martedì 18 dicembre 2012

IL CORRIDOIO FERROVIARIO ADRIATICO-BALTICO: A CHE PUNTO SIAMO? - DOSSIER



Il Corridoio ferroviario
Adriatico-Baltico
A che punto siamo?

DOSSIER
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Eravamo il 26 luglio 2011…

E OGGI ?

(…) In seguito a forti pressioni messe in atto dalla Slovenia per ottenere un collegamento del porto di Capodistria al corridoio Baltico-Adriatico – aggiunge Rosato – il Consiglio europeo ha reintegrato nel progetto la tratta Graz-Maribor-Lubiana-Capodistria. E, in sintonia con tale decisione, alcune settimane fa è stato depositato alla Commissione Trasporti del Parlamento europeo un corrispondente emendamento. Questa modifica metterebbe a rischio gli sforzi profusi dall’Italia e rappresenterebbe un grave danno per le capacità competitive dei porti dell’Alto Adriatico, in particolare quello di Trieste. Per tale motivo è fondamentale che il Governo italiano intervenga presso il Consiglio e la Commissione europea per resistere a ogni eventuale modifica del tracciato originario e – conclude – garantire all’Italia la tratta finale del corridoio”. (…)

4 dicembre 2012

DAL SITO INTERNET


 


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FRIULI-V.G. SUL BINARIO MORTO?

a cura di Roberto Pensa


La prossima legislatura regionale 2013/2018 avrà tra le sue priorità la realizzazione del corridoio ferroviario Adriatico-Baltico, oppure questa fondamentale infrastruttura europea, con le migliaia di posti di lavoro che potrebbe portare in dote, finirà per beneficiare la Slovenia sull’asse Graz-Lubiana-Capodistria, nonostante il Friuli-Venezia Giulia parta da una posizione favorita. Dalla nostra gioca il fatto che la parte più impegnativa dell’infrastruttura ferroviaria (la Pontebbana) è già pronta.

(…) Cose da fare entro il 2018 (…) i «compiti per casa» della prossima giunta regionale li ha ricordati il prof. Sandro Fabbro, docente di Strategie urbane e territoriali all’Università di Udine, che da anni si batte per lo sviluppo del corridoio Adriatico-Baltico (…)
 
Raddoppiare la Udine-Cervignano (…)

Completare la circonvallazione di Udine (…)

Il bivio di Monfalcone (…)

Un patto con il territorio (…)

Corridoio V, “per i posteri” – Infine è «de profundis» per il corridoio Est-Ovest che avrebbe dovuto collegare Lisbona a Kiev e che oggi l’Ue ha ribattezzato «corridoio Mediterraneo»:

«Ormai è una prospettiva immaginifica per un futuro lontano, solo in parte realizzabile. Invece il corridoio Nord-Sud è una prospettiva concreta e realizzabile», spiega il prof. Fabbro.

13 dicembre 2012

Dal settimanale “La Vita Cattolica” (Ud)

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TRASPORTI E LOGISTICA:

IL FVG RISCHIA L'ISOLAMENTO
 
di Christian Seu


(…) Dati e concetti, questi, ribaditi ieri dal direttore del Centro per l’imprenditoria e le pmi dell’Ocse, Sergio Arzeni, che ha evidenziato come «per rispondere alle tendenze mondiali, il Fvg deve sfruttare la posizione di rilievo che detiene nella cosiddetta piattaforma logistica, centrando l’obiettivo di realizzare un sistema portuale e retroportuale integrato ed efficiente, a servizio dei distretti produttivi, oggi mal inquadrati a livello logistico».

Le tesi del rapporto Ocse sono state confutate da Sandro Fabbro del Dipartimento di ingegneria civile dell’Università di Udine: «Il rapporto ci mette di fronte a una brutale alternativa: rovesciare come un guanto la declinante, ma rilassata politica di questa regione e ristrutturare l’economia regionale o lasciare ad altre aree e Paesi, di godere di questa opportunità».

Per Fabbro, la realizzazione del Corridoio Baltico Adriatico comporterebbe l’efficientamento non solo del sistema dei porti, ma anche degli interporti, della ferrovia Pontebbana e delle zone produttive. Per il salto di qualità, sarebbe necessario un investimento di almeno 400 milioni di euro, per il completamento della rete infrastrutturale regionale, da destinare in particolare all’eliminazione dei colli di bottiglia.

Tre gli interventi indicati: lo sdoppiamento del bivio di San Polo a Monfalcone, il raddoppio della Udine-Cervignano e la sistemazione della circonvallazione ferroviaria di Udine.

11 dicembre 2012

Dal quotidiano il Messaggero Veneto (Ud)


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2 commenti:

  1. 18 dicembre 2012 - quotidiano IL PICCOLO (Ts)

    Traffici in picchiata a Monfalcone, la Compagnia portuale annuncia 36 esuberi

    http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2012/12/18/news/traffici-in-picchiata-a-monfalcone-la-compagnia-portuale-annuncia-36-esuberi-1.6212830

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  2. " (IL PORTO DI TRIESTE n.d.r.)

    (...)Per reggere la concorrenza di Capodistria infatti, che pur ancora davanti a noi chiuderà il 2012 con un 4-5% di traffico in meno rispetto all’anno precedente, abbiamo abbassato le tariffe che ora sono all’incirca del 20% inferiori a quelle praticate nel Tirreno settentrionale: Genova, la Spezia e Livorno.Di conseguenza gli introiti non generano ancora utili e sarà durissima riuscire a chiudere in pareggio questo esercizio.»

    È questo probabilmente il maggior ostacolo che si frappone a un’ipotetica vendita fruttuosa di Tmt che pare essere entrata nelle mire di Apm terminals, società del Gruppo Maersk che sta rilanciando il progetto di un gate europeo nell’Alto Adriatico. «Affinchè non sia svenduta, una società deve produrre utili», ha affermato con chiarezza Pierluigi Maneschi che con To Delta è proprietario di Tmt.

    Al discorso assenza di utili è correlato anche quello della cassa integrazione. «Purtroppo tutto il traffico sulla nostra banchina è concentrato in quattro, cinque giorni alla settimana - speiga Zerbini - in un paio di giorni siamo pressoché inoperosi.

    Per questo abbiamo chiesto un altro periodo di cassa integrazione proprio per preservare il posto di lavoro a tutti i nostri dipendenti che sono 153.» Un accordo con i sindacati sta per essere raggiunto, la cassa si protrarrà per 13 settimane e dovrebbe coinvolgere la gran parte dei dipendenti per uno o due giorni la settimana.»

    http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2012/12/18/news/traffici-record-al-molo-vii-ma-conti-in-rosso-1.6212905

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