LINGUA
FRIULANA IN RAI
IL
BLUFF
DELL'ORDINE
DEL GIORNO
ALLA
CAMERA!
E la stampa locale continua
a
fare disinformazione!
.........
da Facebook
Diego
Navarria
(Presidente
della Assemblea
Comunità linguistica friulana)
Comunità linguistica friulana)
"Se
uno si affidasse solo ai titoli del Messaggero
Veneto
di oggi (che allego) potrebbe pensare che ci sia stata una
grande apertura alle trasmissioni in friulano in Rai da parte
di Roma.
Purtroppo non è così.
La
riforma Rai è passata alla Camera ma senza le trasmissioni
in lingua friulana. Questa è la verità.
Contrariamente
agli impegni che i deputati friulani si erano pubblicamente
assunti dopo la mia denuncia sul silenzio dei nostri
senatori, la
legge nemmeno menziona la lingua friulana.
I deputati avrebbero dovuto rimediare al testo approvato dal
Senato che prevedeva trasmissioni solo in lingua francese in
Valle d'Aosta, tedesca e ladina in Trentino-Alto Adige e
slovena in Friuli-Venezia Giulia ma così non è stato.
Si
tratta di una grave ingiustizia
da parte del parlamento e della maggioranza che la settimana
scorsa non ha recepito in commissione l'emendamento
correttivo presentato dall'on. Malisani e poi non ha
approvato quello presentato dall'on. Gigli in aula.
Non
ci si può accontentare di aver fatto approvare un ordine del
giorno che impegna il governo a provvedere in futuro.
La
lingua friulana doveva essere in legge avendo la stessa
dignità delle altre lingue minoritarie già presenti in RAI,
dignità riconosciuta dalla Costituzione, dalle leggi dello
Stato e dell'Europa.
Perché non è stato fatto?
Perchè
chi ci rappresenta non pretende il rispetto dei diritti della
minoranza più grande presente?
E l'amministrazione regionale come si è mossa?
Vi
è poi nell'articolo di Davide
Vicedomini una brutta affermazione che forse è la madre
del mancato inserimento del friulano in RAI da parte della
Camera: si parla di differenza nel nostro ordinamento tra
minoranze
cosiddette "nazionali" e minoranze storiche.
Utilizzare
questi termini vuol dire non aver chiaro quanto dispongono le
norme, dove questa differenza non esiste, e creare
discriminazione tra persone che hanno gli stessi diritti
riconosciuti dalla Costituzione.
Ora
non rimane altro che ricorrere alla Corte Costituzionale.
............
Dal
Blog
EURO
FURLAN
https://eurofurlan.wordpress.com/2015/10/22/furlan-in-rai-lordin-dal-di-e-il-disordin-di-ducj-i-dis/
(...) Magari cussì no, scrivi e proponi un emendament nol è avonde, cuant che si acete di ritirâlu in comission e si contentisi di un ordin dal dì che al impegne – Cuant? Cemût? – il guvier a visâsi de cuistion.
Ir e je lade cussì: l’emendament nol jere plui e al è dome un gjeneric impegn dal esecutîf.
Ce che al fâs ridi – o che al fâs vaî, sielzêt voaltris – al è il resocont de zornade fat de plui part dai media, là che al somee che chê di îr e sedi stade une concuiste e une vitorie.
Un biel esempli di disinformazion!!! (...)
..........................
No podìn che jessi dacuardi
cun Diego Navarria e Euro Furlan!
Un ordin dal dì che al
impegne (sic!)
il Guvier dome a "visâsi" de cuestion
al è mancul di nuie!
LA REDAZION DAL BLOG
Quante volte dobbiamo ancora ripetere che "MINORANZA NAZIONALE" in Europa è sinonimo di "MINORANZA LINGUISTICA"?
RispondiEliminaQuante volte dobbiamo ancora ripetere che nel sistema giuridico ITALIANO, esistono solo "MINORANZE LINGUISTICHE"?
Forse è il caso che il Consiglio regionale e l'ordine dei giornalisti facciano AL PIU' PRESTO un CORSO DI FORMAZIONE GIURIDICA sia sulla terminologia del sistema giuridico italiano che di quello europeo....
Chissà che al fine non riescano a capirci qualcosa e la smettano di scrivere STRAFALCIONI GIURIDICI....
Dal sito on-line del settimanale LA VITA CATTOLICA
RispondiElimina24 OTTOBRE 2015
TITOLO- Friulano in Rai? Navarria: "Solo un grande bluff senza sostanza"
http://www.lavitacattolica.it/stories/marilenghe/9139_friulano_in_rai_navarria_solo_un_grande_blu
Te logjiche dai palamentars, la diference tra lis lenghis minoritariis e chês nazionâls al sta che chês nazionâls e an un stât di riferiment. Cussì i slovens e son minorancis e i furlans nuje. Al diseve pre Checo che par jessi rispietâts al covente un "santul" dilà de stangje di cunfin.... Chì di nô si va indenant soltant culis racomandazions.....
