mercoledì 9 maggio 2012

UNIVERSITA' FRIULANA: DISCRIMINATA !



UNIVERSITA’ FRIULANA

D I S C R I M I N A T A !

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PD: Menis, per l'Università
servono fatti e non proclami

8 Maggio 2012, ore 16:44
(ACON) Trieste, 8 mag - COM/AB - Fanno bene gli esponenti del centrodestra a lanciare l'allarme sul sottofinanziamento dell'Ateneo udinese, un problema serio e concreto, ma dovrebbero anche spiegare perché non vi pongono rimedio, pur avendone la possibilità.
A lanciare la provocazione è il consigliere regionale del PD Paolo Menis, che si rifà alle dichiarazioni del collega Blasoni con alcune precisazioni.
Purtroppo ancora oggi non c'è traccia del regolamento attuativo della recente legge regionale per il finanziamento del sistema universitario (la 2/2011) - ricorda Menis - ma ciò non ha impedito ad alcune forze politiche di andare oltre la propaganda e proporre soluzioni concrete. È il caso del Partito Democratico, che in occasione dell'ultima legge finanziaria aveva presentato un emendamento per la modifica del riparto delle risorse, che nel testo presentato dalla Giunta regionale era previsto in parti uguali tra Udine e Trieste.
La nostra proposta - prosegue il democratico - proponeva un primo, anche se parziale, intervento di riequilibrio, di certo non risolutivo sul piano sostanziale ma sicuramente significativo, soprattutto a livello politico. Si sarebbe trattato, infatti, di un segnale di attenzione importante, perché indicativo della volontà di affrontare per la prima volta il problema in maniera sostanziale andando al di là dei semplici proclami.
Invece è stato bocciato, proprio dai voti di quella maggioranza che oggi ricorda il problema.
Ancora una volta quindi dobbiamo registrare come alle parole non siano seguiti fatti conseguenti. Il punto - prosegue ancora Menis - è che tutta l'Università italiana è spesso vittima di un simile approccio, generato da un clima di riforma permanente di cui essa è vittima da alcuni anni. Un processo di cambiamento, in parte necessario, che tuttavia il più delle volte si è tradotto solo in sterili annunci o, peggio, in campagne di disinformazione volte a denigrare gli Atenei pubblici. La realtà ci dice invece che, pur a fronte degli scarsissimi finanziamenti pubblici e privati alla ricerca scientifica, ancora oggi il numero (e la qualità) delle pubblicazioni scientifiche dei ricercatori italiani è significativamente alto, anche se è in ulteriore accelerazione il fenomeno della fuga dei cervelli. Insomma siamo ancora in tempo per intervenire, ma dobbiamo sbrigarci.

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QUANDO I REGOLAMENTI ATTUATIVI?
http://lexview-int.regione.fvg.it/fontinormative/xml/xmllex.aspx?anno=2011&legge=2


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