lunedì 12 maggio 2014

LA LEGGE ELETTORALE PER LE ELEZIONI EUROPEE: RINVIATA ALLA CORTE COSTITUZIONALE


Da "IL QUOTIDIANO FVG"

sabato 10 maggio 2014
 



Legge europee irregolare
 
ora andrà alla Consulta

 
Il Tribunale di Venezia ha rinviato la legge elettorale vigente per le elezioni europee alla Consulta, ma sempre secondo lo stesso tribunale il ricorso sullo sbarramento al 4% non intacca l'attuale tornata elettorale.

La Corte Costituzionale dovrà pronunciarsi anzitutto appunto sulla legittimità della soglia di sbarramento prevista del 4% che, secondo i ricorrenti, «contrasterebbe con l'articolo 48 della Carta fondamentale». L'introduzione nella legge per le elezioni europee di una soglia «non appare sostenuta da alcuna motivazione razionale che giustifichi la limitazione della rappresentanza.
 
Il Parlamento europeo, infatti, non ha il compito di eleggere o dare la fiducia ad alcun governo dell'Unione, al quale possa fornire stabilità di indirizzo politico e continuità di azione». Così si legge nell'ordinanza del Tribunale di Venezia, che ha rimesso gli atti alla Consulta sulla legge elettorale per le europee. La decisione è stata assunta durante l'esame di un ricorso presentato dall'avvocato Felice Besostri, che già aveva impugnato il Porcellum, poi bocciato dalla Consulta.

Oltre che a Venezia, sono stati presentati ricorsi a Roma, Napoli, Milano, Cagliari e Trieste.

Quattro i motivi dell'impugnazione oltre alla soglia di sbarramento del 4%, ritenuto quello "principale" dai giudici di Venezia, vi sono la disparità di trattamento delle minoranze linguistiche, il mancato riequilibrio di genere e la deroga alla raccolta di firme di presentazione delle liste.

Vale la pena ricordare che la soglia di sbarramento al 4% era stata introdotta nella legge elettorale italiana nel 2009. Secondo il team di avvocati che ha presentato il ricorso si tratta di una «barriera» troppo alta, che non permette la rappresentanza dei cittadini.

La scelta del rinvio alla Consulta, anziché alla Corte di Giustizia europea, è stato fatto anche sulla scorta di un'analoga vicenda avvenuta in Germania dove la Corte costituzionale ha già annullato prima lo sbarramento al 5%, poi anche quello al 3% per arrivare poi nel febbraio scorso all’annullamento. Lo sbarramento rimane solo in Francia ma solo a livello circoscrizionale.
 
 
 

1 commento:

  1. DAL LINK:
    http://www.repubblica.it/speciali/politica/elezioni-europee2014/2014/05/09/news/legge_elettorale_per_europee_rinviata_a_consulta-85658654/

    Europee, legge elettorale rinviata a Corte Costituzionale

    9 maggio 2014

    La decisione del tribunale di Venezia dopo il ricorso di un avvocato, lo stesso del Porcellum: nel mirino la soglia di sbarramento del 4% che "è irrazionale". Il precedente in una sentenza dell'Alta Corte tedesca dello scorso febbraio. Ma l'istanza non tocca il voto del 25 maggio

    ROMA - Il Tribunale di Venezia ha rinviato alla Corte Costituzionale la legge elettorale per le europee per soglia di sbarramento del 4%. La decisione è stata assunta durante l'esame di un ricorso presentato dall'avvocato Felice Besostri, che già aveva impugnato il Porcellum, poi bocciato dalla Consulta. Quella assunta dal Tribunale di Venezia è la prima decisione nel merito assunta rispetto ai ricorsi presentati sulla legge elettorale che regola in Italia il meccanismo delle elezioni europee. Oltre che a Venezia, sono stati presentati ricorsi a Roma, Napoli, Milano, Cagliari e Trieste.

    Nell'ordinanza del Tribunale si legge che "l'introduzione nella legge per le elezioni europee di una soglia di sbarramento "non appare sostenuta da alcuna motivazione razionale che giustifichi la limitazione della rappresentanza. Il parlamento europeo, infatti, non ha il compito di eleggere o dare la fiducia ad alcun governo dell'Unione, al quale possa fornire stabilità di indirizzo politico e continuità di azione".

    L'avvocato Besostri commenta: "E' solo un problema di tempi per la decisione, per questo avrei preferito che il quesito fosse sottoposto alla Corte di Giustizia della Ue, mentre l'esito è certo anche per i precedenti del Tribunale Costituzionale Federale tedesco". Poi aggiunge: "Le norme costituzionali sul diritto di voto sono uguali nella Costituzione tedesca (articolo 38) e italiana (articolo 48) e la giurisprudenza costituzionale tedesca in materia elettorale è un riferimento anche per la Consulta, che ne ha fatto uso nella sentenza sul Porcellum".

    Il precedente è una sentenza della Corte Costituzionale tedesca, che ha dichiarato incostituzionale lo sbarramento al 3 per cento, proprio perché non legato a un principio di governabilità del paese. La sentenza della Corte di Karlsruhe è arrivata lo scorso 26 febbraio: "In base alle leggi attuali, la soglia del tre per cento non può essere giustificata", si legge nella sentenza tedesca, "perché lede i principi di equità e pari opportunità". La decisione della Corte era stata una vittoria dei piccoli partiti tedeschi (come quello dei Pirati, ora in crisi di consenso). Nel giugno 2013 il Bundestag aveva approvato la soglia del 3 per cento dopo che la stessa corte di Karlsruhe aveva dichiarato incostituzionale il precedente limite, fissato al 5 per cento. (...)

    Ora - conclude il legale - si attende la decisione del Tribunale di Cagliari, che deve affrontare anche le altre questioni delle minoranze linguistiche, del riequilibrio di genere e della deroga alla raccolta di firme di presentazione delle liste". (...)

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