DISTRETTI INDUSTRIALI,
FRIULI
ZAVORRA DI UN NORDEST IN RIPRESA
Solo i coltelli e forbici di Maniago e i vini del Friuli sono oltre i livelli pre-crisi
UDINE (16 aprile, ore 11.30) - Segnali rassicuranti dal Veneto. Molto meno dal Friuli. È quanto emerge dalla fotografia dei distretti industriali del Nordest scattata dal Servizio studi e ricerche di Intesa Sanpaolo per conto di Cassa di Risparmio del Veneto, Carive, CariFvg e Btb. Lo studio, aggiornato a dicembre 2012, monitora l’andamento dei distretti presenti in Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino Alto Adige.
Nel 2012 l’export complessivo è rimasto fermo sui livelli del 2011 (23,7 miliardi di euro). Il lieve aumento delle esportazioni dei distretti del Veneto (+3%) e del Trentino Alto Adige (+1,9%) è stato, infatti, annullato dal forte calo che si è verificato proprio tra i distretti del Friuli-Venezia Giulia (-10,4%). Se il Veneto ha registrato un aumento del 3%, facendo meglio della media italiana e riportandosi molto vicino al massimo storico toccato nel 2007 – le esportazioni dei distretti veneti hanno frenato in Germania, ma hanno continuato a correre negli Stati Uniti (+12,5%), in Svizzera (+12,7%) Giappone (+17,1%), Cina (12%), Emirati Arabi Uniti (+11,9%) e Sudafrica (+48,6%) –, in Friuli-Venezia Giulia solo i coltelli e forbici di Maniago e i vini del Friuli sono oltre i livelli pre-crisi. Gli altri 5 distretti della regione sono, invece, in grave ritardo, con punte superiori al 50% per le sedie e i tavoli di Manzano e al 40% per gli elettrodomestici di Pordenone.
Nel 2012 l’export complessivo è rimasto fermo sui livelli del 2011 (23,7 miliardi di euro). Il lieve aumento delle esportazioni dei distretti del Veneto (+3%) e del Trentino Alto Adige (+1,9%) è stato, infatti, annullato dal forte calo che si è verificato proprio tra i distretti del Friuli-Venezia Giulia (-10,4%). Se il Veneto ha registrato un aumento del 3%, facendo meglio della media italiana e riportandosi molto vicino al massimo storico toccato nel 2007 – le esportazioni dei distretti veneti hanno frenato in Germania, ma hanno continuato a correre negli Stati Uniti (+12,5%), in Svizzera (+12,7%) Giappone (+17,1%), Cina (12%), Emirati Arabi Uniti (+11,9%) e Sudafrica (+48,6%) –, in Friuli-Venezia Giulia solo i coltelli e forbici di Maniago e i vini del Friuli sono oltre i livelli pre-crisi. Gli altri 5 distretti della regione sono, invece, in grave ritardo, con punte superiori al 50% per le sedie e i tavoli di Manzano e al 40% per gli elettrodomestici di Pordenone.
Al di sopra del 20% è il differenziale negativo per la componentistica e termoelettromeccanica friulana, il mobile di Pordenone e il prosciutto di San Daniele (…)
LEGGI TUTTO L’ARTICOLO
SUL SITO DEL SETTIMANALE
LA VITA CATTOLICA
--------------
ANALISI POLITICA/ECONOMICA DEL
COMITATO PER L’AUTONOMIA E IL RILANCIO DEL FRIULI
INVIATA
AI CANDIDATI
AI CANDIDATI
PRESIDENZA DELLA REGIONE
E AI CANDIDATI
CONSIGLIERI REGIONALI
E AI CANDIDATI
CONSIGLIERI REGIONALI
(ELEZIONI REGIONALI
DEL 21 E 22 APRILE)
Nessun commento:
Posta un commento