TEATRO LIRICO VERDI
TRIESTE
Salvato dalla Regione !
A quando la meritocrazia
nel settore della cultura?
LA REDAZIONE DEL BLOG
LA REDAZIONE DEL BLOG
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Dal sito internet del quotidiano IL PICCOLO di Trieste
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Meritiamo tutto ciò?
inviato da lorenzopud
il 01 ottobre 2012 alle 21:49
Un teatro che ha 20 milioni di debiti, con orchestrali che però prendono anche la 15a. Un teatro che anche quest'anno chiuderà il suo bilancio in passivo. Un teatro che ha ben 270 dipendenti a tempo indeterminato. Un teatro che ottiene già dalla Regione un finanziamento ordinario annuale di 2,5 milioni di euro. Questo teatro non è da salvare (con i soldi di tutti i contribuenti regionali, la maggior parte dei quali non ci hanno mai messo piede al Verdi), ma da chiudere immediatamente.
A quando la meritocrazia nel settore della cultura?
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inviato da apolider
il 02 ottobre 2012 alle 01:38
lorenzo, te ga ben descrito quel buso senza fondo dove i continua a brusar i nostri soldi...che i se lo paghi quei che ghe interesa aumentando i biglieti e diminuendo stipendi e altri costi
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Verdi “penultimo” teatro d’opera in Italia
Trieste al fondo della classifica di “Classic Voice” davanti solo al Petruzzelli.
È l’unica realtà con gli abbonati in calo
di FABIO DORIGO
di FABIO DORIGO
La Cenerentola nell’anno del bicentenario di Verdi. E Rossini stavolta non c’entra.
Il teatro comunale di Trieste è relegato in fondo alla classifica dei teatri d’opera stilata, come ogni anno, dal mensile “Classic Voice”.
Un “toto Opera” in cui il Verdi sta messo peggio della Triestina.
Un tracollo lirico. Penultimo solo grazie alla maglia nera dell’inclassificabile Petruzzelli di Bari, da poco rientrato nel giro della lirica, che non ha quasi organico e la cui proprietà è ancora in mano ai privati. Entrambi sono teatri commissariati.
Davanti a loro, al terz’ultimo posto c’è il glorioso Maggio Fiorentino che sconta un passivo record (8milioni e 300mila euro) e i ritardi nella realizzazione del nuovo teatro (inaugurato solo parzialmente). Il Verdi di Trieste è stabile all’undicesimo posto su 12 fondazioni liriche. Non sono considerate dalla rivista l’Accademia di Santa Cecilia (in quanto istituzione esclusivamente sinfonica) e l’Arena di Verona (che vive solo la stagione estiva). (…)
Tutta colpa della crisi e dei tagli al Fus (Fondo unico dello spettacolo)? Non esattamente. L’inchiesta di “Classic Voice”, relativa al 2011, racconta un’altra storia.
«Più titoli, più recite, meno sprechi. La crisi provoca uno scatto di orgoglio all’Opera» recita il richiamo del servizio. C’è un teatro come il Massimo di Palermo (non è un refuso) che registra un utile di un milione e 217mila euro. In attivo anche i teatri di Milano (La Scala) Napoli (San Carlo) e Roma. In ripresa Bologna e il Genova (Carlo Felice) che erano dati per morti e sepolti. Altro che crisi. Il numero di titoli è salito da 105 (nel 2010-11) a 111 (nel 2011-12) e così il numero di recite (da 692 a 757, con un incremento di 65), di incassi e spettatori. E pure di abbonati. La crescita più consistente al San Carlo di Napoli con 3.877 nuovi abbonati.
Trieste unica eccezione negativa. Gli abbonati sono scesi a 3711 da 4437. Un calo secco di 700 unità, praticamente un sesto, (…)
Da IL PICCOLO di Trieste – 20 maggio 2012
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Il Consiglio regionale salva il Verdi di Trieste
Passata la legge sul finanziamento alla Fondazione del teatro lirico
“La legge sul finanziamento alla Fondazione Teatro lirico Giuseppe Verdi è stata approvata dal Consiglio regionale con 37 si, 5 astenuti, nessun contrario.
