martedì 20 giugno 2017

METANODOTTO TRIESTE-GRADO-VILLESSE? MENO MALE CHE AL REFERENDUM DEL 4 DI DICEMBRE 2016 HA VINTO IL NO!!


Metanodotto Trieste-Grado-Villesse
al servizio del rigassificatore di Zaule??
Meno male che al referendum
del 4 di dicembre 2016 
ha vinto il NO!!!
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DA FACEBOOK - COMMENTO POSTATO 
DA GIORGIO CAVALLO 

June 16 at 2:15am ·

DUE NOTIZIE DI ORDINARIA DIS-AUTONOMIA.
LO STATO INVADE LA REGIONE ABBOZZA
di Giorgio Cavallo

Ambedue dal Piccolo di oggi 16 giugno 2017. La prima: per organizzare una Sagra, avendone tutte le caratteristiche previste dalle leggi, la normativa regionale prevedeva la presentazione di una comunicazione (SCIA: segnaletica certificata di inizio attività) al Comune anche il giorno stesso dell’inizio della manifestazione. Ora è sopravvenuto un decreto legislativo dello stato che prevede venga presentata una richiesta di “autorizzazione” almeno 30 giorni prima. Le Pro Loco le Sagre le faranno lo stesso (i friulani sono obbedienti) ma non mi sembra una opera di disboscamento della burocrazia che lo stato deve fare per mettere in riga le corrotte Regioni.
La seconda: il ministero dell’ambiente ha espresso la Valutazione di Impatto Ambientale positiva sul metanodotto Trieste-Grado-Villesse al servizio del rigassificatore di Zaule, che anch’esso ha già avuto parere positivo. Come noto tutte le istituzioni regionali (Regione F-VG, Comune di Trieste etc.) hanno espresso posizione contraria all’intervento, ma le loro considerazioni (come quelle di comitati ed associazioni) non sono state accettate in sede di VIA. Adesso siamo vicini alla Conferenza di Servizio che dovrà dare l’autorizzazione definitiva all’opera. In quella sede, ha annunciato l’ass. Vito, la Regione esprimerà il suo parere negativo e la cosa dovrebbe bloccare l’opera. Speriamo, ma non tutti sono sicuri di ciò. 
Val la pena di ricordare che, se la riforma costituzionale fosse stata approvata, la materia sarebbe stata di esclusiva competenza statale e del parere della Regione se ne facevano un baffo.


GIORGIO CAVALLO

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La Redazione del Blog ringrazia Giorgio Cavallo per averle concesso la pubblicazione del suo commento.
 

 

4 commenti:

  1. METANODOTTO TRIESTE - GRADO VILLESSE:

    Dal Comunicato stampa nr. 649 del 18/6/2017 del Comitato per la Vita del Friuli Rurale
    www.facebook.com/comitato.friulirurale

    (...) "La decisione dei due ministeri sul metanodotto – ha poi sentenziato l'assessore (regionale n.d.r.)- non inficia il discorso generale. Solo ora infatti, dopo questo provvedimento, il Ministero dello Sviluppo economico potrà convocare la Conferenza dei servizi che rappresenterà il momento conclusivo e risolutivo di questa partita".

    Come dire: “Non vi preoccupate perché a tempo debito li facciamo neri!”.

    E qui casca l'asino.

    I conti non tornano e allora viene da chiederci: dove sono finite le millantate prese di posizione che l'assessora prima e la governante poi, dicono di aver espresso “attraverso incontri e scambi epistolari”? Forse li hanno espressi da Pepi Sciavo o alla frasca di Visogliano, visto che nelle istruttorie ministeriali non vi è traccia alcuna.

    Ma c'è di peggio, perché se uno consulta i verbali della Commissione VIA VAS che precede e sostanzia la decisione ministeriale scopre che il rappresentante della Regione, che vi può presenziare di diritto, NON S'E' VISTO: non è andato a manifestare la contrarietà della Regione. Sì, quell'ingegner Tirelli, che nell'analogo consesso dedicato al famigerato elettrodotto Redipuglia-Udine ovest, è subito corso a dare l'entusiastico consenso della Regione!

    Ebbene, perché mai si sono guardati dal deliberare il suo invio nel caso del metanodotto?

    E non ci vengano a dire che le cose si potranno rimediare nel corso della “conferenza di servizi” dove la Serracchiani intenderebbe ribadire “la volontà di non autorizzare sul proprio territorio il rigassificatore di Zaule”. Lì, lo sanno anche i polli, il parere contrario della Regione non è vincolante e quindi, ancorché tardivo, non avrebbe alcun effetto!

    Si badi, se invece di prenderci in giro, fossero fermamente intenzionati a contrastare il metanodotto, non aspetterebbero di far chiacchiere alla Conferenza dei Servizi, ma impugnerebbero il decreto ministeriale davanti al TAR del Lazio e, all'occorrenza, davanti al Consiglio di Stato. (...).

    Tibaldi Aldevis

    Comitato per la Vita del Friuli Rurale
    www.facebook.com/comitato.friulirurale

    (...)

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  2. Ma la Giunta regionale (Pd) che a parole ora dice di battersi contro l'imposizione statale del metanodotto e del rigassificatore di Zaule, è la stessa Giunta Serracchiani che si è tantissimo spesa per il SI al referendum costituzionale approvando così una centralizzazione spaventosa nelle mani del Governo centrale di materie di grande interesse regionale?

    Forse c'è qualcosa che non quadra?

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  3. "Si badi, se invece di prenderci in giro, fossero fermamente intenzionati a contrastare il metanodotto, non aspetterebbero di far chiacchiere alla Conferenza dei Servizi, ma impugnerebbero il decreto ministeriale davanti al TAR del Lazio e, all'occorrenza, davanti al Consiglio di Stato. (...)." ALDEVIS TIBALDI

    DOMANDA:

    invece delle chiacchiere, cosa aspetta la Giunta regionale per decidere il ricorso al TAR del Lazio? O sta sempre - in realtà - dalla parte del padrone delle ferriere contro gli interessi della comunità regionale (leggi elettrodotto Terna e referendum costituzionale che in materia di energia e infrastrutture toglieva ogni potere di intervento alle regioni sia speciali che ordinarie)?

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  4. Se al Referendum costituzionale avesse vinto il SI come desiderava il Partito Democratico e la Presidente della regione Friuli - Vg, Debora Serracchiani, oggi non sarebbe possibile neppure pensare di produrre un ricorso al Tar del Lazio...

    E non sarebbe possibile neppure avere "una Conferenza dei Servizi": deciderebbe tutto il GOVERNO Gentiloni senza interpellare la Regione!!

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