LAGO DI CAVAZZO
(Fotografia di Roberta Michieli)
Sfangamento di Verzegnis,
conseguenze
per il Lago di Cavazzo.
Analisi e controproposte
dell'ing. Dino Franzil
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Dal
Blog
"I
Comitati hanno diffuso un articolato documento, redatto dall'ing.
Dino Franzil, nel quale vengono analizzate le proposte di Edipower
per lo sfangamento del Lago di Verzegnis. L'ing. Franzil, sulla base
dei dati disponibili, contesta il metodo scelto da Edipower per le
operazioni di sfangamento,
ritiene che questa procedura porterà alla distruzione ambientale del
torrente Ambiesta e avrà non poche conseguenze dannose per il Lago
di Cavazzo. In alternativa, viene proposta la
rimozione del fango ed il suo utilizzo per finalità agricole e/o
industriali.
Trattandosi di un documento complesso, viene di seguito pubblicata la prima parte; la seconda sarà pubblicata domani (oltretutto il documento originale non è immediatamente pubblicabile in rete ed ha dovuto essere quindi rielaborato e ridotto nella qualità delle immagini). Ovviamente ci si augura che anche la lettura di questo documento sia utile alla definizione del problema e contribuisca alle discussioni partecipate e, in ultima analisi, aiuti alla definizione delle scelte che dovranno essere intraprese.
(A&D)"
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CONSIDERAZIONI
SUL PIANO OPERATIVO DI RIMOZIONE DEI SEDIMENTI ACCUMULATI NEL BACINO
DI AMBIESTA
Ing. Dino Franzil
SECONDA
E ULTIMA PARTE
http://cjalcor.blogspot.it/2014/06/sfangamento-di-verzegnis-conseguenze_23.html
http://cjalcor.blogspot.it/2014/06/sfangamento-di-verzegnis-conseguenze_23.html
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La
Redazione del Blog ringrazia l'Ing. Dino Franzil, il Blog A&D e i
Comitati, per averci concesso la pubblicazione della Relazione.
Dalla relazione dell'Ing. Dino Franzil:
RispondiElimina"(...) Il pensiero del Comitato per la difesa del lago.
Premessa. Sono decenni che si parla di conservazione e difesa ambientale ma da quanto risulta anche dalla disastrosa esperienza di svaso del bacino del Lumiei, si direbbe che troppi ancora non abbiano recepito i concetti basilari ed il valore delle operazioni non inquinanti atte a proteggere la vita sulla Terra unico vero paradiso fra miliardi inestimabili di astri sparsi in un universo.
Noi del Comitato di difesa delle acque e del Lago vogliamo che ognuno abbia il suo e ne sia responsabile, e, che le cose riguardanti in particolar modo la Comunità vengano gestite e fatte nel miglior modo nell’interesse di tutti. Riteniamo di esprimere non soltanto il desiderio di diecimila sottoscrittori della petizione per la difesa del Lago, ma anche quello della maggioranza della popolazione. La nostra posizione sul tema in questione è resa rigida dalle esperienze del passato recente e lontano che ci hanno visti colonizzati, danneggiati nel territorio e derubati delle nostre risorse energetiche, e non solo!
Chiediamo e proponiamo:
1) che il piano di rimozione selettiva del sedimento del bacino di Ambiesta programmato venga modificato.
2) che il cantiere non operi in contemporaneità con la centrale idroelettrica di Somplago.
3) che si provveda ad aspirare il fango con pompe studiate per impedire la diffusione del torbido.
4) che il fango venga estratto, addensato meccanicamente senza l’aggiunta di additivi chimici
5) che venga trasferito in luogo sicuro, adatto allo scopo, anche nelle vicinanze, per poterlo riciclare.
I fanghi estratti possono essere risorse e fonte di ricchezza. Se non sono radioattivi né tossici, sono composti naturali che possono e devono essere lavorati, selezionati e quindi riutilizzati per ricavare prodotti industriali, e materiali vari per l’edilizia e anche per l’agricoltura, come stanno già facendo altrove.
La soluzione di drenaggio che «chiediamo» dovrebbe essere scontata, non è una nostra invenzione, e dettata dal buonsenso e dalla serietà istituzionale. In altre nazioni e regioni che in questo caso, si dimostrano più civili e responsabili, questi casi sono stati risolti con la dovuta serietà, responsabilità e garanzia per la conservazione dei beni pubblici. (...)"