MANDI TRIESTE
Ovvero
la guerra senza cannoni
la guerra senza cannoni
contro Udine
di
ROBERTO MEROI
Il volume sarà presentato
lunedì 11 marzo,
alle ore 18,
in sala Ajace a Udine.
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Da una intervista a firma di Stefano Damiani, allo scrittore Roberto Meroi, pubblicata dal settimanale della Arcidiocesi di Udine, LA VITA CATTOLICA, giovedì 7 marzo 2013, a pagina 17
SU TRIESTE
FIUMI DI DENARO.
FIUMI DI DENARO.
E UDINE?
un excursus, con tanti dati e cifre, sulle disparità di trattamento che da sempre Udine ha subito rispetto a Trieste. È quanto contiene il nuovo libro di Roberto Meroi «Mandi Trieste. Ovvero la guerra senza cannoni contro Udine».
Il volume sarà presentato lunedì 11 marzo, alle ore 18, in sala Ajace a Udine.
A illustrare la pubblicazione sarà Roberto Iacovissi e all'incontro saranno presenti anche il sindaco di Udine, Furio Honsell, il presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini, e Pietro Zanfagnini, già sindaco di Udine e autore della prefazione. Moderatore, Roberto Pensa, direttore de La Vita Cattolica.
Pubblicista, Meroi è autore di numerosi libri in cui, con lo stile del meticoloso cronista, ha raccontato la storia del Friuli e, in particolare, della sua città: Udine. Tra gli altri ricordiamo i suoi volumi sull'Udinese, sul teatro, sulle chiese e le scuole di Udine, su Tarcisio Petracco. Tra i riconoscimenti ricevuti i premi Nadàl furlan e Merit furlan.
(…)
DOMANDA: Caratteristica di questo studio è quella di raffrontare Udine e Trieste e non il Friuli e Trieste, per dimostrare lo squilibrio dei finanziamenti alle due città.
RISPOSTA: «Storicamente sono stati fatti tanti libri che hanno raffrontato il Friuli, come entità regionale, con una città, Trieste. Io ho voluto raffrontare proprio le due città: Udine e Trieste».
DOMANDA: Che lei sostiene sono raffrontabili, come grandezza.
RISPOSTA: «Proprio così. Udine con il suo hinterland, calcolando solo i comuni con cui confina, ha una popolazione di 185-190 mila abitanti. Trieste 200 mila. Per cui la differenza è minima. Partendo da qui ho voluto analizzare quanto arriva come finanziamento all'una e quanto all'altra. La difesa che a Trieste si fa è: "Abbiamo dato alla Provincia di Udine come a Trieste". Peccato che queste due realtà non siano raffrontabili».
DOMANDA: Lei sottolinea anche le disparità nel numero di consiglieri regionali.
RISPOSTA: «Sì, un altro luogo comune è dire che i friulani sono in maggioranza in consiglio regionale, da cui ne conseguirebbe il vantaggio per il Friuli e per Udine. In realtà ciò è inesatto, specie nel confronto tra le città di Udine e Trieste: ci sono 2 soli consiglieri regionali residenti nel Comune di Udine, a fronte di 12 triestini. Il risultato è che i friulani fanno ciascuno gli interessi del loro singolo territorio, quelli triestini fanno tutti l'interesse della loro città».
DOMANDA: Quali i casi più macroscopici di squilibrio?
RISPOSTA: «Macroscopico è il fenomeno delle infrastrutture. (…)
L'intervista completa è pubblicata a pagina 17 del settimanale LA VITA CATTOLICA – 7 marzo 2013
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