mercoledì 24 marzo 2010

AUTONOMIA Approvata dal Ministero degli interni nel dicembre del 2009 in Val di Fassa

Carta d’identità, Ladini apripista

Documento bilingue in uso per valdostani, sudtirolesi e sloveni della provincia di Trieste
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Il Gazzettino  Mercoledì 24 Marzo 2010 di Andrea Valcic 
Lo scalpore suscitato dalla proposta del Comitato per l’autonomia del Friuli, presentata ai parlamentari per essere discussa nella commissione paritetica Stato-Regione, non crea meraviglia, visto i precedenti. Una levata di scudi c’era già stata in occasione della legge regionale della giunta Illy, quella che poi venne impugnata dal governo e finì alla Corte Costituzionale. La proposta attuale del Comitato si spinge oltre, arrivando a chiedere la Carta d'identità bilingue, per quanti la vorranno, nei Comuni delimitati dalla legge 482.

martedì 23 marzo 2010

Forte scossone sulla promozione della Lingua e della Cultura Friulane

Il Comitato per l’autonomia annuncia le sue proposte alla Regione: «Priorità a chi sa il friulano nelle scuole e negli uffici»

MessaggeroVeneto del 23 marzo 2010 di Nicola Cossar

UDINE. Uno scossone forte al dibattito sulla marilenghe. Sì, il Comitato per l’autonomia del Friuli guidato da Gianfranco D’Aronco, pur senza scatenare battaglie, un forte scossone al dibattito sulla tutela e sulla promozione della lingua e della cultura friulane ieri l’ha proprio dato. Il percorso-missione è noto: lavorare insieme per giungere, dopo troppi colpevoli ritardi, alla piena attuazione della legge nazionale 482 e della legge regionale 29 in tema di tutela, scuola e informazione. Mancano passaggi: il primo e fondamentale, come ha indicato la Corte costituzionale, è quello delle indispensabili norme di attuazione dello statuto di specialità della nostra Regione. E proprio qui il Comitato (ieri ospite dell’arcidiocesi e della Vita cattolica) ha presentato la sua proposta in tre articoli sulla tutela della lingua friulana che pone un problema di non poco conto, come spiegano i parlamentari Saro, Pittoni e Pegorer nelle riflessioni nel servizio qui accanto.

Fieste dal Friûl

Il 3 di Avrîl dal 1077
al rapresente une ricorence impuartante pal popul furlan
Fieste de Patrie dal Friûl - 2010
Celebrazion Uficiâl Lucinîs (GO) domenie ai 11 di Avrîl

Provincie di Udin
prontuari par capî la fieste de Patrie dal Friûl.pdf
Program des manifestazions ator pal Friûl

Più tutela per la lingua friulana

La Vita Cattolica UDINE (22 marzo 2010)
Presentata la proposta del Comitato per l'autonomia e il rilancio del Friuli
La Corte costituzionale con una sentenza del 2009 ha riconosciuto che la lingua friulana è un elemento di identità individuale e collettiva di importanza basilare. Partendo da questo riconoscimento, il Comitato per l’autonomia e il rilancio del Friuli ha elaborato una proposta, senza alcuna richiesta di fondi – è stato ribadito – per una crescita della tutela della lingua friulana che passi attraverso lo statuto di autonomia.

lunedì 22 marzo 2010

Identità Catalana e Ladina fra Parole, Musica e Immagini

Venerdi 26 Marzo 2010
Provincia Autonoma di Trento

Seminario di Studio, Trento, Palazzo Verdi, ore 9.30 - 13.30
Concerto di Musiche Catalane e Ladine,  Trento, Palazzo Verdi, ore 21.00

Clicca per visualizzare Doc. 2010-Identità Catalana e Ladina.pdf (documento PDF)

sabato 20 marzo 2010

L’appello del sindacato per il rilancio del Friuli.

Il Gazzettino
Paola Treppo
Sabato 20 Marzo 2010

Secondo i sindacati erano in seimila ieri a sfilare per le vie di Udine, nel giorno dello sciopero generale promosso unitariamente dalle segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil. E anche se le stime della Questura sono come sempre più contenute (duemila persone), davvero tanta gente ha raccolto l’appello del sindacato per il rilancio del Friuli.

