Stop
al progetto di raddoppio
della centrale di Somplago
(Lago di Cavazzo - UD)
Edipower rinuncia
Dal sito internet del settimanale
LA VITA CATTOLICA
16.07.2013
Edipower rinuncia definitivamente al progetto di raddoppio della centrale idroelettrica di Somplago.
La notizia è stata diffusa dai comitati contrari all’opera che hanno resa nota una comunicazione dell’amministratore delegato di Edipower Massimiliano Masi inviata alla Regione Friuli più di un mese fa ma fino ad oggi non comunicata dall’amministrazione.
Nella lettera Masi fa presente la rinuncia alla procedura per l’autorizzazione al sistema di pompaggio.
Più che soddisfatti i comitati che ora intendono continuare la battaglia per la rinaturalizzazione del lago di Cavazzo.
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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
Sul
LAGO DI CAVAZZO
i nodi stanno venendo al pettine
Se lor signori li nascondono, i Comitati, invece, li mostrano!
Per questo invitano le testate giornalistiche e radiotelevisive alla interessante
Conferenza stampa
Martedì 16 luglio 2013 -ore 10,30 - Palazzo della Regione - sala Modotti –
Via Sabbadini, 31 Udine
Comitato per la tutela delle acque del bacino montano del Tagliamento.
Via Davanzo, 9 Tolmezzo
Comitato per la difesa e la valorizzazione del lago – Alesso di Trasaghis
Riceviamo via e-mail il 18 luglio 2013 e pubblichiamo
RispondiEliminaNota Stampa
Che a rendere nota la rinuncia definitiva di Edipower al progetto di pompaggio sul lago di Cavazzo o Tre Comuni siano stati non la Regione né i Comuni che se la sono tenuta chiusa nel cassetto, ma i Comitati, che si sono battuti contro tale progetto, ha fatto perdere la testa al sindaco di Trasaghis Augusto Picco al punto da rilasciare alla stampa dichiarazioni stizzite contro tutti: i Comitati, la Regione colpevole di aver ritardato la realizzazione del progetto, i vecchi sindaci dei Comuni rivieraschi, colpevoli – secondo lui – dei mali della Val del Lago.
Quella del sindaco Augusto Picco è la reazione del perdente nella vicenda del progetto di pompaggio e che, caparbiamente, non vuole prendere atto dell’errore di aver sposato tale progetto tutt’altro che solido, che la stessa società proponente seppur molto tardivamente ha ritirato.
Anziché prendersela con il mondo intero, il sindaco di Trasaghis deve prendersela solo con se stesso, con la sua arroganza! Infatti ha avuto diverse occasioni per uscire bene da questa vicenda, ultima la richiesta di referendum popolare sottoscritta da tantissimi suoi concittadini, ma da lui sbrigativamente respinta.
Anziché addossare colpe ai vecchi sindaci, di fronte a loro il sindaco Picco deve fare una cosa sola: levarsi il cappello! Se poi trova la modestia e la voglia d’imparare i vecchi sindaci sono sempre disponibili, visto che allora egli era un ragazzetto con le braghe corte, a spiegargli - non a parole, ma documenti alla mano – come siano andate le cose sull’autostrada, sull’oleodotto ed anche sulle macerie della demolizione di Somplago.
Anziché reagire malamente ci auguriamo che qualcuno spieghi al sindaco Picco che con la rinuncia al progetto di Edipower per il lago e la valle si chiude una brutta pagina e le relative polemiche e si apre una nuova che sarà bella se noi tutti insieme sapremo scriverla bene.
Sarà bella se vorremo e sapremo condurre assieme la battaglia per la rinaturalizzazione e la valorizzazione del lago, con una legge regionale speciale per il lago, portando lo scarico della centrale fuori dal lago direttamente nel torrente Leale, con un accordo di programma che, oltre allo Stato, la Regione, i Comuni, coinvolga le società che per guadagnare hanno sconvolto il lago e la sua valle.
Anzichè stizzite, scomposte reazioni e prendersela con tutti, il sindaco Augusto Picco si calmi, si faccia passare la delusione e la rabbia, ragioni e dica se è o non è d’accordo con questi obiettivi.
Comitatto per la difesa e la valorizzazione del lago – Alesso
Valentino Rabassi
Comitato tutela acque del bacino montano del Tagliamento – Tolmezzo
Franceschino Barazzutti