domenica 14 settembre 2014

REGIONE: UNO SPRECO DI DENARO PUBBLICO I TRENI "BANDIERA"?


REGIONE 

UNO SPRECO DI DENARO PUBBLICO
(2,8 milioni di denaro pubblico)

I TRENI “BANDIERA”?
(Frecciargento e Frecciabianca)

in particolare

"TRIESTE-ROMA” E “TRIESTE-MILANO"
SENZA FERMATE
NELLA BASSA FRIULANA

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Dal sito internet: "Strade Ferrate del FVG":
 

“(...) Gli esempi emblematici sono proprio i nuovi collegamenti Frecciargento Trieste-Roma e la nuova Frecciabianca fast Trieste-Milano.

Questi nuovi collegamenti veloci non effettuano fermate intermedie nel tratto compreso tra Mestre e Trieste, diventando di fatto inutilizzabili dall’ utenza dell’intera pianura friulana, dell’ Isontino, e dalle località balneari di Lignano e Grado.

Basta andare sul sito di Trenitalia e selezionare la Frecciargento 9404 da Trieste a Mestre per verificare sulla mappa della carrozza che compare per selezionare il posto preferito che quasi la totalità dei posti risultano essere vuoti.

Alcuni passeggeri dicono infatti di aver contato circa 30-40 passeggeri al massimo sul tratto Trieste-Mestre a fronte di una capienza di 450 posti del treno ETR 600 Trieste-Roma.
L’affluenza aumenta, ma di poco, a ridosso del weekend ma sempre su valori bassissimi, circa 60-70 passeggeri per convoglio.

Più utilizzata risulta essere invece la Frecciargento Udine-Roma perchè nel tratto Udine-Venezia effettua tre fermate: Pordenone, Conegliano e Treviso. Dunque tale treno risulta essere accessibile ad un’ utenza più ampia.

Al di là dei tecnicismi delle fermate effettuate o meno dai treni Freccia,
ha senso che la regione FVG paghi profumatamente suddetti treni “bandiera” così scarsamente utilizzati?

Con 2,8 milioni di euro annui quanti servizi regionali in più potrebbero essere effettuati?

Come tempi di percorrenza i treni freccia sono molto più convenienti rispetto alla combinazione treno regionale sino a Mestre ed interscambio da lì con un treno Freccia?

(…) Dunque ciò significa che con un buon coordinamento tra gli orari dei treni Freccia Mestre-Roma o anche Mestre-Milano si potrebbero avere tempi di percorrenza analoghi ai treni Freccia, e la regione potrebbe investire i 2,8 milioni di euro annui nel miglioramento e potenziamento dei servizi regionali, magari introducendo qualche corsa regionale in più."

"Strade Ferrate del FVG"
 
 
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LEGGI TUTTO L'ARTICOLO

Dal sito
Strade Ferrate del FVG
10 settembre 2014

articolo a firma di
PIERO VISINTIN


Alcune considerazioni sulle frecce della nostra Regione


Con la delibera 1518 approvata alcuni giorni fa, la giunta regionale prenota 2 milioni e 811.000 euro nel prossimo bilancio da destinare al “prolungamento” di alcuni treni “freccia” dal nodo di Venezia a Trieste e Udine.

I treni in oggetto sono le due coppie Frecciargento: Udine-Roma e Trieste-Roma, 4 coppie di Frecciabianca Trieste-Milano e due coppie di Frecciabianca Udine-Milano; quindi la totalità delle Frecce che raggiunge la nostra regione.

Nella nota diffusa oggi dalla regione viene specificato che quest’anno l’ente pubblico spenderà circa 800.000 euro in più per “prolungare” due nuovi treni da Venezia a Trieste.

I treni in questione sono la nuova coppia Frecciabianca fast che impiega solo 3 ore 44′ da Trieste a Milano, e la Frecciargento Trieste-Roma , entrambi introdotti dallo scorso dicembre.
 

Nella nota emessa dalla regione si legge che per l’introduzione dei nuovi collegamenti Trieste-Milano, Trieste-Roma, la regione è riuscita ad ottenere uno sconto da Trenitalia di circa l’ 11 %, passando da una richiesta iniziale di 900.000 euro ad 801.000 euro.

Ricordiamo che dal 2009 la regione FVG destina dei fondi per “prolungare” da Venezia a Trieste o Udine i treni Frecciabianca e Frecciargento, che permettono di raggiungere Milano o Roma senza dover cambiare treno a Venezia Mestre.

