sabato 28 gennaio 2017

REGIONE FRIULI - LETTERA APERTA ALL'ASSESSORE TORRENTI


 
 
 


Lettera aperta
all'assessore Torrenti


Summum ius, summa iniuria

Il regolamento per la distribuzione dei contributi regionali alla cultura è preciso, dettagliato e, all'apparenza equo ma, summus ius, summa iniuria, come diceva Cicerone, realizza una vera ingiustizia!

Notiamo che:
  • a Trieste va il 37% dei finanziamenti con il 19% di popolazione;
  • a Udine va il 23% col 44% della popolazione.

Che si scriva che "la fetta più grossa va a Udine" pare una visione un po' particolare della matematica. In pratica ogni istituzione culturale triestina riceve quasi il doppio di quanto gli spetterebbe se si usasse il criterio di una ripartizione proporzionale sul territorio mentre quelle udinesi (e provincia) ricevono la metà.

Alla faccia dell'equa divisione delle risorse!

Il regolamento regionale è sicuramente bellissimo, caro assessore, ma assolutamente ingiusto
 
....e triestinocentrico!



per il Comitato per l'Autonomia
e il Rilancio del Friuli

il presidente

Paolo Fontanelli

 

..............


Il Comunicato stampa è stato pubblicato mercoledì 1 febbraio 2017 sul settimanale della Arcidiocesi di Udine, LA VITA CATTOLICA, rubrica “Giornale aperto” con il significativo titolo “Cultura, a ogni triestino il doppio che un friulano”.


5 commenti:

  1. Del resto, ricordiamo male o il "triestinissimo" assessore regionale alla cultura, Gianni Torrenti, a suo tempo aveva dichiarato che ogni politico viene eletto per fare gli interessi del territorio che rappresenta e che lo sostiene (ossia Trieste per Gianni Torrenti!)?

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  2. PRIMA PARTE

    Comitât pe Autonomie e pal Rilanç dal Friûl -POST DEL 7 GIUGNO 2014

    COMUNICATO STAMPA 

    LA POLITICA CULTURALE REGIONALE
    VA MODIFICATA!
     
    "Noi crediamo che il criterio più corretto per ripartire i fondi debba essere quello della qualità e della tutela delle esperienze culturali diffuse sul territorio e non quello dei costi storici di gestione."
     
    Una settimana fa l'assessore Torrenti dichiarava a un noto giornale locale:

    Ogni settore economico e sociale candida qualcuno – aggiunge l’assessore – e il settore della cultura di Trieste ha puntato su di me. Tutti i settori economici hanno rapporti con le pubbliche amministrazioni ed è normale che, nel rispetto dalla legge, le campagne elettorali vengano finanziate da qualcuno e che quel qualcuno siano le persone e le realtà più vicine al candidato (…)

    Certamente non vi è nulla di male (forse) se una cooperativa triestina decide di dare un contributo di ben 10 mila euro per la campagna elettorale regionale del Presidente del teatro di cui cura la gestione. Ognuno gioca le sue carte ed avere come consigliere regionale il proprio ex-Presidente, dunque un sicuro amico nell'arena politica, potrebbe ritornare utile. Se poi questo caro amico, non eletto poi consigliere regionale nel 2013, diventa Assessore regionale alla cultura per scelta tecnica della Presidente Debora Serracchiani, e la cooperativa riceve dalla Regione un finanziamento di ben 440 mila euro, allora la dichiarazione sopra riportata pone interrogativi e sorgono spontanee alcune domande:

    lo Statuto regionale dice, all'art.16 che “I consiglieri regionali rappresentano la intera Regione senza vincolo di mandato” Verrebbe da immaginarsi che anche gli assessori debbano seguire la stessa norma; a Torrenti è sfuggita? Perchè a vedere i criteri usati per distribuire i finanziamenti dell'assessorato regionale alla cultura, sembra proprio che l'assessore operi con un preciso “vincolo di mandato”! E non è casuale che gli attuali criteri seguiti dall'assessore Torrenti corrispondano esattamente a quanto da lui dichiarato nella sua veste di Presidente del teatro triestino Miela il 4 di novembre 2012 ad un giornalista del Piccolo di Trieste. Così infatti si leggeva “virgolettato” il 4 di Novembre 2012, sul quotidiano Il Piccolo di Trieste: «Chiederemo - spiega Torrenti - che in finanziaria si sostengano chi ha un’attività vincolata come i teatri stabili. In modo da tutelare il lavoro».

    http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2012/11/04/news/teatri-chiusi-con-i-fondi-dimezzati-1.5974215

    (S E G U E)

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  3. SECONDA E ULTIMA PARTE

    Comitât pe Autonomie e pal Rilanç dal Friûl -POST DEL 7 GIUGNO 2014

    COMUNICATO STAMPA

    LA POLITICA CULTURALE REGIONALE
    VA MODIFICATA!

