martedì 9 dicembre 2014

FINANZIARIA REGIONALE 2015 - E CHI CHIEDE PER IL FRIULI CIO' CHE GLI SPETTA?


 
FINANZIARIA REGIONALE 2015


LA LOBBY TRIESTINA

OTTIENE:

UN FINANZIAMENTO "PUNTUALE"

DI 23 MILIONI DI EURO

AL SINCROTONE DI TRIESTE!



E "CHI CHIEDE" PER IL FRIULI

CIO' CHE GLI SPETTA?

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COMUNICATO STAMPA

DEL

COMITATO PER L'AUTONOMIA

E IL RILANCIO DEL FRIULI



 
"Come è difficile competere con un sincrotone!
 

Basta la parola per intimidire, un investimento colossale, macchinari incomprensibili a chi non abbia una laurea in fisica, ricerche dai nomi altisonanti. Con i costi conseguenti. Con Trieste è sempre così, bel altro rispetto ad un allevamento di trote o un campo sperimentale di mais!

Certo è strano che un centro di ricerca che ha una valenza mondiale si riduca a farsi finanziare dai contadini friulani...

(Giusto per fare un conto a spanne, dai 23 milioni previsti almeno un quindicina sono tasse pagate dal Friuli).

E agli stessi contadini friulani non si presenta un rendiconto delle ricerche fatte, del loro valore scientifico, delle ricadute sulla comunità scientifica mondiale.

Nemmeno delle ricadute sull'industria locale, dato certamente prosaico ma che ci piacerebbe tanto sapere.

Al Friuli deve bastare il nome: sincrotone, e pagare a piè di lista."


Udine, 5 dicembre 2014


COMITATO PER L'AUTONOMIA

E IL RILANCIO DEL FRIULI

il Presidente

PAOLO FONTANELLI
 
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LA VITA CATTOLICA

giovedì 4 dicembre 2014

Editoriale di

Roberto Pensa


Ma ora quel poco

facciamolo fruttare



E' appena iniziata nella prima commissione consiliare la discussione sulla Finanziaria regionale 2015 e le sorprese, a livello di finanziamenti “puntuali”, cioè con un preciso “nome e cognome” non potevano certo mancare.

Molto attiva, come sempre, la lobby triestina, che fin dalle prime battute ci ha messo la sua “zampata”: 23 milioni di stanziamento per potenziare il Sincrotone, l'acceleratore di particelle situato sull'altopiano carsico, fiore all'occhiello del mondo scientifico giuliano.

Si dirà che la ricerca scientifica è importante, e che in questo campo Trieste eccelle
 
 
Poco importa se a finanziare così intensamente uno strumento scientifico di rilevanza internazionale sia, da sola, la nostra piccola Regione Friuli-V.G.

E poco importa se il Sincrotrone, strumento di «ricerca di base», non sia destinato a portare immediati vantaggi competitivi alle nostre imprese.

Poi chissà se salterà fuori ancora qualcosa di «triestino» nella Finanziaria 2015: magari quel grande acquario che da molti anni «sogna» la Camera di commercio tergestina, reclamando dalla Regione decine di milioni di euro.

E le reazioni dal Friuli?

Se il consigliere regionale Luca Ciriani (Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale) prova a dire che sarebbe meglio investire quei 23 milioni nelle scuole, nel dissesto idrogeologico o nelle strutture ospedaliere, il Comitato per l'autonomia e per il rilancio del Friuli fa il confronto con le misere risorse annue previste per la lingua e la cultura friulana (compreso l'insegnamento nelle scuole!), «ben» 1,7 milioni di euro.

Dalla maggioranza però Cristiano Shaurli (Partito Democratico) risponde che in realtà non si tratta di 23 milioni nel 2015 ma di 1,5 milioni all'anno per 15 anni. Così anche per l'avvenire siamo «sistemati»: e ci sono anche da pagare le «annualità» del ripianamento, deciso dalla Finanziaria dello scorso anno, del vorticoso deficit del Teatro Verdi di Trieste (in quel caso 14 rate annuali da 1 milione l'una).

Ma, chiosa Shaurli, «chiediamo ciò che ci spetta, critichiamo, ma ci rendiamo più deboli con il mero campanile soprattutto su fondi alla ricerca e di questa importanza».

Già, quello che ci spetta. Ma chi lo chiede?

Evidentemente il mega finanziamento al Sincrotrone è stato richiesto da un ampio schieramento di «opinion leader» triestini alla Giunta regionale. La «geografia» delle istituzioni triestine, tutta concentrata sulla «città-porto», giova sicuramente a favorire una univocità di obiettivi.
 
Ma il Friuli è diviso: Gorizia, Pordenone e Udine, chi ha la priorità per un grande progetto? I capponi di Renzo litigano, e insieme vanno verso il macello. Magari, già in partenza, si divide mentalmente il «malloppo» in tre, accontentandosi di «progettini» invece che perseguire grandi obiettivi.

E questo fino ad oggi: perché ora, grazie alla riforma approvata la scorsa settimana dal Consigliò regionale, le tre province litigiose sono destinate a moltiplicarsi. I capponi litigiosi da 3 diventeranno una quindicina di «provincette», col probabile risultato di finire in padella più rapidamente e con meno resi­stenza.

L'unico baluardo del Friuli unito, in questa sciagurata riforma, è rimasta l'Assemblea del­la comunità linguistica friulana, che sarà formata dai tutti i sindaci del Friuli storico che vorranno aderirvi. Un organismo solo consultivo e che può occuparsi esclusivamente di promozione della lingua e della cultura friulana. Sarebbe però un delitto lasciar morire questa opportunità piangendo per quello che non è, ma non cogliendo appieno ciò che può diventare. Andreotti diceva spesso che non ci sono poltrone importanti, ma lo diventano a seconda della persona che vi siede sopra.
 
Anche un organismo consultivo, ma formato da sindaci friulani coraggiosi e con una visione di futuro, può dare un segnale importante. Non sprechiamolo.
 
L'Assemblea va costituita quindi al più presto, deve rappresentare tutto il Friuli storico, e deve esprimere una leadership innovativa dei sindaci sul tema della marilenghe. Questo si aspettano ora i Friulani.


ROBERTO PENSA
 
Direttore responsabile Settimanale
 
LA VITA CATTOLICA

1 commento:

  1. Il Sincrotone a cosa serve ad una Regione con le pezze....? Non serve a nulla.

    E' una macchina importante a livello internazionale per la ricerca scientifica? E allora venga finanziata interamente dalla Unione Europa e da Roma, non dalle già scarse finanze regionali.

    E poi quali i risultati scientifici fino ad ora ottenuti? Autoreferenzialità a parte (tantissima!) , non è dato sapere gli effettivi risultati scientifici e la loro ricaduta a livello internazionale, nazionale e regionale.

    Se è veramente così strategica, perché Roma non dà nemmeno un centesimo?

    Domande eluse dalla politica regionale che di prassi soddisfa sempre tutte le richieste della lobby triestina!

    E non è un problema di campanilismo, accusa sempre presente quando non si sa come giustificare una scelta politica ampiamente discutibile e criticabile.

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