il consiglio comunale a occuparsi della vicenda dopo l’avvenuta scadenza dei termini procedurali previsti dall‘iter avviato a suo tempo dalla società Terna.

    Preso atto che i termini procedurali erano scaduti, l’assemblea ha votato, all’unanimità, un ordine del giorno in cui si confermano gli indirizzi a suo tempo dettati per realizzare la nuova linea.

    Nel documento, in particolare, si ribadisce l’assenso all’impianto MA ALLA SOLA CONDIZIONE CHE SIA REALIZATO MEDIANTE INTERRAMENTO.

    Il Comune di Mortegliano ha il ruolo di capofila per quanto riguarda le amministrazioni che si stanno battendo per far modificare il progetto ed è stato così il primo, dopo la scadenza dei termini citati, a prendere l’iniziativa, confermando la linea assunta in passato.

    Ai lavori consiliari hanno assistito, fra il pubblico, esponenti del Comitato per la vita del Friuli rurale che hanno espresso apprezzamento per l’iniziativa assunta dal consiglio con un applauso.

    Il documento rimarca che diversi esperti, anche incaricati dalla Regione, si sono espressi sulla fattibilità tecnica di elettrodotti da 380 kv interrati.

    Inoltre, il maggior costo dell’interramento, senza considerare il quasi analogo onere in termini di deturpazione ambientale cui consegue una riduzione del valore dei terreni e del potenziale economico del territorio, è stimato in meno di 200 milioni di euro, cifra ritenuta insignificante rispetto ai valori in termini assoluti del mercato dell’energia elettrica al cui beneficio la nuova linea sarebbe dedicata.

    22 giugno 2012

    Articolo pubblicato sul quotidiano IL MESSAGGERO VENETO - UD

    http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2012/06/22/news/si-del-comune-all-elettrodotto-purche-venga-interrato-1.5301817

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  2. UN ANNO FA, LE BUGIE DI RENZO TONDO....

    Elettrodotto: la Regione al fianco dei sindaci per chiedere a Terna l’interramento

    30/07/2011

    LEGGI TUTTO L'ARTICOLO IN QUESTO LINK:

    http://aldorossi.altervista.org/elettrodotto-la-regione-al-fianco-dei-sindaci-per-chiedere-a-terna-linterramento/

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  3. Come agiscono le grandi imprese nei confronti di chi gli si oppone.

    (…) Comprendere come amministratori e grandi imprese si comportano nei confronti di chi si oppone ai loro progetti è importante per capire l'attuale situazione in Italia. Per questo ci pare doveroso rendere nota la vicenda che ha interessato il comitato Per la vita del Friuli rurale e in particolare il suo portavoce, Aldevis Tibaldi, che, assieme ai sindaci della zona, chiede che l'elettrodotto tra Redipuglia e Udine si faccia interrato - richiesta rifiutata dalla ditta in quanto soluzione più costosa.
    Di seguito riportiamo la lettera con cui l'ing. Aldevis Tibaldi, denunciato dalla ditta Terna S.p.a. per diffamazione, annuncia l'archiviazione da parte del GIP di Udine, che ha così accolto la richiesta del PM, della denuncia a suo carico. Riportiamo anche la sentenza in cui è molto interessante l'argomentazione addotta all'archiviazione della denuncia e soprattutto dove si parla della funzione dei comitati - mirata al raggiungimento di fini di interesse generale - e delle finalità delle partecipate pubbliche come Terna - non sempre mirate all'interesse pubblico quanto al privilegio di finalità commerciali e lobbistiche o di adesione a progetti politici di diversa portata. (…)

    24 maggio 2012

    Dal sito internet del Comitato A.R.C.A.

    http://www.comitato-arca.it/archivio/notizie/234-come-agiscono-le-grandi-imprese.html

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  4. Accuse di Terna a Tibaldi, il Gip archivia

    MORTEGLIANO. In relazione alla datata battaglia per l’interramento degli elettrodotti che sta portando avanti il Comitato per la vita del Friuli rurale, di cui è responsabile Aldevis Tibaldi, si è appreso dall’interessato che il Gip Paolo Lautieri, con proprio dispositivo, ha disposto l’archiviazione del procedimento riguardante la richiesta di condanna per diffamazione nei suoi confronti presentata dalla società Terna.
    Il referente del comitato così commenta l’accaduto: «Inutile dire che la denuncia presentata da Terna nei miei confronti era mirata a intimorirmi e a creare il vuoto attorno al Comitato per la vita del Friuli rurale, per tacitarlo, con grande sollievo dell’esecutivo regionale. La sentenza del giudice per le indagini preliminari non solo ha ristabilito la legalità e il diritto di critica, ma di per sé appare emblematica nel radicare il pieno diritto a pretendere una soluzione alternativa, consona alle aspettative dei cittadini».
    «Se da una parte non sono riusciti a zittirmi - conclude Tibaldi -, dall’altra qualcuno è apparso fortemente condizionato dalla società Terna». (c.t.)

