sabato 4 novembre 2017

LA MINORANZA LINGUISTICA FRIULANA PER L'EUROPA E' "MINORANZA NAZIONALE"


LIS PERAULIS A SON IMPUARTANTIS

LA MINORANZA LINGUISTICA FRIULANA?

PER L'EUROPA
E' MINORANZA NAZIONALE
ESATTAMENTE COME GLI SLOVENOFONI
CHE VIVONO IN REGIONE!!

PER LA NOSTRA COSTITUZIONE
ESISTONO SOLO
"MINORANZE LINGUISTICHE"

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Sul settimanale locale IL FRIULI, in uscita ieri venerdì 3 novembre 2017, troviamo pubblicato un articolo a pagina 9 in cui si distingue tra “minoranze nazionali” e “minoranze linguistiche”,  dividendo così le minoranze in due distinte categorie.

Nella prima categoria, secondo il giornalista del settimanale IL FRIULI, troviamo gli slovenofoni della nostra regione, nella seconda i friulanofoni.

Scrive infatti nell'articolo il giornalista: "(...) La minoranza slovena non ha un seggio garantito in Parlamento (come accade invece per la minoranza italiana in Slovenia), tantomeno quella tedesca e friulana. E' vero, quest'ultima non rientra nella definizione di 'minoranza nazionale' (...)" 
 
 
RICORDIAMO PER L'ENNESIMA VOLTA:
 

1) “Minoranza nazionale” non significa affatto “minoranza linguistica con Stato”. E' un termine giuridico equivalente al termine giuridico “minoranza linguistica”. E' un termine utilizzato dal Consiglio d'Europa e anche dalla Costituzione slovena con riferimento a TUTTE le minoranze linguistiche, con o senza Stato.
 

2) Nel sistema giuridico italiano e nella Costituzione italiana,  esistono SOLO “minoranze linguistiche”; nel sistema giuridico sloveno e nella Costituzione slovena, esistono SOLO “minoranze nazionali”: i due termini giuridici rappresentano la stessa identica fattispecie giuridica senza alcuna differenza tra loro. Cambia solo il sistema giuridico in cui vengono utilizzati.

La "prova del nove" che noi friulanofoni per l'Europa siamo “minoranza nazionale” esattamente come gli slovenofoni della nostra regione, pur non esistendo uno Stato che ha come lingua ufficiale la lingua friulana? 
 
 
ECCOLA
 
CONVENZIONE QUADRO PER LA PROTEZIONE DELLE MINORANZE NAZIONALI (1995)

(ratificata dall'Italia il 3 novembre 1997 – entrata in vigore in Italia il 1 marzo 1998)

 
In applicazione di questo trattato internazionale in vigore in Italia dal 1998, ossia, ripetiamo nuovamente, la "Convenzione quadro per la protezione delle minoranze nazionali", un Comitato del Consiglio d'Europa verifica periodicamente se lo Stato italiano tutela adeguatamente le minoranze nazionali che vivono in Italia e, ma guarda tu chi lo avrebbe mai detto! verifica anche il livello di tutela goduto in Italia dai friulanofoni che dunque a pieno diritto - per il sistema giuridico europeo - possono definirsi "minoranza nazionale" esattamente come gli slovenofoni e i tedescofoni della nostra regione!

Questo trattato internazionale trova infatti piena applicazione anche a favore della minoranza linguistica friulana anche se la politica regionale e i giornalisti di casa nostra spesso non lo sanno (e allora è il caso che si informino!) o "fingono di non saperlo" per poter continuare a discriminare i friulanofoni considerandoli una minoranza di serie B.
 
Dal sito del comitato 482:
 
Relazione del Comitato (Consiglio d'Europa) di verifica della attuazione della "Convenzione quadro per la protezione delle minoranze nazionali" nello Stato italiano.