Lo scarso traffico sulle direttrici Venezia-Trieste, e Venezia-Udine infatti non garantisce introiti sufficienti all’ impresa ferroviaria non solo per raggiungere gli utili, ma nemmeno per compensare i costi/ricavi.

Da qui la necessità di un intervento pubblico per portare nella nostra regione alcuni collegamenti di qualità che altrimenti terminerebbero la loro corsa a Venezia.

La cifra di 2,8 mln annui però pare essere eccessiva in relazione ai pochi passeggeri che vanno a usufruire di questi collegamenti.

Non abbiamo nessun dato alla mano in merito ai fattori di riempimento dei treni “Freccia” nelle tratte Venezia-Trieste e Venezia-Udine, sovvenzionate da regione FVG, però alcuni viaggiatori ci segnalano che diversi treni Freccia sono molto poco utilizzati nelle suddette tratte.

Gli esempi emblematici sono proprio i nuovi collegamenti Frecciargento Trieste-Roma e la nuova Frecciabianca fast Trieste-Milano.

Questi nuovi collegamenti veloci non effettuano fermate intermedie nel tratto compreso tra Mestre e Trieste, diventando di fatto inutilizzabili dall’ utenza dell’intera pianura friulana,dell’ Isontino, e dalle località balneari di Lignano e Grado.

Basta andare sul sito di Trenitalia e selezionare la Frecciargento 9404 da Trieste a Mestre per verificare sulla mappa della carrozza che compare per selezionare il posto preferito che quasi la totalità dei posti risultano essere vuoti.

Alcuni passeggeri dicono infatti di aver contato circa 30-40 passeggeri al massimo sul tratto Trieste-Mestre a fronte di una capienza di 450 posti del treno ETR 600 Trieste-Roma.
L’affluenza aumenta, ma di poco, a ridosso del weekend ma sempre su valori bassissimi, circa 60-70 passeggeri per convoglio.

Più utilizzata risulta essere invece la Frecciargento Udine-Roma perchè nel tratto Udine-Venezia effettua tre fermate:Pordenone, Conegliano e Treviso. Dunque tale treno risulta essere accessibile ad un’ utenza più ampia.

Al di là dei tecnicismi delle fermate effettuate o meno dai treni Freccia, ha senso che la regione FVG paghi profumatamente suddetti treni “bandiera” così scarsamente utilizzati?

Con 2,8 milioni di euro annui quanti servizi regionali in più potrebbero essere effettuati?

Come tempi di percorrenza i treni freccia sono molto più convenienti rispetto alla combinazione treno regionale sino a Mestre ed interscambio da lì con un treno Freccia?

Per quanto riguarda i tempi di percorrenza la risposta la troviamo direttamente dall’orario sul sito di Trenitalia: il Trieste-Roma diretto impiega 5 ore 25′; con la combinazione treno regionale Trieste-Mestre e Frecciargento Mestre-Roma si impiegano 5 ore 55 in quanto la sosta nella città veneta è di 30 minuti.

Udine-Roma diretto impiega anch’esso 5 ore 25′, mentre con il regionale Udine-Mestre più Frecciargento Mestre-Roma non si scende sotto le 5 ore 49′.

Sulla tratta inversa il Frecciargento diretto impiega 10 minuti di meno (perchè ha una traccia più veloce): 5 ore 15′; la sorpresa però viene da alcune coincidenze molto veloci, che permettono di tornare dalla Capitale al capoluogo friulano in 5 ore 18, quindi il tempo di viaggio complessivo risulta essere superiore rispetto al treno diretto Frecciargento di soltanto 3 minuti!


Dunque ciò significa che con un buon coordinamento tra gli orari dei treni Freccia Mestre-Roma o anche Mestre-Milano si potrebbero avere tempi di percorrenza analoghi ai treni Freccia, e la regione potrebbe investire i 2,8 milioni di euro annui nel miglioramento e potenziamento dei servizi regionali, magari introducendo qualche corsa regionale in più.