Accordo sul salvataggio del Teatro dalla liquidazione coatta e che il risanamento finanziario messo in atto dal commissario straordinario è convincente. Ma bisogna interrompere la prassi del costante ripianamento dei bilanci, perchè la gestione del futuro dovrà essere oculata come questa commissariale.
È la posizione dei 4 relatori, di maggioranza - Piero Camber (Pdl), Franco Codega (PD), Roberto Antonaz (SA-PRC), Piero Colussi (Citt) - alla norma stralciata dalle variazioni di bilancio di luglio, che autorizza la Regione ad allungare le annualità (da 1 milione ciascuna) da 2 a 3 le annualità non richieste del finanziamento erogato nel 2007 alla Fondazione Teatro Verdi, che era di 20 milioni. (…)”
Da IL PICCOLO di Trieste – 1 ottobre 2012
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Dal quotidiano IL PICCOLO di Trieste
RispondiEliminaLa Regione dice sì al milione di euro per il teatro Verdi
di Gianpaolo Sarti
Il Verdi verso la salvezza. La Commissione cultura del Consiglio regionale presieduta da Piero Camber (Pdl) ha approvato l’articolo stralciato dalle variazioni di bilancio dello scorso luglio che concede un milione di euro per la copertura di una rata del mutuo ventennale. L’operazione consentirà alla Fondazione del Teatro lirico di sfiorare il pareggio di bilancio.
Sarà l’aula, la prossima settimana, a votare definitivamente il provvedimento. Ma per il Verdi, stando alle dichiarazioni dell’assessore alla Cultura Elio De Anna, si profila la possibilità di eliminare l’intero debito (ora a 18 milioni) con un intervento in finanziaria. «Credo che la Regione debba imboccare questa soluzione - afferma De Anna - a patto che in futuro non ci siano altri buchi. La cultura va sostenuta: non è una spesa ma un’opportunità su cui si deve investire per il bene della società».
Favorevoli ieri al momento del voto in commissione Pdl, Lega, Udc, Cittadini, Sa e Pd, ad eccezione del consigliere friulano Paolo Menis che si è astenuto e che contesta la mossa.
«La gestione commissariale di Claudio Orazi sta facendo l’impossibile per mettere in ordine i conti, però qui stiamo abbuonando ogni anno i debiti.
Diamo 20 milioni di euro, ma ne restano altri 23 accumulati. È una voragine (…)
…) La Regione, votando lo stralcio, abbatterà un’altra rata di 1 milione di euro sul prestito di 20 milioni concesso con la legge finanziaria del 2007 per il risanamento del Verdi.
Secondo la norma la Regione anticipava al teatro la somma, prevedendo un piano di restituzione ventennale da un milione di euro all’anno a partire dal quarto anno.
Piazza Oberdan finora ha già depennato due rate, portando il debito a 18 milioni e che scenderà a 17 la prossima settimana. (…)
19 settembre 2012
http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2012/09/19/news/la-regione-dice-si-al-milione-di-euro-per-il-teatro-verdi-1.5722762
E' troppo ricordare i pesanti tagli finanziari subiti dagli altri teatri regionali?
RispondiEliminaE' troppo ricordare che la Giunta regionale non sta finanziando la nuova sede del museo di Storia naturale di Udine? Solo le opere liriche sono cultura, assessore De Anna? Un museo di Storia naturale, non è forse cultura?
E' troppo ricordare che ad oggi, le radio che trasmettono anche in lingua friulana (in particolare Radio Onde Furlane e Radio Spazio 103) non hanno ancora visto un centesimo dei già miserevole fondi stanziati nel bilancio regionale per il 2012 (mi risulta solo 40 mila euro in tutto!)?
La tutela della lingua friulana vale meno di un'opera lirica del Verdi? Pare proprio di sì...
