Comunicato
Stampa
20
ottobre 2014
Friuli:
quale futuro?
Forse
il concetto più interessante che sia stato espresso a Carlino, nella
prima serata delle “Lezioni di
autonomia” da alcuni dei relatori è stato quello della
necessità di avere un senso della comunità come fondamento della
difesa e sviluppo dell'autonomia, ma sono stati anche concordi nel
sostenere che il loro ruolo di sindaci li ha portati a cercare di
rafforzare il senso di comunità nei loro Comuni per poter dare
risposte ai bisogni di mutua assistenza, di cultura, di sport e di
svago dei propri concittadini.
Un
doppio ruolo del senso di comunità, rivolto all'interno per dare una
risposta ai crescenti problemi di welfare e di crisi delle
risorse pubbliche, e verso l'esterno per poter rivendicare il diritto
all'autonomia.
Il
tema che non è stato trattato, invece, è quello che consegue: quale
comunità in un mondo “liquido” dove i nostri figli emigrano
facilmente e con la stessa rapidità con cui si succedono le ondate
dei disperati che cercano asilo da noi?
Come
costruire un senso di comunità col vicino rumeno, ucraino,
senegalese, siriano, cinese? E, soprattutto: vogliamo costruire una
comunità con loro?
Per
rispondere dovremmo forse ricordare che
il Friuli è un caso di studio nel panorama europeo poiché le
diverse minoranze friulana, slovena e tedesca hanno saputo sempre
esprimere una reciproca solidarietà, probabilmente perchè
accomunate dal sentirsi minoranza nei confronti del medesimo gruppo
etnico e probabilmente anche per la stessa appartenenza religiosa
alla matrice aquileiese.
E'
un caso raro in Europa, dove generalmente minoranze
diverse si sono combattute differenziandosi sia per la lingua che per
la religione e questa tolleranza e solidarietà tra minoranze,
storicamente patrimonio e peculiarità del Friuli può indicarci oggi
la via da seguire, in una fase dove tutto è complicati, gli
atteggiamenti xenofobi sono premiati dalle prime pagine dei giornali
e i, ben più numerosi ma sempre più intimiditi, atti di
solidarietà, perfino insultati nelle strade e sui social network.
Il
Friuli multilingue sarà sempre più abitato da cittadini del mondo,
bene faremmo a farne una comunità di nuovi friulani, piuttosto che
vedere nemici dietro ogni porta.
Comitato per l'Autonomia
e il Rilancio del Friuli
Il Presidente
Paolo Fontanelli
Paolo Fontanelli
...........
Il Comunicato Stampa del Comitato per l'autonomia e il rilancio del Friuli, a firma del suo Presidente Paolo Fontanelli, è stato pubblicato il 21 ottobre 2014 sul quotidiano IL GAZZETTINO (Ud) con il titolo "Una comunità aperta al mondo" - pagina XIX; il 23 ottobre 2014 è stato pubblicato sul settimanale della Arcidiocesi di Udine LA VITA CATTOLICA con il titolo "Identità multietnica per il Friuli" .
Nel secondo appuntamento con Laboratori di Autonomie di giovedì 23 ottobre alle 20.30 a Flaibano presso il centro sociale per parlare di: “Autonomie, lenghe e culture”, il tema dell'integrazione degli immigrati in Friuli è stato oggetto di una positiva discussione che ha condiviso la visione prospettata nel comunicato stampa pubblicato nel Post.
RispondiElimina