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3 commenti:

  1. L'articolo pubblicato il 10 settembre 2014 sul sito "Strade ferrate del FVG" è a firma di PIERO VISINTIN.

    http://comitatospontaneopendolarifvg.wordpress.com/author/pierovisintin/

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  2. LEGGI ANCHE L'ARTICOLO:

    "Trieste conquista il treno diretto per Roma. Escluso il Monfalconese" di Piero Visintin
    5.12.2013

    Sito internet "Strade ferrate del FVG"

    http://comitatospontaneopendolarifvg.wordpress.com/2013/12/05/trieste-conquista-il-treno-diretto-per-roma-escluso-il-monfalconese/

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  3. NON E UN PROBLEMA DI CAMPANILISMO!

    http://comitatospontaneopendolarifvg.wordpress.com/2013/12/05/trieste-conquista-il-treno-diretto-per-roma-escluso-il-monfalconese/

    13 dicembre 2013 – commento di “Simsesta666” sul sito di “Strade ferrate del FVG”

    "Ringrazio Piero per questa ottima e puntuale analisi.

    Premesso – doverosamente – che in linea di principio ogni nuovo collegamento ferroviario che interessi la nostra regione deve fare piacere, l’assenza di fermate intermedie ne vanifica in gran parte la capacità di attrarre utenza.

    Inoltre trovo poco sensato che la nostra Regione contribuisca all’effettuazione di un treno a servizio della sola Trieste, città pur importante e capoluogo di provincia.

    Non si tratta di sollecitare campanilismi (che purtroppo non mancano mai e che qui sono assolutamente fuori luogo): si tratta di sfruttare al meglio un convoglio che altrimenti fra Trieste e Venezia rischia di circolare semivuoto mentre potrebbe offrire un servizio ad altre aree regionali. Anzi, visto che è finanziato dalla Regione DOVREBBE farlo.

    Il fatto che il consolidato FA Udine – Roma fermasse anche a Pordenone, Conegliano e Treviso non risponde a campanilismi locali ma proprio alla raccolta di utenza in quelle stazioni, che giustifica l’esistenza stessa di quel treno. Conegliano, sebbene non sia capoluogo di provincia, sviluppa un movimento viaggiatori di tutto rilievo, probabilmente superiore ad altre stazioni capoluogo di provincia. Vi giunge, oltretutto, la ferrovia proveniente dal Cadore, da Belluno e da Vittorio Veneto ed ha immediato interscambio con l’autostazione (numerosi servizi per località limitrofe, di particolare importanza la linea LaMarca numero 20 Treviso – Conegliano – Vittorio Veneto che, apparentemente parallela alla ferrovia, serve in realtà la statale Pontebbana e molte località e agglomerati non direttamente serviti dal treno).

    Allo stesso modo assegnare le fermate di Monfalcone e Portogruaro al nuovo treno sarebbe fondamentale. Con Monfalcone viene servito l’Isontino (Gorizia ma non solo), con Portogruaro viene servita buona parte della provincia di Pordenone (che sempre FVG è) e le zone balneari di Caorle e Bibione, nonchè molti altri centri (non dimentichiamo che a Portogruaro giunge la ferrovia da Casarsa e quella da Treviso – Oderzo).
    In molti casi, come osservato, le tracce permettono senz’altro l’aggiunta di fermate che, oltretutto, garantirebbero una lunga vita al convoglio.

    Quindi le discussioni ataviche sulla preminenza di Udine e Trieste (fermo restando che la linea Udine – Venezia attraversa un bacino d’utenza decisamente ampio, ragion per cui lì è sempre stato mantenuto il FA) non hanno gran senso.

    Qui il problema è uno solo: la Regione spende dei soldi per questi nuovi treni? Benissimo, allora quella spesa deve andare a beneficio di quante più aree regionali possibili. Certo non si chiede che un FA diventi un regionale, ma fermate prioritarie come Portogruaro e Monfalcone – ribadisco – sono fondamentali.

    Diversamente abbiamo un treno bandiera, un treno che permetta di dire “finalmente Trieste non è isolata”, “siamo più vicini a Roma”… ma queste sono chiacchiere tipiche di politicanti del passato e, più in generale, di coloro che non usano realmente il treno.

    Della politica regionale attuale mi meraviglia molto questo spirito “mors tua, vita mea” che traspare: sospendo le fermate in alcuni centri minori (ovvero li “allontano” dalla partecipazione alla vita regionale e dai centri maggiori) ma nel contempo pago un treno che servirà il solo capoluogo regionale e che attraverserà inutilmente altre rilevanti località regionali senza fermarvisi.L’ottimizzazione non si fa con i tagli, ma razionalizzando l’intera rete dei trasporti regionali, integrandola e “mettendola a sistema”. Ovvero, anche le corriere dovrebbero essere coordinate e integrate alla rete ferroviaria.

    Come, peraltro, avviene da anni in altre regioni pur molto più problematiche e meno “isole felici” della nostra.
    …................

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