lunedì 26 novembre 2018

Chi sono i TRE VISITORS che hanno presentato in Senato il disegno di legge costituzionale di modifica dell'art. 13 del nostro Statuto di autonomia?


Regione Friuli-VG
 
POLITICA REGIONALE
E VISITORS
 
Chi sono i TRE VISITORS che hanno presentato in Commissione Senato il disegno di legge Costituzionale nr. 36, anno 2018, di modifica dell'articolo 13 del nostro Statuto di autonomia?
 
Dal sito del Senato della Repubblica italiana
 

1) Scheda del senatore JULIA UNTERBERGER
 
2) Scheda del senatore MEINHARD DURNWALDER
 
 
3) Scheda del senatore DIETER STEGER

Tutti e tre questi senatori risultano eletti in  provincia di Bolzano nelle file del partito SVP. Non sono dunque stati eletti nella regione Friuli-Venezia Giulia.

 
DOMANDE


Chi  ha chiesto a questi tre Visitors del SVP di presentare il disegno di legge (in)costituzionale di modifica dell'art. 13 del “nostro” Statuto di autonomia? La minoranza slovena? La Giunta regionale di Fedriga? Lo sanno questi tre senatori eletti in provincia di Bolzano che in Friuli-Venezia Giulia le minoranze linguistiche riconosciute e tutelate dalla Repubblica italiana sono TRE (friulani, germanici e sloveni) e  non una sola (gli sloveni)? Lo sanno che la Corte Costituzionale italiana, al pari del Consiglio d'Europa, nelle sue sentenze ha più volte  precisato che sono vietate le discriminazioni tra le 12 minoranze linguistiche riconosciute dalla Repubblica italiana?  

Ricordiamo che  nella regione Trentino-Alto Adige (province autonome di Trento e Bolzano)  né la minoranza tedesca, né la minoranza ladina hanno il seggio garantito in Parlamento, nei Consigli provinciali di Trento e Bolzano e neppure nei Comuni di queste due province……ma i tre Visitors "pretendono" il seggio garantito in Consiglio regionale per la minoranza slovena che vive in Friuli-VG!! 




per saperne di più su questo disegno di legge (in)costituzionale presentato da tre senatori eletti in provincia di Bolzano nelle file del partito SVP:




8 commenti:

  1. Le modifiche dello Statuto di autonomia speciale della regione Friuli-VG, "DI PRASSI" non possono che essere richieste dal Consiglio regionale della regione Friuli-VG dopo ampia discussione consiliare e relativa votazione finale.

    In questo caso siamo davanti ad una pesantissima anomalia procedurale che non possiamo non denunciare. Una interferenza pesantissima di senatori eletti in un'altra regione o un tentato "COLPO DI MANO" della minoranza linguistica slovena che si è rivolta a questi tre senatori eletti in collegi elettorali della provincia di Bolzano e nelle file del partito etnico SVP? Sono domande che i consiglieri regionali dovrebbero porsi e a cui "qualcuno" dovrebbe rispondere. Invece pare che il Presidente Massimiliano Fedriga (Lega Nord) e il Consiglio regionale non solo non se le siano poste ma stiano incredibilmente prendendo in considerazione questo disegno di legge depositato in Commissione costituzionale del Senato da tre senatori eletti nella Provincia di Bolzano!!

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  2. 25 maggio 2018
    Rappresentanza slovena nel parlamento italiano. Nota dello SSO e del SKGZ.
    I presidenti dello SSO-Confederazione Organizzazioni Slovene Walter Bandelj e del SKGZ-Unione Econimco-Culturale Slovena Rudi Pavšič hanno scritto ai presidenti della Repubblica d’Italia e della Slovenia Sergio Mattarella e Borut Pahor riguardo la questione aperta della rappresentanza slovena nel parlamento italiano.

    IL TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA

    "Egregi Signori Presidenti,

    la comunità nazionale slovena in Italia è orgogliosa dell’elezione della senatrice Tatjana Rojc e ha apprezzato che il Partito democratico l’abbia inserita nella propria lista di candidati. In tutto il dopoguerra questo partito e i suoi predecessori hanno sempre fatto in modo che un rappresentante della nostra comunità fosse eletto alla Camera o al Senato.
    Finora la nostra presenza nel Parlamento italiano è stata quindi garantita esclusivamente dai partiti del centrosinistra. Il ruolo dei rappresentanti sloveni a Roma è stato da sempre fondamentale, in quanto molto hanno fatto non solo a favore della nostra comunità, ma anche dell’intera realtà regionale. Inoltre si sono impegnati a promuovere la collaborazione transfrontaliera, rafforzando così i rapporti tra Italia e Slovenia.

