sabato 28 giugno 2014

28 GIUGNO 1914: UN SECOLO FA A SARAJEVO....


DALLA AGENZIA STAMPA

DEI VESCOVI ITALIANI

L'Agenzia Sir

(Servizio informazione religiosa):


UN SECOLO FA A SARAJEVO...


"Popolo senza Stato"

Anche il Friuli soffre

 
Il problema irrisolto è ancora quello del 1914: lo status delle minoranze culturali e linguistiche, dei "popoli senza Stato", troppo spesso compressi nei loro diritti naturali. Prerogative enunciate in molte Costituzioni e convenzioni internazionali, ma mai attuate in molti Paesi, tra i quali sicuramente l’Italia (e il popolo friulano ne soffre moltissimo)

Roberto Pensa (*)



Dal sito on line

del settimanale dell'Arcidiocesi di Udine

LA VITA CATTOLICA



La lezione dimenticata

di Sarajevo”


di


Roberto Pensa



Editoriale del 26 giugno 2014





 

venerdì 27 giugno 2014

REGIONE - IL TRATTINO C'E' ANCORA!


REGIONE

IL TRATTINO C'E' ANCORA!

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Sentenza nr. 215 del 18 luglio 2013

della Corte Costituzionale

SENTENZA N. 215
ANNO 2013
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE COSTITUZIONALE
composta dai signori: Presidente: Franco GALLO; Giudici : Luigi MAZZELLA, Gaetano SILVESTRI, Sabino CASSESE, Giuseppe TESAURO, Paolo Maria NAPOLITANO, Giuseppe FRIGO, Alessandro CRISCUOLO, Paolo GROSSI, Giorgio LATTANZI, Aldo CAROSI, Marta CARTABIA, Sergio MATTARELLA, Mario Rosario MORELLI, Giancarlo CORAGGIO,
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
nel giudizio di legittimità costituzionale dell’art. 14, comma 16, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95 (Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini nonché misure di rafforzamento patrimoniale delle imprese del settore bancario), convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, promosso dalla Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia con ricorso notificato il 15 ottobre 2012, depositato in cancelleria il 19 ottobre 2012 ed iscritto al n. 159 del registro ricorsi 2012. (…)


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Comunicato Stampa

Comitât pe Autonomie e pal Rilanç dal Friûl

Comitato per l'autonomia e il rilancio del Friuli


Il nome della nostra Regione



Ormai è una storia vecchia di una dozzina di anni, ma ogni volta che si legge un documento ufficiale (e si parla di sentenze della Corte Costituzionale, di leggi nazionali, di manifesti di convocazione delle elezioni, ecc.) non si può non notare che, per lo Stato e per lo Statuto regionale questa Regione si chiama Friuli-Venezia Giulia, con quel trattino che i Padri Costituenti, avevano inserito tra Friuli e Venezia Giulia nel 1947, ben consci del fatto che andavano a creare una regione formata da due realtà ben distinte, il Friuli e Trieste,  mentre per i documenti della Regione, per la stampa locale e per un solo articolo della Costituzione, modificato nel 2001 ma evidentemente ininfluente per la Corte, ci chiamiamo Friuli Venezia Giulia, senza il trattino.
 
Sorge la domanda: come ci chiamiamo? 

Come cittadini dobbiamo riferirci allo Statuto ed al nome usato sempre dalla Corte Costituzionale o prendiamo per buona la pigra abitudine di qualche politico regionale e di qualche giornalista che hanno deciso di risparmiare la fatica di scrivere quel trattino?
E per le varie magistrature: sono validi tutti gli atti dove la Regione è indicata con un nome  diverso da quello indicato nello Statuto?

Forse basterebbe chiedere agli elettori cosa ne pensano di queste invenzioni geografiche, buona ultima quella del “pordenonese”! 

Basterebbe fare un bel referendum regionale, e allora ci piacerebbe proporre che, nel rispetto della storia, questa Regione venisse denominata Regione autonoma Friuli e Trieste

Il Presidente del
Comitato per l'autonomia e il rilancio del Friuli

Paolo Fontanelli

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Il Comunicato Stampa è stato pubblicato sul quotidiano IL GAZZETTINO (Udine) e sul settimanale LA VITA CATTOLICA

mercoledì 25 giugno 2014

SFANGAMENTO DI VERVEGNIS, CONSEGUENZE PER IL LAGO DI CAVAZZO.

 
 
 
LAGO DI CAVAZZO 
(Fotografia di Roberta Michieli) 
 


Sfangamento di Verzegnis,

conseguenze

per il Lago di Cavazzo.