Strasburgo 30 maggio 2011

http://com482.altervista.org/documents/legjislazion/FCPNM_3rd_OP_Italy_eng.pdf   

Al punto 144 di questo documento del Consiglio d'Europa – anno 2011 - si legge:

144. With regard to Friulian, it has been reported that, despite the agreement concluded between the region and RAI in this connection, the resources needed to implement it have still not been made available by the central government. This has resulted in considerable delays in implementing the guarantees laid down in the legislation on radio and television broadcasting in this language. The Advisory Committee welcomes the fact that the region has used special subsidies to support radio and television broadcasts in Friulian by RAI/private broadcasters. It nevertheless notes that, for television in particular, these are irregular broadcasts at off-peak times. Greater central- government support for the Friulian print media is also expected.

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Di seguito pubblichiamo  il link del Post pubblicato sul Blog di EUROFURLAN nel giugno scorso.
 
 
Questa la parte finale del Post di EUROFURLAN che ben spiega la questione sul piano legislativo, costituzionale e dei trattati internazionali europei ratificati anche dall'Italia:
 
"(...) La etichete «minorancis linguistichis” (cu la zonte di “storichis”, daûr de Leç 482/1999) e vâl par dutis lis popolazions ricognossudis tal articul 2 di chê stesse Leç (che a sedin defininidis cuntun agjetîf etnic o tant che «parlanti» une des lenghis che a son elencadis nol cambie nuie), daûr dal principi di fonde proferît cul articul 6 de Costituzion. A son dutis «minorancis linguistichis», e vonde.

Se impen si va daûr de Convenzion cuadri pe protezion des minorancis nazionâls dal Consei de Europe, che e je stade ratificade de bande dal Stât talian ancjemò tal 1997, dutis chês comunitâts (cu la zonte di rom e sinti, dismenteâts fin cumò de normative taliane) a son calcoladis tant che «minorancis nazionâls» e la lôr tutele (di dutis, no dome di chês che a fevelin chê stesse lenghe che dilà dal clap e je chê dominante e uficiâl) al è l’impegn che la Republiche taliane e à cjapât sù propit cu la ratifiche fate daûr de Leç 302/1997 e che magari cussì no e à manignût une vore pôc, massim cun riferiment aes comunitâts furlane e sarde.

Lis peraulis a son impuartantis. Si à di fâ atenzion. Soredut se si à chê di di promovi la lenghe, la culture e i dirits dai furlans.

Se di no, par dîle ancjemò cun Nanni Moretti: «Continuiamo così, facciamoci del male». "
 EUROFURLAN
 

La Redazione del blog

 

7 commenti:

  1. "Lis peraulis a son impuartantis. Si à di fâ atenzion. Soredut se si à chê di di promovi la lenghe, la culture e i dirits dai furlans" EUROFURLAN
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    No podìn che sotoscrivi ancje nô...

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  2. In problema nasce nella nostra regione (Friuli - VG) dal MALVEZZO della minoranza slovenofona di definirsi - MUTUANDO IL TERMINE DALLA COSTITUZIONE SLOVENA - "minoranza nazionale", nel mentre riservano, dandogli un valore inferiore e di serie B, il termine minoranza linguistica ai friulanofoni.

    Questo malvezzo è sistematicamente presente in ogni documento redatto dai rappresentanti politici dei slovenofoni che vivono in regione.

    In Italia il termine giuridico corretto, piaccia o meno agli slovenofoni, è MINORANZA LINGUISTICA.

    Oltretutto anche in dottrina ormai la FINZIONE IDEOLOGICA ottocentesca "STATO = NAZIONE" è stata superata e la teoria nazionalista che le minoranze linguistiche si sono formate a seguito degli spostamenti dei confini è semplicemente ridicola perché nega la realtà storica di popolazioni come i sardi e i friulani in Italia, o dei baschi e dei catalani in Spagna, o degli occitani e bretoni in Francia, ecc. Oltretutto gli sloveni della Slavia friulana si sono stanziati in Friuli durante la dominazione longobarda, ossia intorno a V secolo Dopo Cristo, mantenendo intatti lingua e cultura fino all'arrivo del Regno d'Italia e del nazionalismo italiano. Poi abbiamo tutta un'altra storia fatta di discriminazione e pulizia etnica che continua ancora. Gli slovenofoni della Slavia friulana non sono il risultato di uno spostamento di confini ma di una migrazione avvenuta all'epoca del longobardi, nel V secolo dC.....

