venerdì 2 giugno 2017

LEGGE ELETTORALE - FERMIAMO LA GRANDE TRUFFA!!


LA PROPOSTA
DI LEGGE ELETTORALE
del Partito Democratico
che pare piacere anche ad altri?

UNA GRANDE TRUFFA
che ci regalerà
UN PARLAMENTO DI SERVI E
UNO SQUADRONE DI NOMINATI!!


La Costituzione italiana, come da sentenza della Corte Costituzionale, riconosce alla  rappresentatività  un peso notevolmente maggiore della governabilità.....
 
Ne vogliamo tener conto e far scegliere  i parlamentari agli elettori  o dobbiamo continuare ad avere un Parlamento di servi formato da uno squadrone di nominati dai capi partito? Non era questo che avevano previsto i Padri Costituenti nel 1947....

Con la proposta di legge del Partito Democratico gli elettori non avranno alcuna possibilità di scegliere i propri rappresentanti...

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Dal Blog

dell'avv. Felice Besostri

Comunicato stampa dell'avv. Felice Besostri, coordinatore degli avvocati antitalikum-CDC




Pubblicato da: Felice Besostri 1 giugno 2017


Cominciamo a dare un altro nome all’ultima fatica della Camera dei deputati in materia elettorale: non si tratta del modello “tedesco”. L’unico punto in comune è che il riparto complessivo dei seggi tra le liste dipende dal voto per le liste circoscrizionali per la Camera dei deputati e che ci sono 303 collegi uninominali, cioè la metà dei seggi in palio sul territorio nazionale, esclusi quelli della circoscrizione estero e delle regioni autonome Val d’Aosta e Trentino Alto Adige.
 
Manca il voto disgiunto e, quindi, la libertà dell’elettore di esprimere un voto che, come richiede la Costituzione, sia personale (articolo 48 Cost.) e diretto (artt. 56 e 58 Cost.). Ci sono altresì problemi di rispetto dell’articolo 51 Cost. (diritto di candidarsi in condizioni di eguaglianza) a seconda del fatto di essere candidati in un collegio uninominale o nella lista bloccata circoscrizionale/regionale.
 
Un’altra perplessità di disparità di trattamento – e, perciò, di violazione del combinato disposto degli articoli 3, 48 e 49 Cost. – è la previsione di un esagerato numero di sottoscrizioni per le liste di candidati e la contestuale esenzione delle forze politiche già presenti in Parlamento. Un esempio per tutti: per candidarsi in Umbria (con poco meno di un milione di abitanti) servono 10 mila firme di sottoscrizione, quando nella Renania settentrionale-Vestfalia (un Land con quasi 20 milioni di abitanti) ne bastano 1000 per le liste non presentate da partiti politici registrati (che sono esentati).
 
Ultima notazione: la tecnica legislativa. Con questi emendamenti super-canguri, è di fatto cancellato l’articolo 72 della Costituzione e, quindi, il ruolo del Parlamento. Nel caso specifico, il Pd Fiano abolisce il ruolo del Senato persino nel delineare la propria legge elettorale: più bravo di Renzi, cui l’operazione non è riuscita grazie ai NO del 4 dicembre alla revisione costituzionale.
 
Ci sono tuttavia margini per eliminare queste incostituzionalità e si confida nelle forze politiche tutte, che hanno difeso la Costituzione e combattuto contro l’incostituzionalità dell’Italikum.

Felice Besostri
 
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6 commenti:

  1. IL PARLAMENTO ITALIANO NON PUO' ESSERE ELETTO CON LA STRATEGIA DI UN SUPERMERCATO: "PAGHI UNO E PRENDI DUE"!!

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  2. Dal quotidiano IL FATTO QUOTIDIANO:

    “(...) Il voto unico – spiegano Domenico Gallo e Alfiero Grandi, che hanno fatto parte del Comitato del No – condiziona fortemente la libertà di scelta degli elettori nel collegio uninominale, mentre nel proporzionale non vi è alcuna libertà di scelta perché si vota su liste bloccate. In sostanza i parlamentari saranno tutti nominati dai capi partito e gli elettori non avranno alcuna possibilità di scegliere i propri rappresentanti”.(...)"

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/06/02/legge-elettorale-come-fatto-il-sistema-venduto-per-tedesco-che-tedesco-non-e-nessun-vincitore-e-squadroni-di-nominati/3629204/5/

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  3. Perché mai i cittadini dovrebbero andare a votare dal momento che non possono scegliere da chi farsi rappresentare in Parlamento?

    E infatti i cittadini in Italia sempre di più stanno disertando le elezioni elettorali: perché mai dovrebbero RATIFICARE le nomine già fatte dai Capo partito? Ma siamo in democrazia o in dittatura? Ma questo gravissimo problema del forte calo di cittadini che scelgono di votare....non pare essere un problema che turba il sonno dei Capo Partiti (meno cittadini votano e più sono padroni!!)...importante pare sia avere un Parlamento di servi!

    LA DEMOCRAZIA PUO' ANCHE ASPETTARE!!