Analisi e controproposte

dell'ing. Dino Franzil

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Dal Blog

Alesso e dintorni”

http://cjalcor.blogspot.it/

"I Comitati hanno diffuso un articolato documento, redatto dall'ing. Dino Franzil, nel quale vengono analizzate le proposte di Edipower per lo sfangamento del Lago di Verzegnis. L'ing. Franzil, sulla base dei dati disponibili, contesta il metodo scelto da Edipower per le operazioni di sfangamento, ritiene che questa procedura porterà alla distruzione ambientale del torrente Ambiesta e avrà non poche conseguenze dannose per il Lago di Cavazzo. In alternativa, viene proposta la rimozione del fango ed il suo utilizzo per finalità agricole e/o industriali.

Trattandosi di un documento complesso, viene di seguito pubblicata la prima parte; la seconda sarà pubblicata domani (oltretutto il documento originale non è immediatamente pubblicabile in rete ed ha dovuto essere quindi rielaborato e ridotto nella qualità delle immagini). Ovviamente ci si augura che anche la lettura di questo documento sia utile alla definizione del problema e contribuisca alle discussioni partecipate e, in ultima analisi, aiuti alla definizione delle scelte che dovranno essere intraprese.

(A&D)"
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CONSIDERAZIONI SUL PIANO OPERATIVO DI RIMOZIONE DEI SEDIMENTI ACCUMULATI NEL BACINO DI AMBIESTA


Ing. Dino Franzil



 
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La Redazione del Blog ringrazia l'Ing. Dino Franzil, il Blog A&D e i Comitati, per averci concesso la pubblicazione della Relazione.

domenica 22 giugno 2014

AL TEATRO NUOVO "GIOVANNI DA UDINE" TORNI LA PROSA ANCHE IN FRIULANO


MINORANZE LINGUISTICHE

Al Teatro Nuovo
 
 
“Giovanni da Udine” (Udine)

torni la prosa anche in friulano

 
Dal sito del settimanale
dell'Arcidiocesi di Udine

LA VITA CATTOLICA


http://www.lavitacattolica.it/stories/cultura_e_spettacoli/5135_al_teatro_nuovo_torni_la_prosa_anche_in_friulano/#.U6bgEWdZr5o



18.06.2014 - Dare continuità al progetto «Farie Teatrâl Furlane» per fare in modo che la produzione teatrale in lingua friulana abbia un'organizzazione stabile.
Al nuovo corso di quest'iniziativa che, nella prima edizione, nel 2011, ha permesso di realizzare lo spettacolo «Pieri da Brazzaville», sono al lavoro Provincia e Comune di Udine, Arlef, il Teatro Nuovo Giovanni da Udine, la Fondazione Crup, l'Ert (Ente regionale teatrale) e Bepi Agostinis, vera anima del progetto che ne sta seguendo i diversi passaggi.
Nei giorni scorsi a Palazzo Belgrado si è svolta una riunione tra i vari partner istituzionali per definire i contenuti della convenzione, obiettivi e sviluppi del progetto che sarà sottoposto all'attenzione dell'assessore regionale alla cultura Gianni Torrenti.
«La Provincia di Udine è molto motivata e sostiene con convinzione questo progetto - ha commentato il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini - che consentirà di arricchire la produzione del Teatro Nuovo Giovanni da Udine per quel che riguarda la prosa in marilenghe».
L'intento è quello di concludere l'iter burocratico nel prossimo mese per consentire alla «Farie» di introdurre nuovi spettacoli in lingua friulana già nel cartellone teatrale della prossima stagione. «La Farie - ha aggiunto Fontanini - rappresenta un'ulteriore strumento per dare dignità alla nostra lingua e alla nostra cultura. Fondamentale sarà concretizzare questa rinnovata sinergia proponendo nuove rappresentazioni in lingua friulana dal prossimo autunno per offrire alla grande percentuale di persone che in regione la usano quale codice comunicativo, un motivo in più per continuare a farlo e per credere nelle sue potenzialità».
Presenti all'incontro per il Comune di Udine l'assessore Antonella Nonino, per l'Arlef il direttore William Cisilino, per il Teatro Nuovo Giovanni da Udine il presidente Tarcisio Mizzau e Bepi Agostinis.

mercoledì 18 giugno 2014

NUOVE TARGHE PER I MEZZI SPECIALI: LA REGIONE "BUTTA 45 MILA EURO"




