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Messaggero Veneto
giovedì 4 agosto 2011
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Il ministero dà il via
all'elettrodotto aereo
Comitato
beffato
Mortegliano: ok alla compatibilità
ambientale della linea.
Solo tre giorni fa la Regione
aveva istituito una commissione
II ministero dell'Ambiente ha dato l'ok per la compatibilità ambientale, al progetto dell'elettrodotto aereo Redipuglia-Udine Ovest. Il disco verde arriva come il classico fulmine a ciel sereno, perché nessuno si aspettava, in questo momento, una decisione sulla linea da 380 mila volt proposta dalla società Terna, visto che fino a pochissimi giorni fa sembrava si dovesse ricominciare da capo, dopo che la giunta regionale aveva fatto proprio l'ordine del giorno, proposto da più consiglieri, riguardante l'interramento della linea.
Dura la reazione del Comitato per la vita del Friuli rurale, il cui referente, Aldevis Tibaldi, definisce quanto accaduto una ennesima beffa, anche perché la mozione bipartisan che sosteneva l'interramento della linea era stata per un periodo ignorata, «forse - sostiene Tibaldi - per prendere tempo». In effetti il decreto sarebbe stato emesso il 25 luglio e notificato poi, 3 giorni dopo, alle sole amministrazioni provinciali. «Questa vicenda - commenta Tibaldi - ha dell'incredibile se si pensa che dopo una notte trascorsa a Piazza Oberdan, sede della Regione, dedicata all'assestamento di bilancio, alle 7.30 del 29 luglio la giunta del Fvg aveva finalmente fatto suo l'ordine del giorno per l'interramento dell'elettrodotto. Sembrava scongiurato il provvedimento ministeriale che giaceva sul tavolo del ministro Prestigiacomo da svariati mesi e che avrebbe reso vano ogni successivo approfondimento o modifica progettuale. Invece, il ritardo accumulato dall'esecutivo regionale ha permesso di farsi beffe della Lega, dell'Udc e dell'intera opposizione, e di far emettere il deprecato decreto di compatibilità ambientale con millimetrico anticipo sulla determinazione regionale. Poco importa se le argomentazioni contenute nel provvedimento sono ridicole. Né vi è alcun dubbio che saranno impugnate davanti al Tar. A questo punto o il presidente Tondo pretende la sospensiva di un provvedimento che lede la tanto decantata autonomia e specialità della Regione o rassegni le dimissioni».
Domani pomeriggio a Pavia di Udine, si terranno gli stati generali con sindaci, Province e Anci.
Cristiano Tomasin
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