    25 aprile 2012

    dal sito internet del Messaggero Veneto - Ud

    http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2012/04/25/news/accuse-di-terna-a-tibaldi-il-gip-archivia-1.4422740

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  5. Il WWF sul ddl energia: “Un grottesco tentativo della Giunta regionale di ritagliarsi uno spazio di contrattazione privata”

    Un grottesco tentativo della Giunta regionale di ritagliarsi uno spazio di “contrattazione privata”, prettamente economica, con le lobby energetiche grandi e piccole, quando sono in gioco progetti di infrastrutture come il rigassificatore di Trieste: questa la critica principale del WWF Friuli Venezia Giulia al disegno di legge regionale sull’energia, di cui si è discusso giovedì 21 giugno nel corso di un’audizione in Consiglio regionale.

    L’art. 17 del disegno di legge prevede infatti che la Giunta regionale – su proposta dell’assessore all’energia (attualmente Luca Ciriani) – possa stipulare accordi con i proponenti dei progetti di infrastrutture energetiche, sia che le autorizzazioni di queste siano di competenza regionale o statale, “per assicurare la sostenibilità socio-economica, territoriale e ambientale dei progetti stessi”.

    Tali accordi verrebbero stipulati DOPO il rilascio delle autorizzazioni: tuttavia la norma prevede che l’efficacia di ogni autorizzazione sia subordinata (non si comprende come) alla stipula del relativo accordo, che conterrebbe in particolare: - “quantificate (come?) e positive (a giudizio di chi?) ricadute sul territorio in termini di vantaggi economici e di sviluppo per le utenze produttive o civili” - “adeguate (a giudizio di chi?) misure di compensazione e di riequilibrio ambientale, territoriale ed economico.

    “E’ evidente – continua il WWF – il tentativo di ridurre questioni complesse come l’impatto degli impianti energetici, ad un “mercato” tra il ceto politico al potere ed il mondo imprenditoriale (si tratti di grandi multinazionali o di piccole e medie società locali)”.

    Secondo l’associazione l’articolo 17 è stato pensato, evidentemente, soprattutto allo scopo di cercare di risolvere in qualche modo, attraverso un grottesco tentativo di sostanziale monetizzazione, sia la vicenda del progetto del terminale di rigassificazione del GNL proposto dalla società GasNatural nel sito di Trieste-Zaule, sia quelle degli elettrodotti Somplago – Würmlach e Redipuglia-Udine Ovest, che la Giunta non ha saputo né voluto affrontare sul piano tecnico ed ambientale, pur in presenza di numerose, gravi e comprovate irregolarità e carenze nelle varie fasi delle procedure VIA.

    Il WWF chiede perciò lo stralcio dell’articolo.

    Un giudizio organico sulla politica energetica della Regione – conclude il WWF – si potrà esprimere solo quando sarà disponibile il nuovo Piano Energetico Regionale, che sostituirà (ma non si sa quando) quello del 2007, rivelatosi del tutto inefficace.

    L’auspicio è che il P.E.R. dedichi la massima attenzione – ben al di là dell’obiettivo minimo dell’1% annuo indicato nel disegno di legge – agli investimenti nell’efficienza energetica, molto più redditizi (anche in termini di posti di lavoro generati) e meno costosi di quelli nella costruzione di centrali elettriche ed altri impianti produttivi, come emerge anche dal “Libro Verde dell’efficienza energetica” dell’Unione Europea (2005).

    lunedì 25 giugno 2012

    dal sito di Bora.la

    http://bora.la/2012/06/25/il-wwf-sul-ddl-energia-un-grottesco-tentativo-della-giunta-regionale-di-ritagliarsi-uno-spazio-di-%E2%80%9Ccontrattazione-privata%E2%80%9D/

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  6. No isal il cas di torna a tira su firmis, tantis, e alça il scjas posto che si sta lant sot des elezions? Jo cun le fin di utubar (cumò o soi tal forest) o soi disponibil a da une man.
    Mandi Francesco

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  7. Mandi Francesco, cjape contat cun Aldevis Tibaldi - telefon 330998268 (Italie)

    maman e grazionis dal coment.

    La redazion del Blog

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