 Dal sito on-line del quotidiano

il Messaggero Veneto:


Nuove targhe

per i mezzi speciali:


la Regione

"butta 45 mila euro"


Approvata una delibera risalente al 2010, ma non c’è una legge che obbliga al cambio. L’assessore Panontin: tutti i veicoli saranno più riconoscibili e utilizzati solo per finalità specifiche

di Maurizio Cescon

UDINE. Talvolta un dettaglio fa la differenza. Devono averlo pensato in Regione quando, nella passata legislatura, era stato deciso di cambiare le targhe di tutti i mezzi speciali. Centinaia di auto, fuoristrada, camioncini, persino imbarcazioni in dotazione alla Protezione civile o al Corpo forestale.

Adesso, dopo un lungo iter, cominciato nel 2010, con un passaggio a vuoto nel 2011 (la prima proposta di targa fu cassata dal Ministero dei trasporti, ndr), c’è stata finalmente l’approvazione dell’apposita delibera, nella seduta di giunta di venerdì scorso.

Il costo dell’operazione?

Presto detto: 45 mila euro, Iva compresa.

Una bella sommetta, anche perchè nessuna legge dello Stato obbligava la Regione all’abbandono delle vecchie targhe. (…)

18 giugno 2014 

LEGGI TUTTO L'ARTICOLO:


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Ma pe tutele de lenghe furlane
la Regjon  no à mai bêçs!



E torne la fieste par

RADIO ONDE FURLANE

al Parc del Cormôr (Udin)

al 21 di Jugn 2014

oris 8 sot sere

(h. 20.00)

Jentrade libare


L’emittente sabato

 chiamerà a raccolta

con la festa di autofinanziamento.

www.ondefurlane.eu


Dal sito on-line
del Messaggero Veneto (Ud)



(…) «La prima edizione di "Viva Onde Furlane" risale al 2010, per dare una risposta alle difficoltà economiche causate dalla scarsa attenzione dell’amministrazione regionale per la lingua friulana», ricorda Paolo Cantarutti, il presidente di Informazione Friulana, la cooperativa editrice di Radio Onde Furlane.

«Passano gli anni – aggiunge –, ma la situazione non accenna a migliorare, nonostante quello che siamo e che facciamo. La nostra è un’impresa sociale, che dà lavoro a sei persone e che avrebbe bisogno di far lavorare con maggiore continuità almeno alcuni dei nostri tanti collaboratori. Credo di non esagerare se dico che per la promozione della lingua friulana, per l’informazione, per l’intrattenimento e per la creatività giovanile, siamo una risorsa per l’intero Friuli».

«Eppure questo nostro ruolo non è adeguatamente riconosciuto – aggiunge Mauro Missana, direttore dell’emittente – nonostante le previsioni di legge sulla tutela delle minoranze linguistiche, sulla cultura e sulle radio comunitarie» (…)


LEGGI TUTTO L'ARTICOLO

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venerdì 13 giugno 2014

REGIONE E MINORANZE LINGUISTICHE





REGIONE FRIULI-VG

E MINORANZE LINGUISTICHE

 

I FRIULANI

SONO FORSE FIGLI

DI UN DIO MINORE? 

 

APPROVATO IL PROGRAMMA D'INTERVENTI PER LA COMUNITÀ ITALIANA DI SLOVENIA E CROAZIA


Udine, 16 mag (2014) - La Giunta regionale, su proposta dell'assessore alla Cultura Gianni Torrenti, ha approvato oggi il Programma degli interventi 2014, predisposto dall'Università Popolare di Trieste, diretto a favorire la conservazione e lo sviluppo del patrimonio culturale e linguistico delle Comunità degli Italiani in Slovenia e Croazia.

Complessivamente, le iniziative previste nell'anno in corso corrispondono ad
un impegno finanziario della Regione pari a 800.000 euro. Più nel dettaglio, come evidenziato nel Programma presentato dall'Università Popolare alla Regione, particolare attenzione verrà riservata al sostegno delle 52 Comunità degli Italiani per lo svolgimento di attività in campo culturale ed artistico, al supporto alle istituzioni della Comunità nazionale italiana (tra queste, il Centro di Ricerche Storiche di Rovigno, la casa editrice Edit di Fiume, l'Agenzia informativa adriatica di Capodistria), gli interventi a favore degli istituti scolastici con lingua d'insegnamento italiana.

