mercoledì 15 marzo 2017

ITALICUM - COLLEGI ELETTORALI: COMUNICATO STAMPA




Comunicato Stampa
 
14 marzo 2017


ITALICUM

COLLEGI ELETTORALI


Eravamo stati facili profeti, quando venne promulgata la l.r. 26 sulle UTI denunciando che la legge presentava vari aspetti di incostituzionalità e che sarebbe stata inefficiente e costosissima.

Eravamo stati ugualmente critici verso l'Italicum, scrivendo al Presidente Napolitano, ai Presidenti Boldrini e Grasso, oltre che a relatori e parlamentari, spiegando alcuni motivi di incostituzionalità della legge allora in discussione.

Non vi fu alcuna risposta: evidentemente noi, incolti e incompetenti, avevamo disturbato i signori legislatori.

Oggi ci chiediamo come potrà uscire il Friuli - Venezia Giulia (*) dalla costosissima impasse delle UTI, vero punto discriminante per la prossima campagna elettorale regionale.

Ci chiediamo anche perché i friulani debbano sopportare l'ennesima presa in giro che si sta delineando con la proposta di modifica dell' Italicum.

Pare certo che il collegio elettorale triestino, forse parzialmente ridimensionato, potrà avere un collegio uninominale (come Val d'Aosta e Trentino - AltoAdige) per garantire l'elezione di uno sloveno, mentre per il resto della regione F - VG varrà la legge nazionale con sbarramento regionale al 20%, se vi sarà una lista friulana!

Una nuova, incostituzionale, discriminazione tra minoranze linguistiche, una vera bastonata a chi pensava di poter concorrere con una lista "delle minoranze" perché punta a sottrarre i voti sloveni ed a lasciare lo sbarramento.

Ci permettiamo di segnalarlo: per noi è incostituzionale e, se dovesse passare, ricorreremo nuovamente alle aule di tribunale perché i friulani si meritano almeno una legge elettorale equa!

per il Comitato per l'Autonomia
e il Rilancio del Friuli
 
il presidente
Paolo Fontanelli


(*) Nota di colore: nella pregevole mostra fotografica in corso a Trieste "Lampi di immagini sul Friuli - Venezia Giulia negli archivi Alinari" nel titolo viene usato il trattino nel nome della Regione, mentre in tutte le cronache giornalistiche il trattino sparisce.
 
 

 

4 commenti:

  1. E' mai possibile che i parlamentari eletti in regione ascoltino "SOLO" le sirene TRIESTINE?

    Allora dividiamo la regione in due provincie amministrative ed elettorali così finalmente "Trieste non sarà più sinonimo della Regione Friuli-VG"!!

    RispondiElimina
  2. Province:

    Se a Trieste non c'era alcuna percezione dell'esistenza della Provincia di Trieste, la più piccola e inconsistente provincia italiana, diversa era la situazione nel resto della regione dove le province di Udine, Pordenone e Gorizia erano interiorizzate dai cittadini che MAI ne avevano chiesto la chiusura: ma al solito ciò che si pensa a Trieste....viene esteso a tutta la regione dimenticando che quest'ultima è una realtà DUALE composta da due entità distinte: FRIULI e TRIESTE!

    RispondiElimina
  3. Su come risolvere il problema della rappresentanza in Parlamento delle minoranze linguistiche riconosciute, diverse sono le soluzioni prospettate.

    L'ultima - febbraio 2017 - pare essere quella di "omologare" al RIBASSO togliendo anche al Trentino - Alto Adige" i collegi uninominali.....giusto per eliminare il problema della "discriminazione" tra minoranze linguistiche. Complimenti a chi ha fatto questa "pensata"!!

    Comunque l'idea di assegnare alla minoranza slovena della regione Friuli - Vg un collegio uninominale... rimane sempre in auge!!

    RispondiElimina
  4. Un collegio uninominale con dentro solo gli sloveni di Trieste? Altra discriminazione tra sloveni di serie A e sloveni di serie B (quelli delle province di Udine di Gorizia) !

    RispondiElimina