“ (…) Baste pensâ che lis domandis fatis indenant inmò in Zenâr pai programs radiotelevisîfs par furlan no àn vude rispueste e i fonts pal 2012 – che a viodin penalizât il setôr plui vivarôs intal promovi e intal doprâ la lenghe proprie dal Friûl, o sei chel radiofonic – a son stâts sì metûts a belanç, ma no dâts fûr.(…)
RispondiEliminahttp://comitat-friul.blogspot.it/2012/10/viva-onde-furlane-fieste-concert-di.html
UNE VORE GRAZIE, ASSESSÔR DE ANNA!
DAL SITO INTERNET DELLA REGIONE FVG
RispondiEliminaComunicati Agenzia Consiglio Notizie
PD: Menis, astenuto su legge Teatro Verdi per chiedere trasparenza
1 Ottobre 2012, ore 16:02
(ACON) Trieste, 1 ott - COM/AB - Un'astensione per chiedere più trasparenza e una seria riflessione per garantire un futuro al Teatro Verdi.
Così il consigliere regionale del Partito Democratico Paolo Menis ha motivato il suo voto di astensione sullo stralcio che prevede l'abbuono della terza rata consecutiva del prestito da 20 milioni di euro all'ente lirico triestino.
Un dibattito che effettivamente c'è stato - ricorda Menis - e, anche se con molti anni di ritardo, ha registrato prese di posizione pesanti: d'altronde non poteva essere altrimenti di fronte alla gravissima situazione in cui si trova il Teatro.
Oggi, per fortuna, la rotta è cambiata, soprattutto per merito dell'ottimo lavoro che sta portando avanti il commissario Orazi, il cui impegno è stato sottolineato in maniera unanime. Purtroppo però questo potrebbe non bastare.
Da ripianare c'è infatti un debito di quasi 20 milioni di euro, un fardello che rischia di appesantire il bilancio in maniera insostenibile e di rendere difficile il raggiungimento del pareggio, condizione imprescindibile per evitare la liquidazione coatta, nonostante l'intervento della Regione.
Di fronte a questa situazione si può anche valutare l'ipotesi di abbuonare definitivamente il credito, se l'alternativa è dover ricorrere a questa farsa ogni anno.
Un percorso, quello della cancellazione totale di tutto il debito, che lega il Verdi alla Regione, che può anche essere percorribile a patto che esista un piano di ristrutturazione dei bilanci serio e credibile, che riporti quella trasparenza e quella chiarezza che negli ultimi anni è mancata.
Ogni anno la Regione contribuisce con 2 milioni e mezzo di euro a sostegno dell'attività ordinaria dell'ente, gli anni scorsi è stata garantita una fideiussione di 4 milioni di euro e, appunto, il prestito di 20 milioni euro che rischia - come ha confermato il vice commissario in sede di audizione - di non essere mai restituito.
Tutto questo richiede una riflessione prima che davvero sia troppo tardi.
Con questo mio voto, che non è contro la Fondazione in sé, né contro i suoi lavoratori e non c'entra nulla con le logiche di campanile - ha concluso Menis, anche per replicare alle polemiche di questi giorni - ho voluto lanciare un segnale forte per chiedere di fare definitivamente chiarezza e garantire al Verdi un futuro all'altezza della sua storia e del suo indiscusso valore.
http://www.consiglio.regione.fvg.it/pagine/comunicazione/comunicatistampa.asp?comunicatoStampaId=284616
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"Ogni anno la Regione contribuisce con 2 milioni e mezzo di euro a sostegno dell'attività ordinaria dell'ente, gli anni scorsi è stata garantita una fideiussione di 4 milioni di euro e, appunto, il prestito di 20 milioni euro che rischia - come ha confermato il vice commissario in sede di audizione - di non essere mai restituito."
RispondiEliminadal sito internet della regione il 1 ottobre 2012
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COMMENTO:
SE IL TEATRO LIRICO VERDI AVESSE SEDE A UDINE, STATE PUR CERTI CHE SAREBBE GIA' STATO CHIUSO E LA REGIONE NON AVREBBE RIPIANATO NEPPURE UN CENTESIMO DI DEBITO!
MA VUOI MAI CHE LA REGIONE NON PAGHI I DEBITI DEI TEATRI TRIESTINI?