mercoledì 6 luglio 2016

REGIONE FRIULI-VG: IL RECORD DELLA POLITICA RENZIANA IN REGIONE



REGIONE
FRIULI - VENEZIA GIULIA
 
 

Comitato per l'Autonomia e il Rilancio del Friuli

Udine


Comunicato Stampa

Il record della politica renziana

in Regione


Tre referendum abrogativi/propositivi presentati da comitati di tutto il territorio regionale e di svariati orientamenti politici, dichiarati contemporaneamente non ammissibili dalla Regione Friuli-Venezia Giulia: non si era mai visto prima!

Le leggi sulla sanità e sugli enti locali e sull'ordinamento della Regione si scontrano col sentire della parte più attenta della cittadinanza regionale (per non parlare di quelle bocciate dai tribunali come quella sulla caccia) e denunciano il limite della politica del “partito leggero”, interpretato come “partito dell'eletto”, della politica intesa come: mi avete eletto, adesso decido io.

Il problema è che il voto dei cittadini era stato dato su altri programmi, su altre promesse, su altre maggioranze, visto che anche qui, come a Roma, si perdono pezzi a sinistra e se ne acquistano a destra, in spregio all'elettorato.

Al “modello Friuli” - tanto citato nel quarantennale del terremoto - di ascolto dei cittadini, di delega ai territori, di leggi condivise, si è sostituito il “modello giuliano” inteso evidentemente come modo di decidere di Giulio Cesare. Il decisionismo, nonché la paura del voto dei friulani (e dei triestini) hanno fatto fare una pessima, antidemocratica e arrogante scelta alla nuova maggioranza di piazza Oberdan.

Abbiamo dovuto perfino sorbirci, con rammarico, il polpettone del consigliere Vincenzo Martines che ha riproposto la trita interpretazione unilaterale dell'unità regionale per giustificare la bocciatura del referendum propositivo che chiedeva un sistema con due Province autonome all'interno di questa Regione.

Impedire il voto sui referenda o manipolarlo nel risultato (come con la legge elettorale nazionale detta Italicum forse in spregio alle minoranze come quella friulana) sono scelte che sottraggono ai cittadini quella sovranita` che appartiene al popolo affermata in Costituzione e vanno nel senso contrario al citato “modello Friuli” soggiogando i territori ai poteri della capitale di turno: Trieste o Roma o Bruxelles. Vedremo i prossimi referenda, vedremo poi il voto, vedremo la memoria dei friulani.

Intanto potremmo predisporre una targa con sopra impressi tutti i nomi della presidente, del vicepresidente, degli assessori e di quei consiglieri regionali che, tra UTI, interpretazioni limitative del diritto di voto, sostegno all'Italicum, legge sull'acqua e quant'altro, stanno cancellando la storia del Friuli. Da collocare su un muro di fronte ai palazzi regionali. A imperitura memoria!


per il Comitato per l'Autonomia e il Rilancio del Friuli

il presidente

dott. Paolo Fontanelli


Udine, 6.7.2016
 
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Il Comunicato Stampa è stato pubblicato sul settimanale della Arcidiocesi di Udine - LA VITA CATTOLICA - mercoledì 13 luglio 2016 - Rubrica "Giornale aperto", con il significativo titolo "Referendum - modello giuliano".
 

2 commenti:

  1. Dal quotidiano FRIULISERA – nr. 95 del 6 luglio 2016

    http://friulisera.it/2016/07/friulisera-n-95/

    “Marco Duriavig (Sel - Fvg) DIRE NO AL REFERENDUM È STATO UN GRAVE ERRORE
     
    Marco Duriavig, Coordinatore Sel Fvg, definisce un errore politico la decisione del consiglio regionale di non approvare la richiesta del referendum sulla sanità: «Arroccarsi nella propria cittadella da parte della maggioranza regionale è un errore politico vero e proprio che non promette nulla di buono. Il clima intorno alle riforme introdotte, infatti, resterà molto teso ed i cittadini difficilmente dimenticheranno certe scelte. In questo momento in cui la fiducia dei cittadini nella politica, ed in particolare nell’operato dell’attuale maggioranza regionale, è venuta meno. NON SI PUO' DIRE CHE LA SCELTA E' DETERMINATA DA MOTIVAZIONI TECNICHE PERCHE' IL CONSIGLIO REGIONALE E' UNA SEDE DI DECISIONI POLITICHE.».”

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  2. Dal settimanale LA VITA CATTOLICA (Ud) - organo della Arcidiocesi di Udine - mercoledì 6 luglio 2016

    PRIMA PAGINA:

    Una fotografia grande un terzo di pagina dove si vedono molti cittadini che espongono un grandissimo manifesto con sopra scritto "SIAMO IN DEMOCRAZIA O DITTATURA?"

    Titolo del servizio in prima pagina "REFERENDUM BOCCIATI - DEMOCRAZIA TRADITA"

    Poi a pagina 6 e 7, a cura di Roberto Pensa (Direttore responsabile di LA VITA CATTOLICA) la pubblicazione di più articoli sul tema dei referendum bocciati.

    Significativo il titolo a piena pagina, a pag. 7: "LA POLITICA ZITTISCE IL POPOLO"

    A seguire il significativo SOTTOTITOLO:

    "Verificate migliaia di firme su temi fondamentali per il futuro della Regione e della Specialità. Una decisione della Regione DAL SAPORE TUTTO POLITICO, PER METTERE IN UNA BOTTE DI FERRO LE RIFORME DELLA GIUNTA SERRACCHIANI RESPINGENDO IL CONFRONTO CON I CITTADINI. Doveva essere un giudizio tecnico giuridico, sostenuto dai pareri positivi di eminenti costituzionalisti, INVECE HA PREVALSO LA TATTICA POLITICA E L'INCAPACITA' DI CONFRONTARSI CON LA GENTE SUI GRANDI TEMI DEL FUTURO DEL FRIULI - VENEZIA GIULIA
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    N.B. Il maiuscolo è della Redazione del Blog
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    COMMENTO DELLA REDAZIONE DEL BLOG:

    Non possiamo che essere "più che d'accordo" con Roberto Pensa, Direttore responsabile del settimanale LA VITA CATTOLICA e curatore del servizio giornalistico

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