giovedì 12 gennaio 2017

UNIVERSITA' DEL FRIULI - LETTERA APERTA ALLA POLITICA REGIONALE - COMUNICATO STAMPA


 
 
e pal Rilanç dal Friûl




UNIVERSITA' DEL FRIULI
 
 
 
Lettera aperta

alla politica regionale



Comunicato stampa



In questi giorni di lutto per il mondo autonomista friulano che vede la grave perdita di Marzio Strassoldo, Alberto di Caporiacco ed anche di Tullio de Mauro di cui rimpiangeremo a lungo la competenza e attenzione rivolta alla lingua friulana, vogliamo ricordarli riprendendo un argomento fondamentale per il Friuli ovvero la difesa e valorizzazione della sua università.
E' di questi giorni la pubblicazione della lista dei fondi statali agli atenei da cui risulta che, questa volta, quello di Udine subirà una riduzione, tra il 2015 ed il 2016, per 2,7 ml (cfr http://www.roars.it/online/dati-ufficiali-ffo-premiale-messina-37-catanzaro-33-milano-statale-9-udine-14-siena-39/) .
La perdita finanziaria effettiva si ferma a 1,1 ml solo perché non può andare sotto la soglia del -2,25% del fondo totale. Ma la perdita di qualità della ricerca a Udine, se è avvenuta ed è di quella entità, è un problema serio. E’ davvero così? E se è così perché ciò è avvenuto? Il Rettore De Toni dovrebbe chiarire questo punto.
Nel confronto con Trieste, inoltre, risulta che Udine avrà ben 14 ml in meno di fondo statale.
Udine, purtroppo, a livello nazionale, nonostante la quota premiale e la quota perequativa, sarà sempre penalizzata nei confronti di Trieste perché, la gran parte del fondo statale è ancora assegnato su base storica (Udine 49 ml; Trieste 60 ml) e cioè non sulla dimensione attuale, che è pressoché simile, ma su quella che avevano gli atenei diversi anni fa (quando Udine era più piccola di Trieste). Bisogna premere, quindi, affinché, a livello nazionale, i finanziamenti vengano attribuiti sulla base dei costi standard e del numero attuale degli studenti. Ma c’è anche un altro strumento che può e deve essere usato subito e cioè l’art. 6, comma 3, lettera d, della legge regionale 97/2011 (quella sul sistema universitario regionale) che prevede appunto la “perequazione dei finanziamenti ministeriali”.
Quella clausola doveva consentire all’Università del Friuli di avere, dalla Regione, qualche milione in più ogni anno a compensazione delle minori entrate ministeriali.
Forse il modo migliore per ricordare Marzio Strassoldo e tutte le voci che in questi decenni si sono levate per il Friuli non sono le occasionali lacrime di cordoglio, in particolare da parte di assessori e consiglieri regionali friulani, ma l’applicazione dell’art. 6 comma 3 della legge regionale 97/2011 – comma 3 lettera d – fino ad oggi mai applicato.
Udine, 8.1.'17
Il presidente
Paolo Fontanelli
 
..........
 
La "Lettera aperta alla politica regionale" a firma di Paolo Fontanelli, Presidente del "Comitât pe autonomie e il rilanç dal Friûl" è stata pubblicata mercoledì 11 gennaio 2017 sul settimanale della Arcidiocesi di Udine, LA VITA CATTOLICA, nella rubrica "Giornale aperto" e con il significativo titolo "Che succede all'Università?" 

2 commenti:

  1. Che Trieste e tutta la politica triestina non vogliano dare attuazione all'art. 6 comma 3 lettera d) della legge regionale 97/2011 - che prevede la perequazione a favore dell'Università friulana dei finanziamenti ministeriali, può essere comprensibile tenendo conto dell'elevatissimo campanilismo della città alabardata.

    Meno comprensibile è però il motivo per cui fino ad ora l'Università friulana non abbia PRETESO l'attuazione dell'art. 6 comma 3 lettera d) della legge regionale 97/2011.

    Oltretutto l'Università friulana pur avendo un numero maggiore di iscritti rispetto all'Università triestina, viene ancora finanziata come avesse solo 9.000 studenti, mentre ne ha moltissimi di più. Il che determina un ingiustificato sotto finanziamento ministeriale di ben 14 milione di euro: sotto finanziamento da sempre denunciato dai Friulani!

    PRESIDENTE SERRACCHIANI non pare anche a Lei che le leggi regionali vanno applicate anche quando possono "dare qualche dispiacere" alla SUA "amatissima" Trieste?

    Le ricordo che votano anche i friulani e sono moltissimi di più dei triestini....

    RispondiElimina
  2. A questi gravi lutti si è aggiunto ora anche quello relativo a pre Meni Zannier, già candidato per ben due volte al Nobèl per le sue opere in lingua friulana.

    RispondiElimina