mercoledì 17 marzo 2010

L'ottima figura del Teatro Friulano

Messaggero Veneto - 17 marzo 2010
Lettere dei lettori – IL CASO

GRANT SUCES DAL TEATRI FURLAN
O vuei esprimi une mê opinion sul spetacul par fruts in lenghe furlane presentât al Teatri Zuan di Udin, domenie 7 di Març. Progjet nassût fra diviersis Istituzions, in prime file la Provincie di Udin, Comun di Udin, Teatri Zuan di Udin, Teatri Club, Ert, Academie Nico Pepe, ATF, par ultin la Regjon, suntun progjet realizât dal Centri Servizi Spetacui. Dut chest al è nassût da la mê lungje batie, par che ancje il Friûl al vebi un so Teatri Stabil, ma par cumò, cu la crisi che o vin , si sin direzûts su un progjet di une Compagnie di professioniscj , cuntun regjist internazionâl. Fevelin cumò dal spetacul di domenie 7 di Març. Un spetacul che al à regjistrât plui di 1000 spetadôrs a paiament, dant cussì, e o soi sigûr, une gruesse sodisfazion al President dal Teatri Mizzau, che di bon furlan, al à vût il so biel ce fâ par che il Consei di Aministrazion al acetàs chest program che Lui al à sostignût cun tant calôr (vôs di curidôr).

giovedì 11 marzo 2010

I tagli al friulano – MARILENGHE A RISCHIO

IL GAZZETTINO – giovedì 11 marzo 2010 pagina XXVII – LETTERE & AGENDA
Lettera a firma di Gianfranco D’Aronco – Presidente Comitato per l’autonomia del Friuli
I tagli al friulano – MARILENGHE A RISCHIO

Abbiamo appreso in questi giorni del rinnovo della Convenzione Regione-Rai sulle trasmissioni in lingua friulana e della costituzione della Commissione regionale per l'insegnamento della marilenghe. A tale proposito esprimiamo il nostro più vivo compiacimento, ma non possiamo non sottolineare che -ad oltre dieci anni dalla legge statale e due dalla legge regionale - tali strumenti restano ben lungi dall'essere posti concretamente in essere e ciò mette a serio rischio il futuro della nostra lingua. In primis, è per noi motivo di forte preoccupazione la situazione delle strutture regionali che sono chiamate ad occuparsi delle politiche di tutela e ad attuare la normativa vigente. Il Servizio regionale competente, infatti, è da quasi cinque mesi privo di direttore, mentre l'Agenzia per la lingua friulana - come ha dichiarato recentemente il suo presidente, Lorenzo Zanon - ancora non dispone del personale minimo sufficiente a manda re avanti l'attività ordinaria dell'ente.

mercoledì 10 marzo 2010

Plui Fuarte la Lenghe Furlane Plui Fuarte la Specialitât de Regjon

O vin sintût in chescj dîs dal rinovament de Convenzion Regjon-RAI su lis trasmission in lenghe furlane e de metude adun de Comission regjonâl pal insegnament de marilenghe. A chest proposit il nestri plui vîf complasiment, ma no podin sotliniâ che - da plui di dîs agns de leç statâl e dôs de leç regjonâl - chescj struments a restin biel lontan dal jessi metûts pardabon in jessi, e che chest al met in seri pericul il futûr de nestre lenghe.

Grant Sfuarç Colaboratîf

Al samee che la Zonte Regjonâl si meti a inviâ une gnove propueste di leç in materie di autonomie locâl e dai rapuarts di cheste cu la aministrazion regjonâl, ma in dute la sô complessitât, cuntune vision organiche no framentarie, no ispirade al contingjent, ma al rûl che regjon e sisteme des autonomiis a àn di cjapâ in prospetive, metint al centri des sieltis il citadin.

lunedì 8 marzo 2010

Il Commissario fa tendenza nella Politica Regionale

Quotidiano il GAZZETTINO – ed. di Udine – Domenica 7 marzo 2010
LA CJACARADE di Andrea Valcic
Il Commissario fa tendenza nella Politica Regionale
Non si offendano i sindacati di polizia, che protestano per la mancanza di organici. Si tranquillizzino: è in arrivo una nuova infornata di commissari. Non saranno, purtroppo per le nostre forze dell'ordine, destinati a contrastare la criminalità, ma piuttosto a decidere su alcune questioni spinose della nostra terra. Figure curiose, come ci vengono descritte dai vertici politici, perchè capaci di "essere super partes" e di dirimere problemi sui quali "non c'è accordo tra le parti". Così, allora, veniamo a conoscenza che arriverà un commissario per il Tagliamento per una soluzione condivisa sulle casse d'espansione e la sicurezza di Latisana. Quello per la laguna di Marano c'è già. Ci aspettiamo da un momento all'altro la nomina di uno per l'elettrodotto Redipuglia-Udine ovest e di un altro per quello della Carnia che, visto la crisi economica, potrebbe anche farsi carico dell'ampliamento della centrale di Somplago. L'elenco del contenzioso ambientale è lungo. L'ultima nomina non vorremmo fosse quella per la centrale nucleare a Monfalcone.