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  3. Relativamente alla Costituzione slovena, questa riconosce una rappresentanza in parlamento a TUTTE le minoranze linguistiche riconosciute e tutelate dalla Slovenia, NON SOLO DUNQUE alla minoranza linguistica italiana. Ma A TUTTE, proprio a TUTTE!!

    Peccato che ciò non venga mai evidenziato dalla minoranza slovenofona quando questa avanza la sua richiesta di avere un suo rappresentante nel parlamento italiano.

    La Costituzione italiana invece non ha questa previsione a favore delle 12 minoranze linguistiche riconosciute con la L. 482/99 ai sensi dell'art. 6 della Costituzione italiana.

    Gli slovenofoni da anni e in "VIA SOLITARIA" stanno battagliando per vedersi riconosciuta questa prerogativa dimenticandosi però che se non estesa a tutte le 12 minoranze linguistiche riconosciute e tutelate in Italia, costituisce una inaccettabile discriminazione incostituzionale di cui, evidentemente, poco importa agli slovenofoni di Trieste!

    Incostituzionalità che sarebbe immediatamente oggetto di ricorso alla Corte Costituzionale italiana, con la certezza di una sentenza positiva a favore dei ricorrenti (le altre 11 minoranze linguistiche).

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  4. OVVIAMENTE IL PUNTO 144 DELLA RELAZIONE DEL COMITATO (CONSIGLIO D'EUROPA) RIPORTATO NEL POST, E' SOLO UN ESEMPIO DEI TANTI PUNTI DELLA RELAZIONE STESSA IN CUI SI DOCUMENTA SULLA TUTELA DELLA MINORANZA LINGUISTICA FRIULANA IN ITALIA.

    Di seguito pubblichiamo altri tre punti. Per chi ha la pazienza di farlo, consigliamo di leggere l'intero documento (in originale!): troverà molti punti in cui i friulanofoni sono citati e spesso con opinioni negative per lo stato italiano.

    "161. Commendable efforts have been made in the province of Udine to promote the use of Friulian. The Advisory Committee has been informed that staff of the provincial authority have organised Friulian language courses (with some 350 people receiving language training) and that
    dictionaries have been published to speed up standardisation of Friulian and facilitate its use in particular sectors, such as transport, law, new technologies and the environment.

    162. Whilst welcoming these initiatives, the Advisory Committee regrets to note that progress has been slow regarding the actual use of the Friulian language in dealings with the
    administrative authorities and that the public use of this language is still limited. This is due, amongst other things, to the financial difficulties that prevent some local authorities from delivering services in Friulian to the communities concerned. Of the 170 municipalities in the Friuli Venezia Giulia region that have declared themselves to be Friulian-speaking, only fifty or
    so have help desks for language support, and the operation of these help desks is affected by inadequate funding.

    163. The Advisory Committee notes that the regional law No. 29/07 on the protection of Friulian has increased the role and duties of ARLeF (Regional Agency for the Friulian Language) in the field of language policy. It seems, however, that because of a lack of qualified staff and proper resources, and in the absence of a statute and a suitable internal structure, the agency’s record is rather unsatisfactory. The Advisory Committee expresses the hope that the
    agency will be given all the necessary human and financial resources and that it will have sufficient influence to help bring about a tangible improvement in the situation regarding public use of Friulian.

    ............

    BUINE LETURE DEL DOCUMENT DEL CONSEI DE EUROPE!

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  5. Dal Blog di Eurofurlan
    21 giugno 2017:

    "(...)Îr sul MV e je saltade fûr la pagjine ‘Marilenghe’, che si vierç cun chest articul là che si fevele di minorancis linguistichis e leçs eletorâls.

    Al è un articul interessant, ancje se al palese cualchi contradizion e cualchi imprecision.

