mercoledì 16 settembre 2015

ALLA LOBBY POLITICA TRIESTINA PIACE MOLTO FARE SHOPPING IN FRIULI!


ALLA

“LOBBY POLITICA TRIESTINA”

PIACE MOLTO

FARE SHOPPING IN FRIULI!




Così, sul quotidiano  IL PICCOLO, risulta aver dichiarato il sindaco di Trieste Cosolini:

"Per me l’area metropolitana deve necessariamente andare oltre i confini dell’attuale provincia, altrimenti non avrebbe granché significato strategico."



COMMENTO

DELLA REDAZIONE DEL BLOG

Dopo il collegio elettorale triestino extra-large, avremo anche una città metropolitana triestina taglia “XXL” allargata al Friuli orientale (Friuli goriziano) e magari anche a parte della Provincia di Udine?

Al sindaco di Trieste Cosolini, la provincia di Trieste pare andare troppo stretta..... meglio allargarsi in Friuli, terra di conquista per il municipalismo alabardato.......
  
Ricordiamo al Sindaco di Trieste Cosolini che l'Unione Europea "TUTELA l'INTEGRITA' TERRITORIALE" del territorio in cui vive una minoranza linguistica storica, soprattutto se maggioritaria nel territorio in cui da sempre vive, come nel caso della minoranza linguistica friulana.

Che per la lobby politica triestina la minoranza linguistica friulana (definita dall'Unione Europea con il termine giuridico equivalente di "minoranza nazionale", termine giuridico che  non significa affatto "minoranza linguistica con Stato") non sia meritevole di tutela e riconoscimento legislativo/costituzionale, che ogni centesimo di euro di finanziamento stanziato dalla Regione a favore della sua tutela sia uno "spreco di denaro pubblico"  e come tale sistematicamente denunciato con incredibili polemiche e grandissima enfasi a livello mediatico e politico, è cosa nota.

Difficile per i Friulani dimenticare che il Consiglio comunale di Trieste, a suo tempo ha deliberato CONTRO l'insegnamento della lingua friulana a scuola nei "Comuni friulanofoni", con una interferenza politica al limite del razzismo linguistico.

Alla luce di quanto sopra esposto, l'area metropolitana triestina, se costituita, non può dunque superare i confini dell'attuale Provincia di Trieste, piaccia o non piaccia alla lobby politica triestina sempre prontissima a fare shopping in Friuli ignorando sistematicamente le minoranze linguistiche che ivi ci vivono da oltre un millennio....
 
Friulani, Sloveni e Germanici della nostra regione, devono forse essere costretti a rivolgersi alla "Corte di Giustizia europea" per denunciare i soprusi a loro danno della Lobby politica triestina e del governo regionale triestinocentrico?
 

Elenco Comuni in cui è riconosciuta ufficialmente la presenza della minoranza linguistica friulana ai sensi della legge 482/99 e dell'art. 6 della Costituzione italiana.

 

PROVINCIA DI GORIZIA:

15 COMUNI SU 25
 

PROVINCIA DI PORDENONE:

36 COMUNI SU 50
 
PROVINCIA DI UDINE:
125 COMUNI SU 136

 
A cui poi vanno aggiunti i Comuni regionali in cui è stata ufficialmente riconosciuta la presenza delle minoranze linguistiche slovena e germanica. 
 
 
BASTA SHOPPING
 
IN FRIULI !! 
 
..................
 

DA “WWW.LAVITACATTOLICA.IT”

 
www.lavitacattolica.it


16.09.2015

TITOLO - Il Pd giuliano: «Il sogno della Grande Trieste non è morto»
 
SOTTOTITOLO - Il Consiglio regionale ha detto no, ma in 3 si dissociano: «Tutto da discutere nel merito»
   

