LEGGE ELETTORALE
"ITALICUM"
Depositati i ricorsi anti-Italicum in TUTTI i Tribunali sedi di distretto di Corte d'Appello d'Italia. Inclusa la Corte con sede a Trieste.
21
dicembre 2015
Dal
blog del
Senatore
Felice Besostri
COMUNICATO STAMPA
(…) i
ricorsi anti Italicum sono stati depositati in
tutti
i Tribunali sedi di distretto di Corte d’Appello d’Italia. E’
un fatto storico mai accaduto prima.
La legge elettorale varata da pochi mesi è, al pari di quella
precedente, incostituzionale. Gli elettori italiani non potranno
esercitare il proprio diritto di voto secondo le modalità previste
dalla Costituzione in modo uguale, libero e diretto come sancito
dalla famosa sentenza della Corte Costituzionale nr. 1/2014.”
“Il
ricorso –
precisa l’Avv. Enrico Colazzo – tende
ad impedire che con una legge illegittima costituzionalmente si
consenta che una minoranza, anche di entità minima, uscita vincente
nel turno di ballottaggio, sia poi posta in grado – con
l’attribuzione ad essa di 340 deputati – di controllare da sola
il procedimento legislativo e finanche di modificare da sola la
Costituzione e di eleggere gli organi di garanzia, dal presidente
della Repubblica ai giudici della Corte costituzionale. Nemmeno
durante il fascismo si è giunti a tanto.”
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PERCHE' L'ITALICUM E' INCOSTITUZIONALE:
http://comitat-friul.blogspot.it/2015/12/perche-litalicum-e-incostituzionale.html
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PERCHE' L'ITALICUM DISCRIMINA
LA MINORANZA LINGUISTICA FRIULANA:
http://comitat-friul.blogspot.it/2015/04/litalicum-discrimina-la-minoranza.html
Stranamente, salvo le solite lodevoli eccezioni, la stampa locale si guarda bene dall'informare friulani e triestini preferendo a questa tema fondamentale per la democrazia in Italia, altri argomenti spesso del tutto marginali....
RispondiEliminaE quello che è ancor più incredibile è che un Parlamento di NOMINATI, eletti con una legge elettorale dichiarata INCOSTITUZIONALE dalla Corte Costituzionale, abbia approvato una nuova legge elettorale, la ITALICUM, che si fa beffe della sentenza della Corte Costituzionale....
RispondiEliminaMINORANZA LINGUISTICA FRIULANA DISCRIMINATA:
RispondiElimina(...) Nel ricorso si articolano anche tre motivi relativi alle minoranze linguistiche riconosciute, in attuazione dell’art. 6 Cost., dalla legge n. 482/1999 (“la lingua e la cultura delle popolazioni albanesi, catalane, germaniche, greche, slovene e croate e di quelle parlanti il francese, il franco-provenzale, il friulano, il ladino, l’occitano e il sardo”), oltre che da norme internazionali e sovranazionali (CEDU, trattato di Lisbona, Carta dei diritti, che hanno lo stesso valore dei trattati europei). La legge elettorale ha creato, in violazione del principio di eguaglianza, disparità di trattamento tra di esse. Invero, mentre le minoranze linguistiche sono state suddivise tra più collegi in varie regioni (tra cui la Puglia con particolare riferimento alla provincia di Lecce), le minoranze francesi della Val d’Aosta e quelle tedesca e ladina delle Province di Bolzano e di Trento votano con norme ad hoc per collegi a loro dedicati (motivo n. 13): per giunta, uninominali con recupero proporzionale, senza subire l’imposizione di capolista scelti dal capo del Partito (motivo n. 10). Inoltre, pur eleggendo i loro rappresentanti al primo turno, hanno il privilegio di partecipare anche al secondo turno di ballottaggio per determinare la lista vincente nel resto d’Italia (motivo n. 9).
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