    (...) Ossia chiedeva che venisse finanziata e privilegiata la cultura triestina, basata prevalentemente su enti con dipendenti, diversamente da quella friulana dove invece è il volontariato a predominare. Giusto difendere il lavoro, ma perchè a farne le spese deve essere il Friuli? Noi crediamo che il criterio più corretto per ripartire i fondi debba essere quello della qualità e della tutela delle esperienze culturali diffuse sul territorio e non quello dei costi storici di gestione.

    L'assessore non cita gli indubbi meriti della cooperativa culturale Bonawentura. Forse bastava quello per spiegare il motivo del finanziamento, invece è il fatto che “Trieste ha puntato su di me” a costituire la motivazione e la giustificazione del finanziamento. E' accettabile? E quindi sono accettabili le evidenti sperequazioni nella distribuzione delle risorse della cultura sul territorio regionale?
    “ogni settore economico e sociale candida qualcuno” In realtà sono i partiti che candidano, dice la Costituzione. Forse Torrenti vuol rilegittimare una qualche norma relativa alla Camera dei Fasci e delle Corporazioni? O forse vuole dirci che anche gli altri assessori rappresentano precisi settori economici? E qui i casi sono due: o smentiscono o spiegano al popolo friulano e triestino chi li ha candidati e perchè.

    E dobbiamo ricordare anche che, come si legge nel bando per i finanziamenti regionali

    http://www.regione.fvg.it/rafvg/cms/RAFVG/MODULI/bandi_avvisi/strutture/Direzione_centrale_cultura_sport_e_solidarieta/allegati/16052014_B_eventi.pdf

    All'Art. 5 – ESCLUSI Non sono considerati i progetti finalizzati ad iniziative aventi ad oggetto:

    a) valorizzazione delle lingue minoritarie

    Forse che per l'assessore non è cultura quella fatta nelle tre lingue minoritarie regionali ghettizzate nei pochissimi e miserevoli finanziamenti che la regione eroga per la “politica linguistica di tutela” ?

    A noi sembra che si sia passato il segno e che sia ora di una diversa idea di politica culturale in Regione e per il Friuli!

    31 maggio 2014

    Paolo Fontanelli
    Presidente - Comitato per l'autonomia e il rilancio del Friuli
    ..............

    Il Comunicato Stampa sopra riportato è stato pubblicato sul settimanale della Arcidiocesi di Udine, La Vita Cattolica, giovedì 5 giugno 2014, con il significativo titolo di "ASSESSORE NEL NOME DI CHI?"
    http://www.lavitacattolica.it/

    fine COMUNICATO STAMPA

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  4. Ci pare proprio che l'assessore regionale Gianni Torrenti abbia assolto in toto al suo compito di favorire.... Trieste, ossia la "SUA" città...

    da Facebook Patrie Furlane:

    Teatri, oltre 5 milioni ai progetti triennali. L'assessore Torrenti: applicati rigorosi criteri di selezione.

    Provin a viodiju:

    CITTA' DI TRIESTE:
    La Contrada (TS) 696.706,88 euro
    Bonawentura (TS) 465.806,54
    Tearo Stabile (TS) 721.702,63

    PROVINCIA DI GORIZIA:
    Comune di Gorizia (GO) 304.139,59
    Artisti Associati (GO) 485.753,95
    Comune di Monfalcone (GO) 274.629,94
    Cta (GO) 149.032,49

    PROVINCIA DI UDINE:
    Giovanni da Udine (UD) 891.400,60
    Teatro Pasolini (UD) 129.171,87
    Nico Pepe (UD) 124.950,00

    PROVINCIA DI PORDENONE:
    Teatro Pordenone (PN) 775.728,00
    Ortoteatro (PN) 80.977,51

    Totale TS 1.884.216,05 37%

    Totale GO 1.213.555,97 24%

    Totale UD 1.145.522,47 23%

    Totale PN 856.725,51 16%

    C O M M E N TO:

    Trieste ha solo il 19% della popolazione regionale e "forse" il 5% del territorio regionale! In compenso ha un assessore regionale alla cultura TRIESTINISSIMO.... e lo si vede, eccome che lo si vede!!! Ma alla Presidente di regione, Debora Serracchiani, pare vada bene così....

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  5. Ma i consiglieri regionali eletti in Friuli (provincie di Udine, Pordenone e Gorizia) cosa fanno in Consiglio regionale? Sono forse incollati con la colla alla poltrona regionale e ubbidiscono ciecamente agli ordini triestinocentrici dei partiti nelle cui file sono stati eletti?

    PARE PROPRIO DI SI'....

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