ARC/RM


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DOMANDE

ALLA PRESIDENTE

DEBORA SERRACCHIANI


La crisi economica c'è solo quando si deve finanziare la legge regionale 29/2007 - tutela lingua friulana - e la minoranza linguistica friulanofona ? Pare proprio di sì.....


E per l’ARLeF? 400 mila euro in tutto, “forse” appena sufficienti a pagare le spese fisse di amministrazione.....

Insegnamento lingua Friulana a scuola:
Legge finanziaria regionale 2014 - Euro 450.000,00.
Quasi la metà di quanto stanziato dalla Regione per i 20.000 cittadini sloveni e croati di lingua italiana! Ben 500.000,00 euro in meno rispetto al finanziamento stanziato nella Finanziaria regionale 2013 (Giunta Tondo). E ciò nonostante da anni sia altissima la percentuale di famiglie richiedenti l'insegnamento "in/della"  lingua friulana a scuola e sia noto il ruolo fondamentale della scuola nella tutela delle lingue minorizzate. Richiesta mai rispettata dalla politica regionale!

In Slovenia nei Comuni in cui è presente la minoranza linguistica italiana anche le scuole statali di lingua slovena devono - per legge - insegnare la lingua italiana.

Da noi in Regione invece si tagliano con la mannaia i finanziamenti destinati alle minoranze linguistiche e contemporaneamente si regalano ben 14 milioni di euro ad un teatro sprecone, con una iper-produzione di opere liriche, un numero esorbitante di personale  e con un pauroso buco di bilancio: il teatro lirico Verdi di Trieste! Un teatro che, nonostante sia stato per anni commissariato a causa dei debiti di bilancio, l'assessore regionale "triestino" Gianni Torrenti, si ostina a considerare una "eccellenza" a livello nazionale! Più fai debiti e più sei una "eccellenza": ma solo se hai la sede a Trieste! 

Nessun contributo per il teatro in lingua friulana, lingua oltretutto incredibilmente esclusa anche dai bandi regionali sulla cultura...... 

Solo 100 mila euro per la tutela della lingua friulana in radio e televisioni e oltretutto distribuiti con criteri del tutto discutibili e non rispettosi della l.r. 29/2007.

E la cultura in lingua friulana è anche esclusa dai bandi per i progetti culturali regionali  emanati nel 2014.
 
Teatro, musica, manifestazioni culturali che utilizzano come lingua veicolare la lingua friulana, che si arrangino con la pidocchiosa e discriminante "miseria" che la Regione eroga per la tutela della lingua friulana! Viviamo dunque in una regione a "statuto speciale" ove vige il regime di APARTHEID CULTURALE? Pare proprio di sì!

Ci fa piacere  ovviamente che i 20 mila (leggisi VENTIMILA) cittadini sloveni e croati di lingua italiana, che già godono di un finanziamento annuale complessivamente superiore ai cinque milioni di euro, vengano finanziati anche dalla nostra regione, ma è scandaloso il trattamento che la Regione riserva agli oltre 600 mila friulanofoni – leggisi SEICENTOMILA - solo lo 0,02% del bilancio regionale! 

E com'è che la Presidente Serracchiani e la sua Giunta, strumentalizzano la presenza massiccia di minoranze linguistiche in regione per "salvare" la RAI TS e l'Ufficio scolastico regionale? 
 
Le minoranze linguistiche regionali sono solo una "FOGLIA DI FICO", salvo poi riservare loro una miseria di finanziamenti regionali?
 
 
 

LA REDAZIONE DEL BLOG
 
 

lunedì 9 giugno 2014

IL GOVERNO DI MATTEO RENZI NON RISPETTA L'ART. 6 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA NEL SETTORE RADIOTELEVISIVO!


IL GOVERNO DI
MATTEO RENZI

 
Non rispetta
l'art. 6 della Costituzione italiana
nel settore radiotelevisivo.


Sentenza della Corte Costituzionale
nr. 215 del 2013

Un optional?
 
