mercoledì 9 marzo 2016

MINORANZE LINGUISTICHE - SONO 12 E NON QUATTRO MA IL GOVERNO DI MATTEO RENZI "FINGE" DI NON SAPERLO!!!



 
 
MINORANZE LINGUISTICHE

IL GOVERNO DI MATTEO RENZI

CONTINUA A GERARCHIZZARE

LE MINORANZE LINGUISTICHE
 
CHE SONO 12 E NON QUATTRO
 
VIOLANDO COSI' COSTITUZIONE
 
 E SENTENZE DELLA
 
 CORTE COSTITUZIONALE!!!
 
............................
 

Assemblea della

Comunità Linguistica Friulana


COMUNICATO STAMPA
3 marzo 2016
 
Lingua friulana sempre più discriminata. La nuova legge a sostegno dell'editoria fa esplicito riferimento alle minoranze linguistiche ma il rischio è che ancora una volta il friulano e l’editoria in lingua friulana siano discriminati. I dossier della Camera che hanno accompagnato il provvedimento sono espliciti: i contributi sino ad oggi sono stati riservati alle imprese editrici che editano quotidiani in lingua francese, ladina, slovena e tedesca nelle regioni autonome Valle d'Aosta, Friuli  - Venezia Giulia e Trentino - Alto Adige.
Una discriminazione palese della lingua friulana che viene riproposta nel progetto di legge licenziato dalla Camera. In difesa della lingua sarda, parimenti esclusa, è insorto il deputato sardo Mauro Pili che ha chiesto al governo l'estensione anche alla Sardegna di tale provvedimento. Con il parere contrario espresso dal vice di Renzi il sottosegretario alla presidenza Lotti il Governo ha di fatto negato questa estensione.
Non ho notizie di interventi di deputati friulani in difesa della nostra lingua minoritaria nella legge sull’editoria.
Mi sembra di rivivere le stesse situazioni di un anno fa quando, nella legge di riforma della RAI vennero parimenti escluse la lingua friulana e sarda. Prosegue quindi un gravissimo atteggiamento discriminatorio del governo verso le minoranze ed un insulto alle norme costituzionali e alla legge 482/98 che non fa differenze tra le lingue minoritarie.
La nostra Costituzione, l’Europa e le leggi della Repubblica tutelano le minoranze linguistiche senza nessuna differenza normativa tra le minoranze stesse. La Corte Costituzionale è già intervenuta dichiarando incostituzionali eventuali differenze nella tutela.

 E’ insopportabile il comportamento del nostro Parlamento che prosegue a comportarsi da madre con alcune popolazioni e da matrigna con altre, tra cui i friulani, reiterando pari pari il comportamento tenuto in occasione della Riforma della Rai.

Spiace molto inoltre, rispetto alle vibrate proteste dei deputati sardi, non aver sentito levarsi nessuna voce da parte nei nostri rappresentanti a difesa dei diritti dei friulani.

Ora che la parola passa al Senato ci sarà qualche senatore che intende rappresentare il Friuli?

Diego Navarria
 
(Sindaco di Carlino)

Presidente dell’Assemblea della
 
Comunità Linguistica Friulana

..........


LEGGI ANCHE:


Fondi all'editoria

e alla lingua sarda

Pili: "Il governo Renzi

ha detto no": 

 
 
 
 (...) E’ semplicemente scandaloso che in Italia si tutelino solo quelle lingue minoritarie che hanno alle spalle nazioni come la Francia e la Germania.
 
Questa discriminazione deve cessare. Il no del governo, avallato dai parlamentari sardi del Pd, è tanto più grave perché avalla l’atteggiamento inaccettabile contro la Sardegna e la sua lingua.
 
Il dispositivo dell’ordine del giorno era fin troppo chiaro con l’impegno al governo di estendere, nell’attuazione delle norme oggetto del provvedimento, il riferimento alle imprese editrici di quotidiani espressione delle minoranze linguistiche anche ai quotidiani e organi di informazione in lingua Sarda così come previsto dalla legge n. 482 del 1999.
 
Aver espresso parere contrario è un messaggio chiaro che solo gli stolti che difendono con il paraocchi questo governo potevano eludere. Nel dispositivo era previsto anche che il governo valutasse l’estensione dei contribuiti per le imprese editoriali espressione di minoranze linguistiche anche alle trasmissioni via Satellite o web quando sia certificata la presenza oltre l’Europa di almeno 100.000 cittadini appartenenti alla medesima minoranza linguistica. Un voto contrario della maggioranza e del governo che costituisce – conclude Pili - un nuovo agguato alla lingua sarda e alla Sardegna tutta”.


http://www.sassarinotizie.com/articolo-38401-fondi_all_editoria_e_alla_lingua_sarda_pili__il_governo_renzi_ha_detto_no_.aspx

 

5 commenti:

  1. Ma l'avvocato Debora Serracchiani, Presidente della regione Friuli - vg, non è la vice di Matteo Renzi, ossia la vice Presidente nel Partito Democratico? Troppo impegnata a fare carriera nel Partito Democratico per trovare cinque minuti per occuparsi anche del Friuli (il 90% del territorio regionale...)?

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  2. Che ai triestini ROSATO e RUSSO, "non gliene potrebbe fregar di meno" possiamo capirlo considerato che Trieste è città FRIULANOFOBICA da sempre, ma..... e i parlamentari eletti in Friuli? Dormono come sempre? Nemmeno le cannonate riescono a svegliarli? Si limitano, come sempre, a prendere ordini dal CAPO PARTITO?

    E' vero che sono tutti dei NOMINATI e non degli ELETTI DAL POPOLO attraverso libere elezioni con liste NON bloccate.....e che per essere rieletti devono accontentare il CAPO PARTITO ROMANO....

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  3. Parlamentari eletti in Friuli?!? SOTANS, simpri SOTANS !!!

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  4. Ovviamente i Quotidiani locali, nel mentre da giorni e giorni dedicano "lenzuolate intere" su una informativa giornalistica della super-nazionalista (italiana) "Lega nazionale di Gorizia", informativa del tutto da verificare e con grande probabilità non attendibile, risulta non abbiano trovato neppure un misero "spazietto" in una pagina interna per il Comunicato stampa della "Assemblea della Comunità linguistica friulana"...

    Questo dà l'idea di quale spazio trovi sui quotidiani locali (Messaggero Veneto in primis) la violazione dei diritti linguistici di 600 mila friulanofoni....

    Denuncia che avrebbe dovuto occupare la PRIMA PAGINA dei quotidiani locali e un titolo a caratteri cubitali....
    se non fosse che anche la stampa locale (salvo lodevolissime eccezioni come La Vita Cattolica di Udine) non fosse friulanofobica e pronta a cavalcare ogni pregiudizio contro la minoranza linguistica friulanofona....

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  5. Ce gomit ca mi fasin i furlans dinetâs tant che chei maledets co vin a Rome e che riviel ca mi fasin i nazionaliscj talians discriminadôrs tai confronts de culture furlane. Sa coventave ancjemò une dimostraziôn di cemût co sin intun stât ca nus trate tant che une matrigne lu viodìn ben culì

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