    Egregi Signori Presidenti,

    oggi siamo preoccupati, poiché non abbiamo alcuna certezza che anche in futuro potremo contare sulla preziosa presenza dei nostri rappresentanti nel Parlamento italiano. Siamo altresì convinti che alla nostra comunità dovrebbe essere garantito per legge un seggio sia al Senato che alla Camera dei Deputati, nel rispetto delle specifiche norme previste dalla Legge di tutela n° 38/2001. Questa legge però non prevede alcuna garanzia di elezione come ad esempio è garantito per la minoranza tedesca in Alto Adige e per quella francese in Valle d’Aosta.
    Potrebbe inoltre accadere che la XVIII legislatura, iniziata il 23 marzo 2018, possa interrompersi prima della sua scadenza naturale e che venga approvata una nuova legge elettorale. Se ciò dovesse succedere, sarebbe per la nostra comunità importante che la nuova legge includesse l’elezione garantita dei nostri rappresentanti.

    Egregi Signori Presidenti,

    abbiamo già esposto queste nostre considerazioni all’attenzione dei Presidenti del Senato e della Camera dei Deputati. Siamo convinti di poter contare anche sul Vostro aiuto e impegno, affinché la comunità nazionale slovena sia adeguatamente rappresentata in Parlamento.«

    Trieste 25 maggio 2018

    http://www.ssorg.eu/it/predsednika-sso-in-skgz-pisala-predsednikoma-italije-in-slovenije/

    …………...

    COMMENTO:

    NON CORRISPONDE AL VERO che "garanzia di elezione come ad esempio è garantito per la minoranza tedesca in Alto Adige e per quella francese in Valle d’Aosta" come si legge invece nel documento sopra incollato.

    In Italia "NESSUNA" MINORANZA LINGUISTICA ha garantito un seggio in Parlamento (e in caduta nei Consigli regionali). Anche le minoranze linguistiche che vivono in Val d'Aosta e in provincia di Bolzano devono riuscire a conquistarsi un seggio in Parlamento raccogliendo un numero di voti sufficienti e nulla è loro garantito.

    Altro è, nel determinare i collegi elettorali, tener conto della presenza delle minoranze linguistiche. Ma queste ultime poi, anche se favorite nella formazione dei collegi elettorali, devono riuscire a raccogliere un numero sufficiente di voti per ottenere un seggio: altrimenti NON ELEGGONO NESSUNO!!!

    BASTA FROTTOLE!!! In Italia esistono 12 minoranze linguistiche riconosciute e tutelate ai sensi dell'art. 6 della Costituzione italiana. A nessuna di queste minoranze è GARANTITO un seggio in Parlamento perché ciò non è previsto dalla Costituzione italiana.

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  3. Del resto lo stesso articolo 26 della L. 38 del 23 febbraio 2001 ( tutela lingua slovena), non garantisce alla minoranza linguistica slovena alcun seggio né in Parlamento, né in consiglio regionale, né in consiglio comunale.

    E' un articolo - l'art. 26 sopra citato - nei fatti privo di efficacia giuridica e legislativa reale. Insomma "un contentino" che il legislatore italiano nel 2001 ha concesso alla minoranza slovena. Un contentino con scarsissima efficacia applicativa anche se la minoranza slovena strumentalizza sempre l'art. 26 per pretendere la GARANZIA DI UN SEGGIO sia in Consiglio regionale che in Parlamento, GARANZIA CHE NON ESISTE SCRITTA nell'art. 26 della L. 38/2001.

    BASTA FROTTOLE!!

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  4. Beâts i slovens che cualchi santul lu cjatin simpri...vin dome che di imparâ!

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    1. Vuardianut, vino di imparâ a contâ balis?

      Prime bale - l'art. 26 de leç 38/2001 al proviôt il dirit pai slovens di vê il puest garantît in Parlament: no je vere, e je una bale!

      Seconde bale - "garanzia di elezione come ad esempio è garantito per la minoranza tedesca in Alto Adige e per quella francese in Valle d’Aosta": no je vere!! Nissune minorance linguistiche in Italie e à il dirit di vê il puest garantît in Parlament ( e nancje intal consei regjonâl, provinciâl e Comunâl), e chest al vâl ancje par chei de SVP o de UV!!