 
Con la sentenza numero 215, depositata il 18 luglio 2013, la Corte Costituzionale precisa che non è ammessa discriminazione tra le 12 minoranze linguistiche riconosciute ai sensi dell'art. 6 della Costituzione.
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Dal sito internet

del settimanale
dell'Arcidiocesi di Udine
 
LA VITA CATTOLICA




 
5.06.2014
«La sede Rai di Trieste proseguirà il suo lavoro mantenendo l'autonomia finanziaria e contabile». Lo conferma il senatore Lodovico Sonego (Partito Democratico). «L'originaria versione del decreto legge 1465 in corso di conversione - afferma in una nota - prevedeva la possibilità che ciascuna delle sedi regionali Rai potesse essere soppressa nel quadro di una ristrutturazione del servizio pubblico. Gli emendamenti, confermati con il voto di fiducia, garantiscono in ogni Regione o Provincia Autonoma la presenza Rai con propria redazione e strutture adeguate alle specifiche produzioni. Nel caso di Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige e Valle d'Aosta non ci si limita tuttavia alla redazione. È stato infatti ulteriormente disposto che le sedi che garantiscono trasmissioni in lingue minoritarie, è il caso della sede del Friuli Venezia Giulia per lo sloveno, mantengono anche la loro autonomia finanziaria e contabile. È ragionevole ipotizzare - conclude Sonego - che le norme non verranno modificate dalla Camera».

Le parole di Sonego confermano che per «minoranze» non si intendono tutte le lingue minoritarie tutelate dalla legge 482, ma solo quelle tutelate da trattati internazionali con Stati esteri (i Sudtriolesi dall'Austria e i valdostani dalla Francia in virtù degli accordi post-bellici, gli sloveni di Gorizia e Trieste dalla Slovenia col Trattato di Osimo).
L'applicazione dell'art. 6 della Costituzione nel settore radiotelevisivo, insomma, è ancora lontana.
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sabato 7 giugno 2014

LA POLITICA CULTURALE REGIONALE VA MODIFICATA !




Comitato per l'Autonomia e il Rilancio del Friuli
Udine
 

COMUNICATO STAMPA
 

LA POLITICA CULTURALE REGIONALE
VA MODIFICATA!
 
"Noi crediamo che il criterio più corretto per ripartire i fondi debba essere quello della qualità e della tutela delle esperienze culturali diffuse sul territorio e non quello dei costi storici di gestione."
 
 
 
Una settimana fa l'assessore Torrenti dichiarava a un noto giornale locale:

Ogni settore economico e sociale candida qualcuno – aggiunge l’assessore – e il settore della cultura di Trieste ha puntato su di me. Tutti i settori economici hanno rapporti con le pubbliche amministrazioni ed è normale che, nel rispetto dalla legge, le campagne elettorali vengano finanziate da qualcuno e che quel qualcuno siano le persone e le realtà più vicine al candidato (…)
Certamente non vi è nulla di male (forse) se una cooperativa triestina decide di dare un contributo di ben 10 mila euro per la campagna elettorale regionale del Presidente del teatro di cui cura la gestione. Ognuno gioca le sue carte ed avere come consigliere regionale il proprio ex-Presidente, dunque un sicuro amico nell'arena politica, potrebbe ritornare utile. Se poi questo caro amico, non eletto poi consigliere regionale nel 2013, diventa Assessore regionale alla cultura per scelta tecnica della Presidente Debora Serracchiani, e la cooperativa riceve dalla Regione un finanziamento di ben 440 mila euro, allora la dichiarazione sopra riportata pone interrogativi e sorgono spontanee alcune domande:
  • lo Statuto regionale dice, all'art.16 che “I consiglieri regionali rappresentano la intera Regione senza vincolo di mandato” Verrebbe da immaginarsi che anche gli assessori debbano seguire la stessa norma; a Torrenti è sfuggita? Perchè a vedere i criteri usati per distribuire i finanziamenti dell'assessorato regionale alla cultura, sembra proprio che l'assessore operi con un preciso “vincolo di mandato”! E non è casuale che gli attuali criteri seguiti dall'assessore Torrenti corrispondano esattamente a quanto da lui dichiarato nella sua veste di Presidente del teatro triestino Miela il 4 di novembre 2012 ad un giornalista del Piccolo di Trieste. Così infatti si leggeva “virgolettato” il 4 di Novembre 2012, sul quotidiano Il Piccolo di Trieste: «Chiederemo - spiega Torrenti - che in finanziaria si sostengano chi ha un’attività vincolata come i teatri stabili. In modo da tutelare il lavoro».

    http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2012/11/04/news/teatri-chiusi-con-i-fondi-dimezzati-1.5974215