È la resa di una classe politica che non sceglie tra gli interessi del Friuli e quelli delle multinazionali. Pilato si lavò le mani, ma Cristo fu crocefisso.

venerdì 5 marzo 2010

Friuli – una questione “Accantonata”

Lettera a firma di Giancarlo Castellarin.
Messaggero Veneto – 5 marzo 2010.
Come spiegarsi che la neoassessora triestina agli Enti locali consideri costoso solo il mantenimento dei piccoli Comuni friulani, mentre la pesante situazione del Comune di Trieste (con una quantità pletorica di dipendenti!) continua a essere ignorata dalla politica regionale? Trieste ok? Solo il piccolo Comune di Ligosullo, o quello di Forni di Sopra, sono un costo e uno spreco?
Tuttavia, quello che più preoccupa al momento, è la difficoltà della giunta regionale a regolare coerentemente i processi innescati dalla crisi economica. Questo va ad aggravare particolarmente la situazione del settore manifatturiero, dal dopoguerra spina dorsale dell'economia friulana, che ne potrebbe uscire drasticamente ridimensionata. Non è certo un caso la giornata di lotta proclamata dal sindacato provinciale il 19 marzo.
Un altro aspetto che sconcerta è l'indifferenza di questa giunta, ma anche dell'opposizione verso gli strumenti della cultura friulana, dall'università che è lasciata a cavarsela da sola con gli inauditi tagli di Roma, alla tutela della lingua friulana. Si è molto più interessati invece a privilegiare dialetti venetofoni anche "inesistenti" in regione: come il dalmatico. Dove questo sia autoctono, soltanto Piero Camber e amici lo sanno! Per i dialetti venetofoni sono già disposti stanziamenti, nessuna lacrima questa volta di Tondo per la competizione coi sussidi dei disoccupati!

martedì 2 marzo 2010

Il 19 marzo un appuntamento per il Friuli

UNA MOBILITAZIONE PER IL FRIULI
di Roberto Dominici
      Roberto Muradore, segretario generale della CISL dell'Udinese e della Bassa Friulana, in un interessante e circostanziato articolo apparso su questo giornale presenta la situazione economica e sociale della nostra realtà territoriale e conclude parlando di sciopero “per il lavoro e lo sviluppo”.
      A nessuno sfugge la pesante situazione di crisi che grava, anche se in entità diversificata, su tutti i settori produttivi, su aziende grandi e piccole, con serie conseguenze sul piano occupazionale.
      Poco importa dove e per quali ragioni essa si sia generata e poi ampiamente diffusa. Importa il fatto che essa c'è anche qui in Friuli: livelli occupazionali marcatamente ridotti nel 2009 rispetto al 2008, forte aumento del numero di lavoratori che hanno perso il lavoro, ingente ricorso alla cassa integrazione che cresce anche nel mese di gennaio nonostante essa cali a livello nazionale, calo della ricchezza complessiva prodotta. A dir il vero è percepito qualche segnale di ripresa. Ma esso è troppo flebile per poter dire che siamo di fronte ad una svolta positiva vera. Ci sono, al contrario, tutti gli ingredienti per una crisi non breve che va quindi seriamente affrontata guardando all'immediato ed anche alla prospettiva.

Sistema universitario e ddl regionale, ecco le modifiche richieste da Udine

L’assessore Rosolen ospite del Senato Accademico.
Il Rettore Compagno: «Perequazione tra università e uguale peso nei processi decisionali e di governance»
Il Senato Accademico dell’ateneo di Udine ospiterà domani, mercoledì 3 marzo, su invito del rettore Cristiana Compagno, l’assessore regionale all’Università e ricerca Alessia Rosolen. La visita sarà occasione per illustrare i contenuti del disegno di legge regionale sul “Sistema universitario regionale” che introduce nuovi criteri e meccanismi per il finanziamento regionale al sistema universitario. Ma non solo. L’ateneo friulano, infatti, chiederà alcuni interventi correttivi al ddl regionale. «Sostanzialmente – anticipa Compagno – le proposte che faremo all’assessore e al governo regionale sono: che nei criteri di allocazione delle risorse fra atenei si tenga conto del processo di perequazione tra università e che il disegno di legge sia modificato in modo che nei processi decisionali venga garantito uguale peso all’università di Udine».

lunedì 1 marzo 2010

Comunicato per la Stampa - 1 marzo 2010

in merito alla riforma delle autonomie locali che la Giunta Regionale ha dichiarato di voler proporre al Consiglio Regionale
        Pare che la Giunta Regionale si accinga a varare una nuova proposta di legge in materia di autonomie locali e di rapporti di queste con l'Amministrazione regionale.
        Sarebbe la terza dopo le leggi regionali n.15 del 2001 e n.1 del 2006 che, sebbene positivamente orientate, si sono, al lato pratico, rivelate prive di vere conseguenze applicative e qui indi sostanzialmente inattuate.
        Il Comitato per l'Autonomia ed il Rilancio del Friuli, consapevole della portata e della rilevanza di un tale provvedimento, sottolinea la necessita che si affronti il problema, in tutta la sua complessità, con una visione organica, non frammentaria, non ispirata al contingente ma al ruolo che Regione e sistema delle autonomie devono assumere in prospettiva ponendo al centro delle scelte il cittadino.