venerdì 27 giugno 2014

REGIONE - IL TRATTINO C'E' ANCORA!


REGIONE

IL TRATTINO C'E' ANCORA!

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Sentenza nr. 215 del 18 luglio 2013

della Corte Costituzionale

SENTENZA N. 215
ANNO 2013
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE COSTITUZIONALE
composta dai signori: Presidente: Franco GALLO; Giudici : Luigi MAZZELLA, Gaetano SILVESTRI, Sabino CASSESE, Giuseppe TESAURO, Paolo Maria NAPOLITANO, Giuseppe FRIGO, Alessandro CRISCUOLO, Paolo GROSSI, Giorgio LATTANZI, Aldo CAROSI, Marta CARTABIA, Sergio MATTARELLA, Mario Rosario MORELLI, Giancarlo CORAGGIO,
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
nel giudizio di legittimità costituzionale dell’art. 14, comma 16, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95 (Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini nonché misure di rafforzamento patrimoniale delle imprese del settore bancario), convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, promosso dalla Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia con ricorso notificato il 15 ottobre 2012, depositato in cancelleria il 19 ottobre 2012 ed iscritto al n. 159 del registro ricorsi 2012. (…)


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Comunicato Stampa

Comitât pe Autonomie e pal Rilanç dal Friûl

Comitato per l'autonomia e il rilancio del Friuli


Il nome della nostra Regione



Ormai è una storia vecchia di una dozzina di anni, ma ogni volta che si legge un documento ufficiale (e si parla di sentenze della Corte Costituzionale, di leggi nazionali, di manifesti di convocazione delle elezioni, ecc.) non si può non notare che, per lo Stato e per lo Statuto regionale questa Regione si chiama Friuli-Venezia Giulia, con quel trattino che i Padri Costituenti, avevano inserito tra Friuli e Venezia Giulia nel 1947, ben consci del fatto che andavano a creare una regione formata da due realtà ben distinte, il Friuli e Trieste,  mentre per i documenti della Regione, per la stampa locale e per un solo articolo della Costituzione, modificato nel 2001 ma evidentemente ininfluente per la Corte, ci chiamiamo Friuli Venezia Giulia, senza il trattino.
 
Sorge la domanda: come ci chiamiamo? 

Come cittadini dobbiamo riferirci allo Statuto ed al nome usato sempre dalla Corte Costituzionale o prendiamo per buona la pigra abitudine di qualche politico regionale e di qualche giornalista che hanno deciso di risparmiare la fatica di scrivere quel trattino?
E per le varie magistrature: sono validi tutti gli atti dove la Regione è indicata con un nome  diverso da quello indicato nello Statuto?

Forse basterebbe chiedere agli elettori cosa ne pensano di queste invenzioni geografiche, buona ultima quella del “pordenonese”! 

Basterebbe fare un bel referendum regionale, e allora ci piacerebbe proporre che, nel rispetto della storia, questa Regione venisse denominata Regione autonoma Friuli e Trieste

Il Presidente del
Comitato per l'autonomia e il rilancio del Friuli

Paolo Fontanelli

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Il Comunicato Stampa è stato pubblicato sul quotidiano IL GAZZETTINO (Udine) e sul settimanale LA VITA CATTOLICA

1 commento:

  1. La eliminazione nel 2001 del trattino dall'art. 116 della Carta Costituzionale, è stato uno dei più grandi imbrogli orditi alle spalle dei cittadini della regione Friuli - Venezia Giulia.

    Fu perfino spacciato per un "REFUSO TIPOGRAFICO". In realtà fu, come scrisse all'epoca - 16 marzo 2001 - in un intervento pubblicato sul quotidiano IL MESSAGGERO VENETO l'allora Consigliere regionale Giancarlo Cruder, "un IMBROGLIACCIO servito su un piatto freddo e a bruciapelo. Credo che quasi tutti i parlamentari eletti in regione sapessero che in quel trattino si stava e ci sta una storia intera, che è la storia della nascita di questa regione. (...)"

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