    Ossia chiedeva che venisse finanziata e privilegiata la cultura triestina, basata prevalentemente su enti con dipendenti, diversamente da quella friulana dove invece è il volontariato a predominare. Giusto difendere il lavoro, ma perchè a farne le spese deve essere il Friuli? Noi crediamo che il criterio più corretto per ripartire i fondi debba essere quello della qualità e della tutela delle esperienze culturali diffuse sul territorio e non quello dei costi storici di gestione.
  • L'assessore non cita gli indubbi meriti della cooperativa culturale Bonawentura. Forse bastava quello per spiegare il motivo del finanziamento, invece è il fatto che “Trieste ha puntato su di me” a costituire la motivazione e la giustificazione del finanziamento. E' accettabile? E quindi sono accettabili le evidenti sperequazioni nella distribuzione delle risorse della cultura sul territorio regionale?
  • ogni settore economico e sociale candida qualcuno” In realtà sono i partiti che candidano, dice la Costituzione. Forse Torrenti vuol rilegittimare una qualche norma relativa alla Camera dei Fasci e delle Corporazioni? O forse vuole dirci che anche gli altri assessori rappresentano precisi settori economici? E qui i casi sono due: o smentiscono o spiegano al popolo friulano e triestino chi li ha candidati e perchè.
E dobbiamo ricordare anche che, come si legge nel bando per i finanziamenti regionali 
 

All'Art. 5 – ESCLUSI Non sono considerati i progetti finalizzati ad iniziative aventi ad oggetto:
a) valorizzazione delle lingue minoritarie

Forse che per l'assessore non è cultura quella fatta nelle tre lingue minoritarie regionali ghettizzate nei pochissimi e miserevoli finanziamenti che la regione eroga per la “politica linguistica di tutela” ?
 
A noi sembra che si sia passato il segno e che sia ora di una diversa idea di politica culturale in Regione e per il Friuli!
 
31 maggio 2014
 
Paolo Fontanelli

Presidente
Comitato per l'autonomia e il rilancio del Friuli
 
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Il Comunicato Stampa sopra riportato è stato pubblicato sul settimanale della Arcidiocesi di Udine, La Vita Cattolica,  giovedì  5 giugno 2014, con il significativo titolo di "ASSESSORE NEL NOME DI CHI?"
 

giovedì 5 giugno 2014

LENGHE FURLANE - APONTAMENTS PAR FRUTIS E FRUTS


LENGHE FURLANE

APONTAMENTS

PAR FRUTIS E FRUTS

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Preseadis e Preseâts

O vin il plasê di segnalâus une schirie di apontaments in lenghe furlane indreçâts aes frutis e ai fruts
di dut il Friûl.

Ducj i progjets presentâts a son stâts sostignûts de Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane e realizâts di Associazions e Cooperativis dal teritori.



Us invidìn a partecipâ

 

Joibe ai 5 di Jugn te Biblioteche comunâl di Mueç

aes 4 e mieze dopodimisdì

e

Vinars ai 6 di Jugn aes 9 di sere, a Travês,
in Localitât Puntic
(se al plûf tal Auditorium comunâl).
 

11 - 0 Un libri ator pal Friûl”
 

leturis animadis in lenghe furlane
par cure dai contestoriis
Michele Polo e Massimo Somaglino

Dal libri cun cd  11 - 0 . Sui trois des flabis. Contis dai fruts pai fruts

ilustrât di Emanuele Bertossi
e curât di Michele Polo e Serena Di Blasio
cu lis musichis di Francesco Bertolini
- produzion Damatrà

 

***


Joibe ai 12 di Jugn tal Palaç de Provincie di Udin – Udin,
aes 5 e mieze dopodimisdì
 

"La vite di Jesù"
 

presentazion dal libri par fruts
ilustrât di Cristina Bellacicco
e voltât par furlan di Linda Picco
– produzion Ocra

 

***

 

Vinars ai 13 di Jugn te Cort Morpurgo a Udin
aes 5 dopodimisdì

e

Domenie ai 15 di Jugn tai Zardins ex Asîl di Orsarie
di Premariâs
aes 4 dopodimisdì
 



CONTIS TARONDIS


"Storiis di Scjatepantiane"
 

Spetacul par fruts
cun Michele Polo, Federico Scridel, Leo Virgili
 pe regjie di Serena Di Blasio
- Produzion Lenghis dal Drâc
 

*** 

Vinars ai 13 di Jugn Biblioteche comunâl di Codroip – Codroip
aes 5 dopodimisdì
 

Opo Mostro”

Spetacul par fruts
par cure di Ratatuie Teatro di Strada
 

Inge e Bach” vol 2

Presentazion dal libri curât di Luca de Clara
e leturis par cure dai corsiscj
dal Cors “Nassûts par Lei” 2014 

 

dot.e Priscilla De Agostini

ARLeF - Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane

Vie della Prefettura, 13

33100 Udin

Tel. 0432 555964

Fax. 0432. 204158