RispondiEliminaGracie Alberto pal tô coment.
RispondiEliminaPecjât che chei parlamentars a lì a sedin dome dai ignorants e no cognossin nancje la Costituzion taliane e il so articul nr. 6.....
"Al è un disordin concetuâl che al ten dongje gjornaliscj e parlamentârs: su lis pagjinis dal cuotidian di chenti – chel cul non forest – si lei ancjemò une volte di «elevare a rango di legge la tutela delle minoranze linguistiche nella Riforma Rai alla pari delle cosiddette minoranze linguistiche nazionali»." si legge nel Post di Euro Furlan che abbiamo sopra pubblicato.
RispondiEliminaMA CHI SCRIVE SULLA STAMPA "«elevare a rango di legge la tutela delle minoranze linguistiche nella Riforma Rai alla pari delle cosiddette minoranze linguistiche nazionali», ha una minima conoscenza della normativa italiana e europea sulla tutela delle minoranze linguistiche? E lo sa che il trattato europeo (firmato anche dallo Stato italiano!) di tutela delle "minoranze nazionali" tutela anche la minoranza linguistica friulana? E lo sa che l'UE invia periodicamente suoi Delegati in Friuli a verificare come questo trattato "di tutela delle minoranze nazionali" è applicato a favore della minoranza linguistica friulana?
Ma dove vivono questi giornalisti? In Sicilia?
“CONVENZIONE QUADRO PER LA PROTEZIONE DELLE MINORANZE NAZIONALI” - TERZA OPINIONE SU L'ITALIA – STRASBURGO - 30 MAGGIO 2011
RispondiEliminahttp://com482.altervista.org/documents/legjislazion/FCPNM_3rd_OP_Italy_eng.pdf
…...............
Strasbourg, 30 May 2011
ADVISORY COMMITTEE ON THE FRAMEWORK CONVENTION FOR THE PROTECTION OF NATIONAL MINORITIES
Third Opinion on Italy
adopted on 15 October 2010
ACFC/OP/III(2010)008
(...)
Access to the media and presence in the media by persons belonging to minorities
23. It is commendable that persons belonging to linguistic minorities, in particular the German and the French speaking minorities, continue to enjoy broad access to the media in their own language, both locally produced and from abroad.
24. Delays and shortcomings are however reported in the implementation of the legal guarantees available in the field of the media, for persons belonging to minorities, in the Friuli Venezia Giulia region. In particular, reception problems of RAI’s Slovene language broadcasts in some areas have still not been resolved. RADIO AND TELEVISION broadcasting in FRIULIAN also needs increased support by the central authorities.
25. Numerically- smaller minorities also face serious problems in their efforts to acquire
adequate media presence and ensure the sustainability of their publications. In addition, efforts
should be made to enable equal access to and an adequate presence of Roma and Sinti in the
media.
................
PUO' BASTARE?
Incollato da FACEBOOK - “PatrieFurlane” - 21 ottobre 2015
RispondiEliminaDichiarazione dell'on. Gianna Malisani
RAI e friulano
“La Camera ha approvato l’ordine del giorno da me presentato affinché nel Decreto legislativo sulla Riforma della Rai, che il governo deve emanare entro 12 mesi, sia valutata seriamente l’esigenza di prevedere la diffusione di trasmissioni radiofoniche e televisive in tutte le lingue tutelate dalla legge 482/1999, tra cui quelle in lingua friulana.
Conseguentemente, l’ordine del giorno impegna, fin d’ora, il governo a inserire tali trasmissioni già nel Contratto di servizio tra il Ministero delle comunicazioni e la Rai, e nelle Convenzioni che dovranno essere stipulate con le Regioni.
Si tratta un risultato significativo: l’unico ordine del giorno che prevedeva l’esigenza di elevare a rango di legge la tutela delle minoranze linguistiche nella Riforma della Rai, alla pari delle cosiddette minoranze linguistiche nazionali, è stato approvato dalla Camera e considerato dal Governo da valutare nel contesto del Decretolegislativo delegato. Inoltre, per la prima volta, è stabilito che vengano programmate in lingua friulana trasmissioni televisive non solo radiofoniche, come finora di fatto è accaduto, e che le Convenzioni con le Regioni consentano una programmazione adeguata in termini di durata e frequenza delle trasmissioni.”
….................
COMMENTO DLLA REDAZIONE DEL BLOG:
1) servono commenti a questa assurda e incostituzionale affermazione dell'On.le Malisani : “l’unico ordine del giorno che prevedeva l’esigenza di elevare a rango di legge la tutela delle minoranze linguistiche nella Riforma della Rai, alla pari delle cosiddette minoranze linguistiche nazionali”?
