venerdì 16 luglio 2010

"Friulanità" tra passato e nuove sfide

Cerimonia di chiusura del Corso di perfezionamento “Valori identitari e imprenditorialità”
Con la conferenza di Alessandro Masi, segretario generale della Società Dante Alighieri, dedicata al posizionamento internazionale della lingua italiana e alle iniziative istituzionali e culturali necessarie per rafforzarne lo status, si chiuderà il corso di perfezionamento “Valori identitari e imprenditorialità”, destinato a 12 figli di emigranti friulani in Sud America, organizzato dall’università di Udine in collaborazione con l’Ente Friuli nel Mondo e con l’Erdisu. L’appuntamento con la cerimonia di chiusura è per venerdì 16 luglio alle 17 nella sede della Fondazione Crup, in via Manin 15 a Udine.
Interverranno il presidente della Fondazione Crup, Lionello D’Agostini, il delegato del rettore per la mobilità internazionale, Franca Battigelli, il presidente dell’Ente Friuli nel Mondo, Piero Pittaro. Seguirà quindi la conferenza di Masi, aperta a tutti gli interessati. Alcune brevi riflessioni dei 12 corsisti chiuderanno il percorso formativo “identitario” all’insegna dell’innovazione e dell’internazionalizzazione, basato su una nuova idea di friulanità moderna, non solo ancorata al passato, ma aperta a un futuro dinamico e alle sfide del mondo sempre più glocal.Il Corso di perfezionamento nasce nell’ambito del progetto di ricerca nazionale Firb 2009-2012 “Perdita, mantenimento e recupero dello spazio linguistico e culturale nella II e III generazione di emigranti italiani nel mondo: lingua, lingue, identità. La lingua e cultura italiana come valore e patrimonio per nuove professionalità nelle comunità emigrate”. Il Corso «rappresenta – sottolinea Vincenzo Orioles, coordinatore dell’Unità di ricerca udinesedel Progetto Firb - un’operazione culturale unica nel panorama universitario italiano per la modalità didattica adottata (blended con lezioni frontali e on line), per il target al quale è rivolta e per il reale processo di internazionalizzazione che essa rappresenta. Si tratta di un’iniziativa straordinaria con forti elementi di innovatività, che arricchisce l’offerta post laurea del nostro Ateneo e ne consolida la vocazione identitaria grazie a un modello formativo in grado di mantenere vivi i rapporti con gli italiani emigrati nel mondo».
L’iniziativa prevede «l’acquisizione – precisa Raffaella Bombi, direttore del Corso – di un titolo finale in linea con l’offerta post laurea del sistema universitario italiano, ma, soprattutto, è un percorso formativo non soltanto attento a favorire l’innovazione e la sperimentazione di nuove tecnologie digitali, ma è consapevole di tenere un profilo alto in tema di contenuti e di spessore culturale».
Un segmento centrale del corso è stato quello del Tirocinio le cui attività sono state coordinate in collaborazione con la Confindustria Udine, l’Associazione Piccole Industrie e l’Associazione Cooperative Friulane. «Dopo aver valutato le attitudini e la preparazione culturale dei corsisti – ricorda Bombi - sono stati individuati i settori lavorativi che meglio si correlavano con le professionalità dei nostri corsisti: l’obiettivo formativo degli stage è stato proprio quello di costruire un know how poi spendibile dai corsisti al ritorno nel loro paese di origine».
I 12 studenti sudamericani laureati e lavoratori, tutti figli di emigranti friulani, per più di due mesi infatti si sono impegnati a seguire le attività didattiche e il tirocinio. Il corso è iniziato il 14 maggio attraverso la piattaforma di e-learning con attività didattiche on line in collegamento via web tra i docenti a Udine e gli studenti in Brasile, Argentina e Patagonia. «La piattaforma – conclude Bombi - si configura pertanto come strumento di comunicazione tra realtà e culture lontane ma allo stesso tempo vicine creando quella virtual community in grado di svolgere una efficace politica di raccordo con le giovani generazioni degli emigrati friulani all’estero contribuendo a dare un valore aggiunto alla iniziativa culturale dell’ateneo friulano».

Qui.uniud E-magazine dell'Università degli Studi di Udine
15/07/2010









2 commenti:

  1. E...cualchidun i aial dite e chescj 12 zovins che in Friûl se fevele la lenghe furlane?
    O i mestris si sono dismenteâts di chest piçul particolâr? O ai pôre proprit di SI viodût che in chest cors si fevelave di "la lingua e cultura italiana come valore e patrimonio per nuove professionalità nelle comunità emigrate".

    Puar Friûl! E puare universitât "furlane"!

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  2. «"Friulanità" tra passato e nuove sfide»????
    In chest cors “Valori identitari e imprenditorialità” o viôt nome la presince de lenghe taliane tant che identitarie, di chel che o lei. Mi pâr avonde grâf che il Comitât al dedi spazi a chest comunicât cence une critiche e che l'Ent Friûl tal Mont... anzit Ente Friuli nel Mondo al vedi colaborât al cors.
    Che dopo ae Universitât dal Friûl e al Erdisu no i impuarti cuissà ce dal furlan, al di là di cualchi peraule strassade ogni tant (e ancje cuntun ciert sfuarç), bè chel, magari cussì no, nol maravee, che di esemplis a 'nd vin vûts tancj.
    O speri di no vê reson e che vedin ancje fat un cors introdutîf di furlan, senò il "passato" dal titul di chest post al è di intindi che la lenghe furlane par lôr e sedi passade.

    Invesit che in prime file par furlan, la Universitât e samee in prime file per "La lingua e cultura italiana come valore e patrimonio per nuove professionalità nelle comunità emigrate”. E compliments ancjemò al Ente FRIULI nel mondo.

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