POLITICA ECONOMICA
NEO-LIBERISMO O KEYNES ?
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Dal quotidiano “IL SOLE 24 ORE”
1 aprile 2012
Berlino, Keynes
e l'austerità altrui
di Marco Fortis
(…) Con che cosa è cresciuta dunque la Germania se non attraverso l'industria e l'export netto? Può apparire sorprendente, ma dal lato della domanda la voce aumentata di più in valore assoluto in Germania è stata la spesa pubblica (+42 miliardi in quattro anni, mentre in Italia siamo diminuiti di 400 milioni). Dal lato della generazione del valore aggiunto il settore della pubblica amministrazione tedesco è cresciuto in volume di 27 miliardi (il nostro di 1 miliardo); il settore tedesco delle costruzioni e dell'immobiliare (inclusi i lavori pubblici) è aumentato di 12 miliardi (quello italiano è crollato di 14 miliardi). In parallelo, dal 2007 al 2011 in Germania gli occupati nella Pa (che per di più hanno appena ottenuto un forte aumento della retribuzione), nella difesa, nell'istruzione e nella sanità sono aumentati di 477mila unità (in Italia si sono ridotti di 66mila).
L'Europa non tedesca (Italia inclusa) deve certamente recuperare competitività e ripristinare un ragionevole equilibrio nei conti pubblici. A ciò servono, nelle giuste dosi e possibilmente senza uccidere economia, riforme e rigore. Ma se la Germania ha potuto correre in questi anni non è perché la sua industria si è dimostrata più competitiva o perché le precedenti riforme da essa varate abbiano fatto premio. La Germania ha potuto crescere di più soprattutto perché, paradossalmente, ha tratto grande vantaggio dalla crisi europea dei debiti sovrani. (…)
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L’opinione
di un premio Nobel per l’economia.
Paul Krugman: Keynes aveva ragione
Fonte: New York Times (sito: www.nytimes.com), 29 dicembre 2011
Link articolo originale: Keynes was right
“E' l'espansione e non la recessione, il momento giusto per l'austerità fiscale." Così dichiarò John Maynard Keynes nel 1937, proprio mentre Franklin Delano Roosvelt stava per dargli ragione cercando, troppo di fretta, di pareggiare il bilancio e spingendo l'economia degli Stati Uniti - che stava costantemente recuperando fino a quel punto - in una grave recessione. Ridurre la spesa pubblica in un'economia depressa, deprime ulteriormente l'economia; l'austerità dovrebbe essere rimandata fino a che una forte ripresa dell'economia è ben avviata.
Purtroppo, a fine 2010 e inizio 2011, politici e istituzioni in gran parte del mondo occidentale credevano di saperla lunga, dicendo che dovremmo concentrarci sul deficit, non sul lavoro, anche se le nostre economie avevano appena iniziato a recuperare dal crollo che seguì alla crisi finanziaria. E facendo leva su tale credenza anti-Keynesiana, hanno finito per dimostrare ancora una volta che Keynes aveva ragione. (…)
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Chi è Paul Krugman ?
(da Wikipedia)
Paul Robin Krugman (Long Island, 28 febbraio 1953) è un economista statunitense.
Autore di numerosi volumi, dal 2000 collabora con il New York Times scrivendo editoriali d'opinione (op-ed) bisettimanali. Attualmente professore di Economia e di Relazioni Internazionali all'Università di Princeton, ha vinto il premio Nobel per l'economia 2008 per la sua analisi degli andamenti commerciali e del posizionamento dell'attività economica.
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