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MANOVRA TONDO
NO A SOPPRESSIONI O FUSIONI, CALATE DALL’ALTO E SENZA CONSULTARE IL TERRITORIO.
SIAMO FORSE RITORNATI
AL PODESTA’ FASCISTA ?
Dizionario di ITALIANO dalla A alla Z – PODESTA’ :
“Durante il fascismo, capo dell'amministrazione comunale nominato dal governo, che riuniva in sé le funzioni del sindaco, della giunta e del consiglio comunale”
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Cancellazione ERDISU:
«Noi siamo disponibili a parlarne, ma è evidente che dobbiamo tutelare le esigenze degli studenti anche perché certi servizi sono modellati sulla base delle necessità dell'utenza di Udine» insiste Ceccon prima di ripetere che l'aspetto più fastidioso per gli universitari è il fatto che tutto questo venga calato dall'alto, con un annuncio pubblico.
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Appello alla Regione
GLI STUDENTI: SALVATE L’ERDISU
«L'Erdisu non può essere soppresso, la Regione lasci almeno un presidio a Udine».
Ad affermarlo non sono i politici o i rappresentanti delle istituzioni, bensì gli studenti dell'ateneo friulano che usufruiscono ogni giorno dei servizi forniti dall'Ente per il diritto allo studio universitario. A partire dalla mensa per arrivare alla Casa dello studente di viale Ungheria e alla concessione delle borse di studio.
A esprimere il parere di migliaia di iscritti dell'università friulana, ieri, davanti al rappresentante della Regione, Michela Gasparutti, presente alla seduta del consiglio di amministrazione (Cda) dell'ateneo, è stato il vice presidente del Consiglio degli studenti, Massimo Ceccon (nella foto), secondo il quale il governatore Tondo non può annunciare la soppressione dell'ente senza presentare e condividere un progetto. Gli studenti, insomma, sono preoccupati ecco perché chiedono a Tondo di «istituire un tavolo tecnico per discutere come e cosa intende fare la Regione dell'ente». Pur riconoscendo che in un momento di crisi economica come quello che stiamo vivendo la razionalizzazione della spesa sia quanto mai necessaria, Ceccon resta convinto che «non si può passare dalla prevedibile riduzione dei costi di gestione alla soppressione dell'ente senza neppure con confronto».
Analoga la posizione degli studenti triestini che oggi si confronteranno con i colleghi udinesi per decidere se concordare qualche iniziativa comune.
L'obiettivo resta quello di riuscire a convincere la Regione a sedere attorno a un tavolo per analizzare nel dettaglio la situazione. Questa analisi, però, potrebbe far emergere anche una certa differenza di spesa tra Udine e Trieste: è risaputo, infatti, che la gestione dell'Erdisu triestino è più onerosa di quella dell'analogo ente friulano.
«Noi siamo disponibili a parlarne, ma è evidente che dobbiamo tutelare le esigenze degli studenti anche perché certi servizi sono modellati sulla base delle necessità dell'utenza di Udine» insiste Ceccon prima di ripetere che l'aspetto più fastidioso per gli universitari è il fatto che tutto questo venga calato dall'alto, con un annuncio pubblico. (g.p.)
Dal MESSAGGERO VENETO di Udine – venerdì 30 settembre 2011 – pagina 24
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