mercoledì 23 maggio 2018

GRAZIADIO ISAIA ASCOLI ha inventato il nome "VENEZIA GIULIA" e non il nome "FRIULI VENEZIA"!!!


Il grande glottologo friulano 

GRAZIADIO ISAIA ASCOLI

ha inventano il nome VENEZIA GIULIA

e non il nome FRIULI VENEZIA!!!

.....

Alla cortese attenzione

Presidente di regione

MASSIMILIANO FEDRIGA



UN CARTELLO STRADALE

DA MODIFICARE AL PIU' PRESTO!

 
Foto di Roberta Michieli
scattata ai confini tra la Regione Veneto e
l'inizio del comune di Sacile (prov. Pn)
 
 
 
 
Foto di Roberta Michieli 
scattata ai confini tra la Regione Veneto e
l'inizio del comune di Sacile (prov. Pn) 
 
 

Promemoria per Il Presidente della regione Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga
 
 
1) Il grande glottologo friulano Graziadio Isaia Ascoli, il 23 agosto 1863, a Milano, inventò il nome "Venezia Giulia" e non il nome "Friuli Venezia"
 
 
 
2) I vocaboli "Friuli" e "Giulia", sul piano tipografico occupano lo stesso spazio essendo formati entrambi da SEI LETTERE.
 
Perché dunque nel cartello stradale  non è stato scritto correttamente
 

FRIULI
VENEZIA GIULIA?
 
 
Oltre tutto scrivendo così il nome della nostra regione se ne rispetta la storia e la geografia; si rispetta la Costituzione italiana (art. 131 = elenco delle regioni); si rispetta il Parlamento italiano e la Corte Costituzionale che "SEMPRE" scrivono il nome della nostra regione con il trattino tra Friuli e Venezia Giulia sia nelle leggi e decreti, che nelle sentenze.
 
http://comitat-friul.blogspot.it/2014/06/regione-il-trattino-ce-ancora.html
 
 
Signor Presidente
 
che sia il caso di dare disposizioni scritte agli assessorati regionali su come va scritto il nome dalla nostra regione nei dépliant, tabelloni e insegne pubblici,  e cartelli stradali?
 
O in Friuli, per correggere questo plateale errore per altro già inutilmente segnalato,  dobbiamo ritornare agli anni 50 e al "fai da te"? Non è questo che vogliamo.
 
Sappiamo che è molto impegnato, ma cerchi ugualmente di trovare 10 minuti per rimediare a tanta ignoranza storica e geografica. Grazie!! 
 
 
 
LA REDAZIONE DEL BLOG 
 
……….
 
Il "Comitato per l'autonomia e il rilancio del Friuli", ringrazia la Redazione di UDINETODAY per aver riportato la nostra richiesta al Presidente Massimiliano Fedriga sul loro sito giornalistico, in data 23 maggio 2018.
 
 
Il problema non è banale ma di GRANDE sostanza perché non si può "negare" la storia e la geografia del Friuli e di Trieste, storpiando - volutamente - il nome della nostra regione.
 
Se fosse un problema banale perché c'è chi difende "ostinatamente" la eliminazione del trattino?
 
Perché la Regione  non  si adegua al Parlamento italiano e alla Corte Costituzionale che SEMPRE nelle leggi e decreti e sentenze costituzionali, il trattino tra Friuli e Venezia Giulia lo scrivono?
 


6 commenti:

  1. Quando la ideologia della unità regionale la smetterà di fare disastri? O forse è solo ignoranza grossolana della storia e della geografia della nostra regione?

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  2. Ovviamente di scritte similari ce ne sono anche troppe in giro per il Friuli tra dépliant, cartelloni pubblicitari e insegne pubbliche (ad esempio ce n'è una nuova e recentissima all'aeroporto regionale di Ronchi dei Legionari....)

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  3. Un simile assurdo cartello stradale è "molto significativo" della politica regionale di cancellazione del Friuli e dei friulani.

    Spesso è da "piccole cose", come un cartello stradale, che si capisce "la pulizia etnica strisciante" che stanno subendo il Friuli e i friulani.

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  4. La eliminazione nel 2001 del trattino dall'art. 116 della Carta Costituzionale, è stato uno dei più grandi imbrogli orditi alle spalle dei cittadini della regione Friuli - Venezia Giulia.

    Fu perfino spacciato per un "REFUSO TIPOGRAFICO". In realtà fu, come scrisse all'epoca - 16 marzo 2001 - in un intervento pubblicato sul quotidiano IL MESSAGGERO VENETO l'allora Consigliere regionale Giancarlo Cruder, "un IMBROGLIACCIO servito su un piatto freddo e a bruciapelo. Credo che quasi tutti i parlamentari eletti in regione sapessero che in quel trattino si stava e ci sta una storia intera, che è la storia della nascita di questa regione. (...)"

    A far togliere il trattino dall'art. 116 della Costituzione italiana - articolo allora interessanto dalla modifica del Capitolo V - fu l'allora deputato del PDS, ANTONIO DI BISCEGLIE. Il tutto di nascosto e in maniera furtiva, senza alcuna notizia sui giornali locali (paura della reazione dei cittadini?). Il parere dei citttadini di questa regione non fu chiesto e nessuno di loro fu MINIMAMENTE informato di quanto si stava "tramando" alle loro spalle.

    Un trattino che è sparito solo da noi in regione, mentre Parlamento e Corte Costituzionale continuano a scriverlo!!!!

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  5. Quotidiano IL MESSAGGERO VENETO, 12 ottobre 2001 pagina 10:

    "(…) Poco più di un refuso del legislatore o la precisa volontà di mettere fine ad ogni ipotesi di divisione della nostra regione? "Nessun dubbio - dice L'ONOREVOLE DIESSINO ANTONIO DI BISCEGLIE che nella precedente legislazione fu uno degli estensori delle norme costituzionali-. HO CHIESO PERSONALMENTE CHE QUEL TRATTINO VENISSI TOLTO (…). RIVENDICO IN PIENO QUESTA SCELTA (…)".

    Gli abitanti della nostra regione (un milione e duecentomila cittadini!!) non ne sapevano nulla, non una riga fu anticipata sulla stampa locale o dai parlamentari eletti in regione: si parlò alla fine perfino di un possibile REFUSO TIPOGRAFICO…

    E ora questo osceno cartello stradale!!

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  6. Lo stesso Di Bisceglie, sindaco di S. Vito al Tagliamento, fa trasferire nel suo comune di soli 15000 abitanti il nuovo grande carcere attualmente nella città di Pordenone, con tutte le conseguenze sociali del caso ...

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