2) alcune domande all'on.le Malisani:
a) la minoranza ladina delle provincie di Trento e di Bolzano da cosa differisce dalla minoranza Friulana da essere definita da Lei "minoranza nazionale", considerato che nella Riforma della RAI sono previste per questa minoranza trasmissioni radiofoniche e televisive?
b) Le risulta che a livello di linguistica internazionale, è riconosciuto che "Ladini, Friulani e Grigioni" parlano lingue "imparentate" tra di loro? O forse non lo sapeva? E pensi, on.le Malisani, i Grigioni costituiscono uno dei Cantoni della Svizzera e la loro lingua è una delle lingue UFFICIALI nella Confederazione Svizzera....
GRAZIE DELLE RISPOSTE
Dal quotidiano sardo “Sassari notizie” 22 ottobre 2015
RispondiEliminaTITOLO - Lingua sarda, il Governo approva l'ordine del giorno Pili
http://www.sassarinotizie.com/articolo-35836-lingua_sarda_il_governo_approva_l_ordine_del_giorno_pili.aspx
"HO CHIESTO L'INSERIMENTO DELLA NORMA DI LEGGE. UN GOVERNO OTTUSO E UNA MAGGIORANZA HANNO DETTO NO. L'approvazione poco fa del mio ordine del giorno lascia aperta una possibilità perchè la Rai si adegui all'indicazione parlamentare contenuta in questo mio atto di indirizzo. Il testo approvato prevede, infatti, che il governo è impegnato a dare attuazione al parere finale approvato all'unanimità dalla commissione bicamerale per le questioni regionali con il quale si è previsto di introdurre norme che tutelino, nell'ambito della programmazione e dell'organizzazione della Rai, le minoranze linguistiche, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA LINGUA SARDA E A QUELLA FRIULANA, così come previsto dalla legge n. 482 del 1999. Non è una norma di legge ma è una chiara indicazione
(…)
Ecco il testo approvato ieri:
S. 1880 – Riforma della RAI e del servizio pubblico radiotelevisivo
N. 1. Ordine del Giorno
Mauro Pili
Seduta del 21 ottobre 2015
(….)
secondo quanto ha ribadito la stessa Corte Costituzionale, la legge n. 482 del 1999 si auto-qualifica come legislazione «di attuazione dell'articolo 6 della Costituzione e in armonia con i principi generali stabiliti dagli organismi europei e internazionali». Fra i suoi molteplici contenuti, di particolare rilevanza è, innanzitutto, l'individuazione dei soggetti che possono attivare le azioni mediante le quale si procede alla delimitazione dell'ambito territoriale in cui «si applicano le disposizioni di tutela delle minoranze linguistiche storiche». Secondo i dati diffusi nel 2005 dal Ministero dell'interno in merito alla popolazione racchiusa entro i confini della delimitazione territoriale prevista dall'articolo 3 della legge n. 482 del 1999, la minoranza più numerosa è quella sarda. Il dato riferito dal Ministero è di circa 1.200.000 residenti nel territorio che si autodefinisce «di lingua di minoranza»;
al fine di dare compiuta attuazione alle norme attuative costituzionali e agli stessi trattati internazionali a tutela delle minoranze linguistiche la lingua sarda deve entrare a pieno titolo nella programmazione e organizzazione della Rai;
la lingua Sarda subisce una vera e propria discriminazione considerato che tutte le altre lingue minoritarie disciplinate dalla legge costituzionale 482/99 sono tutelate e valorizzate anche in ambito Rai;
solo il sardo e il friulano vengono escluse da questa tutela e valorizzazione;
un arbitrio al quale occorre porre rimedio con veri e propri atti stringenti e vincolanti;
è semplicemente scandaloso che in Italia si tutelino solo quelle lingue minoritarie che hanno alle spalle nazioni come la Francia e la Germania;
questa discriminazione deve cessare;
l'approvazione unanime del parere finale della commissione bicamerale per le questioni regionali rappresenta un chiaro ed esplicito richiamo a tutela della lingua sarda nella programmazione Rai;
è necessario che in tal senso, nell'ambito dell'organizzazione della Rai, siano previste forme moderne della produzione e del palinsesto della Rai e la sua gestione a tutela della Lingua Sarda,
IMPEGNA IL GOVERNO
a dare attuazione al parere finale approvato all'unanimità dalla commissione bicamerale per le questioni regionali con il quale si è previsto di «introdurre norme che tutelino, nell'ambito della programmazione e dell'organizzazione della Rai, le minoranze linguistiche, con particolare riferimento alla LINGUA SARDA E A QUELLA FRIULANA, così come previsto dalla legge n. 482 del 1999».
9/3272-A/1. Pili.
..........................