venerdì 23 ottobre 2015

UNIVERSITA' DEL FRIULI SOTTOFINANZIATA - LO RICORDERA' AL MINISTRO IL MAGNIFICO RETTORE PROF. DE TONI?



UNIVERSITA' DEL FRIULI

SOTTOFINANZIATA

IL MAGNIFICO RETTORE

PROFESSORE

ALBERTO FELICE DE TONI

LO RICORDERA' OGGI AL MINISTRO?

..............




Comitato per l'Autonomia e il Rilancio del Friuli

Udine



Comunicato stampa




Apprendiamo la notizia che il PD organizza per il 23 e 24 ottobre la "festa tematica dell’Unità sull’università" a palazzo Garzolini di Toppo Wassermann, sede della “Scuola superiore dell’Università di Udine”.

Come Comitato firmatario del Patto per l'Università di Udine, pensiamo che sia un buona occasione offerta al Magnifico Rettore prof. De Toni per battere i pugni sul tavolo e ricordare le inadempienze del Governo nazionale e di quello regionale nei confronti dell'università friulana.

Ricordiamo che l'Ateneo è pesantemente sottofinanziato rispetto al numero di studenti, ai corsi, alle performance didattiche e di ricerca e che una legge regionale che prevede l'equiparazione tra Udine e Trieste, in base a parametri oggettivi, giace inoperante da anni in attesa di un introvabile regolamento attuativo!

Ricordiamo anche che, grazie al criterio del costo storico, ancor oggi base primaria del finanziamento statale alle Università italiane, altri atenei italiani tra cui Trieste risultano invece sovra-finanziati.

Perché non rammentarlo in questa occasione? Perchè non pretendere giustizia e i giusti finanziamenti per l’Università friulana e tutte le altre Università sotto-finanziate?

E ci piace immaginare cosa avrebbe detto in merito Ottavio Valerio, anima del Toppo Wassweman, ed il cui spirito aleggia in quei corridoi per tutti coloro che ebbero la fortuna di ascoltarlo.


per il Comitato per l'Autonomia e il Rilancio del Friuli

il presidente

dott. Paolo Fontanelli

Udine, 23 ottobre '15


4 commenti:

  1. DAL SITO DEL SETTIMANALE "IL FRIULI"

    19 gennaio 2015

    SOTTO-FINANZIAMENTO.

    “Questi numeri positivi si scontrano con il permanere di un sotto-finanziamento strutturale della nostra Università da parte del Ministero”, continua De Toni.

    “Abbiamo denunciato già l'anno scorso come il finanziamento su basi storiche penalizzi notevolmente il nostro Ateneo, essendo stato fotografato nel 1993, quando contava poco più di 9.000 studenti.

    Confidavamo che l'introduzione del costo standard per una percentuale del 20% sulla quota base del Ffo (fondo di funzionamento ordinario) potesse almeno in parte ridurre questo squilibrio. Ma, purtroppo, così non è stato.

    Per far capire la dimensione di questo sbilanciamento, si pensi che, con una differenza di soli 388 studenti in meno rispetto a Trieste, l'Ateneo di Udine è finanziato nel 2014 per 54,1 milioni, contro i 69,6 di Trieste: ovvero oltre 15 milioni di euro in meno”.

    “Questo accade per tre motivi. In primo luogo per l'applicazione discutibile di un principio corretto, quello dei costi standard. Oggi i costi standard sono diversi per ogni Ateneo per una serie di fattori correttivi che li portano a oscillare da un minimo di circa 4.700 euro per studente (Macerata 4.739) a un massimo di circa 8.000 (Politecnico di Bari 7.948). In altre parole, a parità di studenti, il finanziamento oscilla di circa il 100%.

    A livello ministeriale una revisione va fatta perché l'aumento della quota standard dal 20% al 100% prevista nei prossimi anni non risolverà il problema appena evidenziato. La seconda causa dello squilibrio è l'introduzione di livelli minimi di salvaguardia per tutelare gli Atenei che subirebbero altrimenti tagli pesanti. Questa scelta della salvaguardia, come quella precedente dei correttivi agli standard, è finalizzata a impedire una forte destabilizzazione del sistema. Le uniche buone notizie per l'Università Udine arrivano dalla quota premiale dell'FFO, aumentata nei 2014 al 18% del totale".”

    http://www.ilfriuli.it/articolo/Cronaca/Udine,_Ateneo_sotto-finanziato/2/139388

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  2. Dal sito internet del quotidiano IL MESSAGGERO VENETO (Ud)

    TITOLO - All’università friulana un milione di finanziamento in meno

    SOTTO-TITOLO - Il rettore: rispetto allo scorso anno i nuovi criteri ci penalizzano

    di Giacomina Pellizzari

    21 settembre 2015

    UDINE. Cambiano i criteri di assegnazione dei fondi statali, ma l’università di Udine resta sempre sottofinanziata.