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  4. Così si è espresso l'ex premier Enrico Letta nel suo intervento al Festival Economia di Trento: "I cittadini in questi anni sono stati espropriati della possibilità di scegliere i parlamentari a causa delle scelte confezionate dai partiti“.

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    Commento:

    Il popolo sovrano in Italia ha ancora gli anticorpi per difendere la democrazia e lo ha già fatto il 4 di dicembre 2016 (referendum costituzionale).... e lo farà ancora, piaccia o non piaccia al PADRONE di turno!!

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  5. Com'è finita? Che il Partito Democratico con una scusa semplicemente ridicola ha bloccato l'iter parlamentare nel momento in cui un emendamento è "passato" alla Camera con votazione segreta!

    Così ha dichiarato l'avv. Felice Bisostri:

    https://www.felicebesostri.it/legge-elettorale-besostri-inciampo-voto-pretesto-pd-per-stop-esame/

    ANSA Notiziario Nazionale, venerdì 09 giugno 2017

    L.elettorale: Besostri, contro norme TAA facemmo 22 ricorsi. Pd usato pretesto per evitare voto su emendamento per disgiunto

    (ANSA) – ROMA, 9 GIU – “Che il regime elettorale speciale per la regione Trentino Alto Adige fosse incostituzionale era scritto a chiare lettere nei ricorsi presentati in 22 Tribunali italiani tra la fine del 2015 e la prima metà del 2016 dal gruppo degli avvocati antitalikum e sottoscritti da più di 40 parlamentari, la maggioranza dei quali del M5S e di altri gruppi come l’allora SEL e ora in Sinistra Italiana e art.1-MDP ed anche da una deputata umbra di Civici ed Innovatori.
    Purtroppo nessuno dei giudici aditi l’ha inviato in Corte Costituzionale, ma si attendono le pronunce dei Tribunali di Trento e Cagliari”. Lo afferma in una nota l’avvocato Felice Besostri coordinatore degli avvocati Antitalikum del Coordinamento Democrazia Costituzionale

    “Ci sono gli strumenti e le possibilità per portare subito la questione davanti alla Corte Costituzionale basta che giudici o parlamentari lo vogliano o le stesse Province Autonome di Trento e Bolzano. Il voto difforme dal parere del relatore è stato preso a pretesto dal PD per interrompere l’esame di una legge prima che si votassero gli emendamenti sul voto disgiunto e sullo sblocco delle liste.(....)
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  6. Sul quotidiano FRIULISERA.IT del 3 giugno 2017, è stato pubblicato un editoriale a firma del direttore responsabile di questa testata, Fabio FOLISI, che richiama il nostro POST.

    La redazione del Blog ringrazia Fabio Folisi dell'attenzione riservata al nostro Comitato e a questo Post.

    Siamo inoltre più che d'accordo sulla conclusione finale dell'editoriale:

    "(...) Un astensionismo dilagante in due direzioni: nelle elezioni, con la riduzione degli elettori, e, nei partiti e movimenti con la riduzione dei militanti facendo passare primarie analogiche o piattaforme digitali, come strumenti sostitutivi del voto generale di tutti gli italiani. Così si uccide la democrazia, si prosciuga un patrimonio di diritto conquistati e si torna ai tempi quando esisteva solo la governabilità e la rappresentanza era vietata. Allora un consiglio, se questo è il risultato finale cui si vuole arrivare, perchè complicarsi la vita con trucchi e trucchetti, riesumiamo lo Statuto Albertino, si nomina il re di turno, chiamiamolo ovviamente premier che appare più moderno. Ai tempi di Carlo Alberto il Re esercitava il potere esecutivo attraverso i ministri; convocava e scioglieva la Camera dei Deputati e aveva il potere di sanzione sulle leggi, istituto diverso dall'attuale promulgazione presidenziale prevista dalla Costituzione italiana del 1948. Il Re valutava il merito dell'atto e poteva rifiutarlo se riteneva la legge non rispondente all'indirizzo politico perseguito da lui. Un sogno per i vari Renzi, Berlusconi e Grillo, con la sovranità che non appartene al popolo ma al Re, sostentato da gazebo, cene di Arcore o web. Il Re decideva automaticamente circa il Governo, il Parlamento si limitava a fare le leggi, ma solo con l'apporto del Re e la sua possibilità di veto assoluto. Insomma quello era il massimo della governabilità, basterebbe tapparsi il naso che si tratta di dittatura, ma vuoi mettere con la soddisfazione di dare a qualcuno la possibilità di prendere decisioni con massima rapidità e senza il fastidio di avere qualcuno che controlla? Ora per scongiurare questa involuzione che abbiamo voluto rappresentare al suo paradosso, dobbiamo tornare a credere che l’unico salvatore della patria non è il carismatico di turno, ma il cittadino che viene messo nelle condizioni di partecipare e di contare veramente, scegliendo la sua rappresentanza, non con atto di fede ad un leader più o meno “unto dal signore”, ma magari sulla base di un progetto di governo.

    Fabio Folisi"

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