    In particolâr, propit lant daûr di chel, nus tocje marcâ il fat che nol è dome il Stât talian che «al à inmò di cjapâ at dal test de Costituzion dal 1948». Cun di fat, a àn ancjemò di fâlu ancje tancj di lôr che a scrivin sui gjornâi, par talian e magari ancje par furlan. E magari ancje cun chê di promovi la lenghe, la culture e i dirits dai furlans.

    Dut chest si palese juste intun passaç di chest articul (che magari cussì no, a chel pont nol è dome interessant ma al fâs ancje vignî i sgrisui) là che si fevele di presumudis «minorancis nazionâls» e altris presumudis «comunitâts regjonâls». (...)- EUROFURLAN

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    Veretât sacrosante!!

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  6. COSI' SCRIVEVAMO IL 24 OTTOBRE 2015, SIAMO NEL NOVEMBRE 2017 E ANCORA SIAMO COSTRETTI A RICORDARE GLI STESSI CONCETTI. VONDE, NO?

    "Comitât pe Autonomie e pal Rilanç dal Friûl24 ottobre 2015 18:39

    Quante volte dobbiamo ancora ripetere che "MINORANZA NAZIONALE" in Europa è sinonimo di "MINORANZA LINGUISTICA"?

    Quante volte dobbiamo ancora ripetere che nel sistema giuridico ITALIANO, esistono solo "MINORANZE LINGUISTICHE"?

    Forse è il caso che il Consiglio regionale e l'ordine dei giornalisti facciano AL PIU' PRESTO un CORSO DI FORMAZIONE GIURIDICA sia sulla terminologia del sistema giuridico italiano che di quello europeo....

    Chissà che al fine non riescano a capirci qualcosa e la smettano di scrivere STRAFALCIONI GIURIDICI...."

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  7. RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
    14 DICEMBRE 2017

    EMEMDAMENTO VIOLINO: la valutazione della politica linguistica per la marilenghe si effettuerà nei primi 24 mesi della nuova legislatura.

    Friulano, monitoraggio sì ma fuori dalla campagna elettorale.

    La Conferenza di verifica e proposta rispetto all’attuazione della Legge 29/2007 di tutela, valorizzazione e promozione della lingua friulana si terrà nei primi 24 mesi della legislatura. Raccogliendo le istanze di tutti coloro che nell’ultima Conferenza (tenutasi il 1 e 2 dicembre scorsi) si sono raccomandati per sottrarre la valutazione della politica linguistica al dibattito elettorale di fine legislatura, come accade quando essa si effettua negli ultimi 6 mesi di mandato, il consigliere del Gruppo Misto Claudio Violino, nell’ambito della finanziaria in discussione in questi giorni, ha proposto un emendamento - che ha avuto l’ok del Consiglio - che fissa l’obbligo di convocazione di questo importante momento di confronto entro i primi ventiquattro mesi dall’inizio della legislatura. La medesima Modifica, proposta in questo caso dal consigliere dell’Unione Slovena Igor Gabrovec, è stata approvata dal Consiglio per quanto riguarda la Conferenza di valutazione per le politiche di tutela della lingua slovena.

    Un ulteriore emendamento proposto dal consigliere Violino, e anche questo approvato, ha previsto la modifica dell’art. 2 della stessa legge con l’aggiunta del riferimento alla Convenzione quadro per la protezione delle minoranze nazionali del Consiglio d'Europa, ratificata con la legge 28 agosto 1997, n. 302 (Ratifica ed esecuzione della Convenzione-quadro per la protezione delle minoranze nazionali, fatta a Strasburgo il 1° febbraio 1995)

    Anche questa richiesta era emersa dalla Conferenza, dove era stato osservato che tra i principi e gli indirizzi di rilevanza internazionale ed europea ai quali la legge fa riferimento non era presente un esplicito richiamo alla Convenzione quadro, sebbene la stessa sia stata ratificata dall'Italia ancora nel 1997. Ciò comporta l'assunzione di precisi impegni circa la sua applicazione da parte dello Stato italiano, non certo generoso negli ultimi anni con i finanziamenti erogati sulla base della legge 482/99 e alquanto restio a permettere la valorizzazione della lingua friulana in sede di servizio pubblico radiotelevisivo.
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