"Attenti alla Grande Trieste. Il Comitato per l'autonomia e il rilancio del Friuli lancia l'allarme: vogliono ridurre istituzionalmente il Friuli a contado della «metropoli» portuale. Lo spunto è una dichiarazione alla stampa (al quotidiano «Il Piccolo» per l'esattezza) del sindaco di Trieste Roberto Cosolini: «Per me l’area metropolitana deve necessariamente andare oltre i confini dell’attuale provincia, altrimenti non avrebbe granché significato strategico». (…)
Emblematico delle tante divisioni, ambiguità e anche ipocresie all'interno del Partito Democratico è anche un comunicato diffuso ieri dai tre consiglieri regionali del Pd eletti a Trieste Franco Codega, Franco Rotelli e Stefano Ukmar a commento dell'emendamento approvato la scorsa settimana che ribadisce la potestà primaria del Consiglio regionale nelle modifiche dello Statuto, rigettando al mittente l'emendamento del senatore triestino del Pd Francesco Russo che aveva introdotto a Palazzo Madama un emendamento che introduce la Città metropolitana triestina. In sostanza i tre consiglieri dicono che quell'atto non conta nulla: "Negli ultimi giorni le cronache locali hanno ripetutamente affermato che il Consiglio regionale, rispetto al tema della Città metropolitana avrebbe bocciato, nell'ultima seduta, il progetto di una sua realizzazione a Trieste. Nulla di più falso, il Consiglio regionale si è limitato a ribadire la propria autonomia decisionale in materia e la necessità, per ogni modifica allo Statuto regionale, di un'intesa tra Consiglio regionale e Parlamento", dicono i tre dem.(...)
Insomma la lobby trasversale triestina è al lavoro e nei prossimi mesi ne vedremo delle belle.
Roberto Pensa     
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4 commenti:

  1. La regione storica e geografica Friuli essendo una regione pluriculturale e plurilingue non è limitata al Friuli friulanofono ma consiste in quella regione storica che si è venuta delineando ad iniziare dal ducato longobardo. I friulanofoni sono la maggioranza più numerosa ma non esauriscono tutta la popolazione del Friuli che è composta anche da venetofoni, slovofoni, gerrmanici e parlanti in italiano.

    Trieste è una realtà totalmente estranea alla regione Friuli di cui è diventata capoluogo contro la volontà della popolazione friulana e per imposizione del nazionalismo italiano.

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  2. E' incredibile l'autoreferenzialità dei politici eletti a Trieste. Ma davvero sono convinti che questa città sia l'ombelico del mondo?

    Trieste continua a sperare di recuperare il ruolo che aveva nell'Impero austro-ungarico, come se il tempo si fosse fermato...

    Spieghino i triestini e la classe politica di questa città che ne ha fatto Trieste della quantità spaventosa di finanziamenti pubblici che hanno stra-bagnato Trieste dal 1918 ai giorni nostri?

    Trieste è una città priva di capacità imprenditoriale, ultima in Italia sotto questo aspetto, e capace solo di pretendere soldi e privilegi....tipico di chi ha sempre vissuto di un "lussuoso assistenzialismo di Stato!

    VONDE, NO?

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  3. Province: Trieste; Ssk, no alla citta' metropolitana

    Garantire rappresentativita' a comuni minori


    (ANSA) - TRIESTE, 1 MAG (2012) - Per Maurizio Vidali, Presidente del Consiglio provinciale di Trieste e Capogruppo della Ssk ''oggi la rappresentanza degli elettori e' piu' tutelata rispetto ai decenni scorsi quando l'aula era composta da 21 consiglieri eletti nel comune di Trieste e solo tre nei comuni limitrofi''. Secondo l'esponente politico della Sssk, quindi, ''con la citta' metropolitana si tornerebbe indietro di anni tagliando di fatto i cittadini dei comuni minori dall' amministrazione del territorio''.

    Per Vidali ''le Province pur in ottica di razionalizzazione servono sopratutto ai comuni minori mentre la citta' Metropolitana accentrerebbe ancora di piu' i poteri in mano di pochi''. (ANSA).

    http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/friuliveneziagiulia/2012/05/01/Province-Trieste-Ssk-alla-citta-metropolitana_6799111.html

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  4. ANCORA ALTRI SOLDI PER IL PORTO DI TRIESTE:

    FS News - Trieste, 7 giugno 2016

    Avviati oggi gli interventi di potenziamento infrastrutturale nella stazione di Trieste Campo Marzio che consentiranno la riapertura del collegamento tra la stazione e il Porto di Trieste.
    Saranno sostituiti alcuni scambi e migliorato il tracciato ferroviario con modifiche plano-planimetriche.
    I lavori si svolgeranno in due fasi.
    La prima, che si concluderà in luglio, permetterà la riapertura del collegamento ferroviario tra il molo VII del porto di Trieste e la stazione.
    La seconda fase terminerà in autunno.
    Sarà più veloce effettuare le manovre carri ferroviari per il trasferimento delle merci dalla banchina alla stazione e quindi più veloce la composizione dei treni.
    Questo comporta l’aumento della capacità dell’impianto in termini di numero treni/anno.
    Prosegue quindi l’impegno di Rete Ferroviaria Italiana per aumentare il traffico ferroviario da e per il porto di Trieste, considerato uno dei principali hub del sistema logistico italiano.
    Investimento complessivo 680mila euro.

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