    Chi pensava che l’introduzione della quota premiale del Fondo di funzionamento ordinario (Ffo) potesse sanare una volta per tutte il divario tra quanto gli spetta e quanto riceve l’ateneo friulano si sbagliava.

    Lo conferma il fatto che da quest’anno l’indicatore della premialità è cambiato e l’università di Udine, rispetto al 2014, riceve oltre un milione di euro in meno.

    A denunciare quella che da decenni viene definita un’ingiustizia è il magnifico rettore, Alberto Felice De Toni, parlando senza mezzi termini di «penalizzazione perché il parametro della ricerca non vale più 100 bensì 85. Il rimanente 15 per cento viene assegnato in base alla presenza degli studenti stranieri».

    Un parametro che premia altri atenei come l’università per stranieri di Perugia, il Politecnico di Milano o le università di Roma dove il numero degli stranieri è di gran lunga più elevato rispetto a quello di Udine. (…)

    http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2015/09/21/news/all-universita-friulana-un-milione-in-meno-1.12126595?ref=search

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  3. GIU' LE MANI DALLA BANDIERA DEL FRIULI!

    Fa impressione vedere la storica bandiera del Friuli, strumentalizzata e usata per scopi politici, da personaggi come Gianfranco Leonarduzzi, che tutto è meno che un friulanista considerata la sua posizione pesantemente FRIULANOFOBICA ( così nel 2007 il partito radicale si esprimeva contro la tutela della lingua friulana : http://www.radicalifvg.it/messaggero_270707.pdf ).

    Questi personaggi non rappresentano il Friuli.



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  4. RICEVIAMO VIA E-MAIL DAL MOVIMENTO FRIULI E PUBBLICHIAMO:

    "Tra le mura di quell’Università del Friuli voluta fortemente dai friulani migliori ( molti, fra i peggiori e gli inquadrati nei partiti italiani, erano invece d’accordo per “la non concorrenzialità” con Trieste) ed ottenuta dopo anni di lotte, proprio grazie alla lunga indefessa battaglia condotta soprattutto dal Movimento Friuli, la Governante Serracchiani, vice segretaria generale del PD, anima pensante e parlante del Governo Renzi, se ne è uscita con una sparata ad effetto....
    Incurante, per supponenza , della propria abissale ignoranza in materia ( imperdonabile per le responsabilità ed i ruoli politici che ricopre) si è lasciata andare ad una arrogante provocazione ponendo una pubblica domanda: “ Agli autonomisti voglio chiedere però dove erano negli ultimi 20 anni”.
    Se la domanda fosse stata indirizzata a certi pseudo autonomisti girovaghi, ai convertiti dell’ultim’ora, a certi rottami politici in movimento per riciclarsi , a new entry in cerca di visibilità per il futuro prossimo venturo, avrebbe dovuto dirlo forte e chiaro.
    Invece la signora ha sparato nel gruppo!
    Alla signora a nome degli autonomisti storici quelli che si identificano nel Movimento Friuli, quel MF che la stessa cercò in occasione delle elezioni regionali del 2013 con l’intento di sedurlo, replico chiedendo dove fosse lei nei 20 anni precedenti alla candidatura a Governatore della Regione; e riprendendo sempre una sua affermazione “ La specialità non si difende, si esercita ogni giorno”, le chiedo se ha coscienza di come l’abbia sin’ora esercitata il suo partito PD e di come l’abbiano esercitata in passato DC e PCI progenitori del PD stesso.

    Il Movimento Friuli è effettivamente assente dalla scena politica intesa come presenza nelle istituzioni dal 1993, allora fu per libera scelta.

    Quando, poi, dal 1998 tentò di rientrarvi gli fu praticamente impedito.

    La storia è nei fatti succedutisi puntualmente.
    A tal proposito siamo noi a proporre una domanda seria e concreta e non provocatoria alla Serracchiani: chi si è servito di Tribunali Amministrativi, Civili e Penali per escluderci dalle elezioni ed insabbiare i nostri ricorsi? Chi ha legiferato e legifera in materia elettorale per rendere ardua la partecipazione alle elezioni alle forze locali ed a quelle minori con sbarramenti e norme “ad escludendum”?
    Chi si è impossessato degli organi d’informazione ad uso suo proprio quasi esclusivo? Chi sta operando con riforme per trasformare la nostra democrazia in una monocrazia?

    Qualora la Signora Serracchiani volesse soddisfare le nostre domande potrà chiedere nuovamente al Rettore De Toni ospitalità nella sede dell’Università Friulana e tenervi una “Lectio magistralis”.

    La Signora “stia serena” noi ci saremo.

    Last but no least, il 16 gennaio 2016 il Movimento Friuli celebrerà i 50 anni della sua fondazione ( veniamo da lontano!)."
    ......................


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