dott. Claudio Violino
Presidente Provincia di Udine
dott. Pietro Fontanini
Ai Consorzi Tutela Vini
DOC. FRIULI ANNIA
DOC. FRIULI AQUILEIA
DOC. COLLI ORIENTALI DEL FRIULI
E RAMANDOLO
DOC FRIULI GRAVE
DOC FRIULI ISONZO
DOC FRIULI LATISANA
OGGETTO: IGT Venezia Giulia ; DOC. Friuli Venezia Giulia
In relazione all’oggetto e agli articoli apparsi negli ultimi giorni sulla stampa su una nuova ventilata unica Doc. Friuli Venezia Giulia, zonizzata sull’intero territorio amministrativoregionale, i sottoscritti firmatari fanno presente quanto segue:
1) IGT VENEZIA GIULIA
Nel 1996, con il D.M. 7/3/1996 pubblicato nella G.U. n. 70 del 23/03/96, Il Ministero accolse la richiesta dell’assessorato regionale di istituire l’IGT Venezia Giulia per il vino da tavola prodotto in regione e con zonizzazione sull’intero territorio regionale.
Il primo comma dell’art. 7 della legge 164/92 così recita: " Le menzioni geografiche che definiscono le indicazioni geografiche tipiche (…) designate con il nome geografico relativo. COMUNQUE indicativo della zona (…)".
Il legislatore dunque con l’avverbio “comunque”, pose un vincolo fondamentale nella scelta del nome per il vino IGT: che sia sempre riconoscibile il nome geografico sostituito.
Poteva il nome Venezia Giulia essere considerato un sinonimo del nome Friuli, nome non più utilizzabile per i vini da tavola IGT? Rimane comunque il fatto incontestabile, che mentre l’attigua regione Veneto ha ben otto denominazioni IGT, nella nostra regione non si volle creare “anche” una IGT che fosse “COMUNQUE” indicativo del nome Friuli. Peggio ancora, si oscurò il “Vigneto Friuli” con una “INDICAZIONE GEOGRAFICA ERRATA” andando, così scrisse il 6 agosto del 2005 la Redazione del settimanale “La Vita Cattolica”: "(…) a prendere il nome di una realtà territorialmente (ed enologicamente) completamente diversa" E, sempre il 6agosto 2005, così concludeva la Redazione di questo settimanale sottolineando: "così facendo, si trae in inganno l’acquirente".
Prima di ipotizzare una inopportuna unica DOC per l’intero territorio regionale, gli scriventi ritengono si debba urgentemente provvedere a richiedere al Ministero una “seconda” IGT che permetta ai 6 Consorzi DOC Friuli la possibilità di commercializzare il vino da tavola friulano con una nuova IGT che non oscuri più il “Vigneto Friuli” come ora avviene con l’ IGE (indicazione geografica errata) Venezia Giulia.
Poiché la richiesta per legge può essere fatta dai Consorzi stessi, gli scriventi si permettono di invitare i Consorzi DOC Friuli a farsi parte attiva nella richiesta di una seconda IGT regionale.
Oltretutto, l’indicazione “VENEZIA GIULIA”, oltre che errata, è vuota e, per quanto riguarda la promozione di un prodotto, inutile o dannosa: infatti può portare a una confusione con vini veneti, o addirittura “veneziani”.
2) DOC. FRIULI VENEZIA GIULIA
I sottoscritti desiderano inoltre esternare la loro totale contrarietà alla creazione di un’unica “Doc. Friuli Venezia Giulia” con zonizzazione sull’intero territorio amministrativo regionale e con sottozone le attuali doc. regionali. E ciò in quanto si ritiene che con questa nuova unica Doc, si cancelli definitivamente il conosciutissimo, anche a livello di marketing, “Vigneto Friuli” (già cancellato relativamente ai vini da tavola IGT) e gli storici doc Friuli (Grave – Latisana -Annia – Aquileia – Colli Orientali – Isonzo).
E’ comunque opinione degli scriventi che, se proprio si vuole creare un’unica Doc regionale, questa non può che essere la “DOC. FRIULI”, posto che su otto Consorzi Doc regionali solo due non contengono il nome Friuli: Doc. Collio e Doc Carso. Perché mai deve essere oscurato il nome del territorio dove viene prodotto il 95% del vino doc regionale? Non è forse il vino un prodotto tipico che va legato al suo territorio di produzione? E comunque Cormons, zona del doc Collio, non è forse Friuli? E qual è il territorio dove viene prodotto il “Vigneto Friuli”? E perché, eventualmente, non creare un’unica “Doc.Friuli” comprensiva delle sole sei Doc che contengono il nome Friuli nella loro denominazione registrata dal Ministero molti anni fa?
Oltretutto è noto che il nome “FRIULI” vanta una inimitabile tradizione storica, identitaria e tradizionale e identifica immediatamente una terra e i suoi prodotti, conosciuti in tutto il mondo per genuinità, qualità, unicità dei sapori. Risulta pertanto maggiormente incomprensibile, anche sul piano del marketing, la proposta di una “Doc Friuli Venezia Giulia” quando c’è già un marchio famoso in tutto il mondo: Doc Friuli.
Ringraziando dell’attenzione, si porgono distinti saluti.
Federica Angeli - Renzo Balzan - Remo Brunetti – Paolo Cantarutti - Adriano Ceschia – Marco
De Agostini - Licio De Clara - Luigi Del Piccolo – Alberto Fabris - Silvana Fachin Schiavi – Matteo
Fogale - Francesco Frattolin – Pre Roman Michelotti – Roberta Michieli – Gottardo Mitri -
Elena Pecile – Simone Petris - Linda Picco – Fabiano Rosso – Marco Spizzamiglio - Celestino
Vezzi - Giuliano Zelco
Udine, 24 marzo 2010
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