STAZIONE DEL FUTURO?
TOCCA A UDINE
TOCCA A UDINE
di
Roberto Meroi
IL GAZZETTINO – Udine - martedì 6 Marzo 2012
Saranno rimasti notevolmente delusi i pendolari friulani che dalla venuta a Trieste dell'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Mauro Moretti si aspettavano quantomeno qualche cenno di interessamento alle loro difficoltà quotidiane nell'utilizzo dei convogli ferroviari in regione. In effetti, Moretti, già pesantemente contestato in strada dai no Tav, si è trovato di fronte (oltre all'assessore regionale Riccardi) il sindaco di Trieste, il presidente dell'Autorità portuale di Trieste, il segretario generale della Camera di Commercio di Trieste, il presidente della Provincia di Trieste con assessore al seguito. E a tutti questi signori evidentemente poco interessava se i pendolari friulani in partenza dalla stazione di Trieste si ritrovano a dover attendere in piedi (lì non ci sono più le panchine per i passeggeri) per decine di minuti i loro treni che partono quotidianamente in ritardo. Non interessava granché nemmeno delle numerosissime cancellazioni di convogli e delle soppressioni di collegamenti, diurni e notturni, con le grandi città italiane e con l'Austria. A loro premeva essenzialmente spuntare da Moretti delle assicurazioni circa i finanziamenti per i collegamenti ferroviari del porto di Trieste. Ma dall'incontro triestino è emerso un segnale importante per il futuro dei trasporti ferroviari in regione. L'amministratore delegato di Trenitalia ha infatti lasciato al Friuli-Venezia Giulia la decisione di indicare la locale stazione di riferimento nazionale, così come nelle altre regioni italiane. Questo nell'ottica di eventuali ampliamenti e miglioramenti del servizio ferroviario su scala locale e nazionale. Ordunque, si prospetta per Udine la possibilità di avere, finalmente, un po' di visibilità. La stazione del capoluogo friulano è indubbiamente già la più importante e frequentata in regione per numero di passeggeri (7,6 milioni l'anno) ed è ventisettesima in Italia. Oltretutto, la sua posizione è strategica, baricentrica, equidistante da Trieste e da Tarvisio. In un futuro prossimo, Udine potrà acquisire maggiore importanza dalla realizzazione del Corridoio Baltico-Adriatico, che partirà da Helsinki e che a Udine si diramerà verso i porti di Venezia, Trieste e Ravenna, fino al polo logistico di Bologna. Insomma, Mauro Moretti lascia alla Regione decidere e indicare quale tra Udine e Trieste dovrà essere stazione di riferimento nazionale. Sarà opportuno che la Regione valuti attentamente gli aspetti tecnici e pratici e tenga conto delle competenze delle Ferrovie dello Stato che, a riguardo della funzionalità sul territorio, non avranno dubbi nel ritenere Udine il polo ferroviario più adatto ad essere di riferimento nazionale. --------------------------- |
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