      A part lis balis che a contin chei de minorance slovene di Triest, il probleme principâl al è che i Furlans a son cence podê politic, cence un partît etnic fuart che al difindi il Friûl e i soi dirits.

      Nol è cuestion di santui, ancje se cualchi volte a zovin.

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  5. Il "Principio di reciprocità" sempre richiamato dal Consigliere regionale di lingua slovena Gabrovec e dalla minoranza slovena, non è un principio costituzionale e neppure un principio del diritto internazionale. E deve COMUNQUE tener conto della diversità tra le due Costituzioni (quella italiana e quella slovena).

    Ripetiamo per l'ennesima volta che la Costituzione italiana NON GARANTISCE un seggio nel Parlamento italiano ( e in caduta nei Consigli regionali, provinciali e comunali) alle minoranze linguistiche: questo ovviamente VALE per tutte le minoranze linguistiche storiche riconosciute e tutelate dalla Repubblica italiana ai sensi dell'art. 6 della Costituzione italiana, inclusa la minoranza linguistica slovena.

    La Costituzione slovena invece GARANTISCE a "TUTTE" le sue minoranze linguistiche (che questa Costituzione chiama "minoranza nazionale") un seggio in Parlamento: leggisi "A TUTTE" e non "SOLO" alla minoranza di lingua italiana.

    Il principio della reciprocità non è richiamabile da Gabrovec perché le due Costituzioni sono diverse e il Parlamento italiano non può approvare norme INCOSTITUZIONALI: anche una matricola del corso di laurea in giurisprudenza lo sa……

    E lo sa sicuramente anche il consigliere regionale di lingua slovena Gabrovec; meraviglia non lo sappiano gli altri consiglieri regionali eletti nel Consiglio regionale della regione Friuli-VG che pare non opporsi alle incostituzionali PRETESE della minoranza linguistica slovena che vive in Friuli-VG!!

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  6. Così ci scrive un nostro amico avvocato esperto nella tutela giuridica/costituzionale dei diritti linguistici delle minoranze linguistiche ed esperto in diritto costituzionale, relativamente al disegno di legge costituzionale nr. 36/2018 presentato in Commissione Senato dai tre senatori sudtirolesi del partito SVP, indicati nel Post:

    "sia lo Statuto Speciale del Friuli - Venezia Giulia (art. 3) sia quello del Trentino - Alto Adige (art. 2) sono entrambi fondati sulla parità di trattamento tra tutti i gruppi linguistici legalmente riconosciuti (principi fondamentali ribaditi dalla sentenza costituzionale interpretativa 215/13 giudicato costituzionale favorevole anche ai friulanofoni o più recentemente dalla L. Cost. 1-17 favorevole ad esempio ai ladini dolomitici del Sudtirolo). Questa proposta di riforma dello Statuto Speciale è INCOSTITUZIONALE (visto che gli artt. 2, 3, 6 Cost. sono principi fondamentali insuperabili anche con legge costituzionale) e anche INOPPORTUNA (visto che la Slovenia riconosce le tutele linguistiche che concede in favore di TUTTE le sue varie minoranze linguistiche legalmente riconosciute); questa proposta legislativa risulta palesemente INACCETTABILE e andrebbe immediatamente RITIRATA in quanto letteralmente OFFENSIVA; i cittadini friulanofoni in Friuli sono già abbastanza discriminati es. c. d. FVG-PORCELLUM."

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  7. Dal sito ufficiale del Consiglio regionale - 28 novembre 2018

    “ (...) Concorde sull'importanza di intensificare i rapporti reciproci, Danilo Slokar ha sottolineato il fatto che attualmente in Consiglio regionale siedono due esponenti della minoranza linguistica slovena appartenenti uno alla maggioranza e l'altro all'opposizione, ed ha auspicato che in futuro la minoranza slovena sia presente nell'Assemblea regionale e nel Parlamento nazionale A PRESCINDERE DELL'APPARTENENZA POLITICA (...)”

    http://www.consiglio.regione.fvg.it/pagine/comunicazione/comunicatistampa.asp?comunicatoStampaId=610823

    DANILO SLOKAR , SCHEDA PUBBLICATA SUL SITO DELLA REGIONE:
    http://www.consiglio.regione.fvg.it/pagine/legislatura/consiglieridettaglio.asp?sectionId=271&subSectionId=273&legislaturaId=586596&consigliereId=587203

    Consigliere regionale eletto nelle file della LEGA SALVINI

    …………..

    COMMENTO:

    Inossidabili a ogni segnalazione di INCOSTITUZIONALITA'?

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