domenica 7 ottobre 2018

BASTA PULIZIA ETNICA UTILIZZANDO IL NOME "VENEZIA GIULIA" - GIU' LE MANI DAL FRIULI GORIZIANO!


 
 
 
 
BASTA PULIZIA ETNICA

UTILIZZANDO

IL NOME “VENEZIA GIULIA”! 
 
GIU' LE MANI DAL
FRIULI GORIZIANO!  

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Il nome “Venezia Giulia” va cancellato. Lo si è già fatto nel 1947 con le invenzioni “Venezia Tridentina” e “Venezia Propria o Euganea” giustamente relegate nei libri di storia.

"Venezia Giulia" è un nome inventato alla fine dell'800 dal nazionalismo italiano che voleva conquistare a Nord-Est territori allora appartenenti all'Impero asburgico e aveva bisogno di un neologismo che ne giustificasse la conquista da parte del Regno d'Italia.

Il suo inventore, il glottologo ebreo goriziano, Graziadio Isaia Ascoli (nato il 1829 a Gorizia e che si definiva "friulano di Gorizia"), era ben conscio di proporre una "ambiguità preziosa" al nazionalismo italiano e così scrisse il 23 agosto 1863 nel suo articolo pubblicato sulla rivista milanese "L'Alleanza": "E nella denominazione comprensiva  Le Venezie avremo un appellativo che per ambiguità preziosa  esprime in classica italianità  la sola Venezia propria e, quindi potrebbe stare d'ora, cautamente ardito, sul labbro e sulla penna dei nostri diplomatici".

Una cosciente manipolazione e decontestualizzazione di due entità storiche non più esistenti da secoli e da millenni: l'Impero romano e la Repubblica di Venezia. Per “marcare” la conquista da parte di Roma, inventò il nome GIULIA e per ricordare la Repubblica di Venezia, aggiunse il nome VENEZIA.

 Il territorio corrispondente? Un elastico modificabile a piacimento dal nazionalismo italiano.

Celti, Longobardi e il pluri-millenario Patriarcato di Aquileia?
 
Cancellati ancor oggi dal libro di storia su cui studiano a scuola i ragazzi friulani, sloveni e tedeschi che vivono nella nostra regione, che nulla conoscono del loro passato e a cui è stato insegnato a scuola che le lingue proprie del Friuli (friulano, sloveno e tedesco) e di Trieste (sloveno) sono "lingue MINORI" che poco contano. 

Le lingue friulana, slovena e tedesca e le popolazioni autoctone che in regione le parlano? Perseguitate dal 1918! Si "doveva fare gli italiani"!


 
Certo, le leggi di tutela  oggi ci sono, peccato che vengano sistematicamente disattese dalla politica regionale e statale.


 Venezia Giulia, un nome già utilizzato a pieni mani dal regime fascista negli anni 20/30/40 del secolo scorso per cancellare la presenza nella nostra regione di friulani, sloveni e tedeschi che furono anche oggetto di pulizia etnica.

Un nome - ambiguo - che ancor oggi conserva, assieme all'aggettivo "giuliano", tutta la sua  possibile  futura e pericolosa carica irredentistica e proprio per questo dovrebbe essere cancellato in una Europa che vorrebbe essere senza confini. 


Dal sito della associazione “Giuliani nel mondo”

http://www.giulianinelmondo.it/
 

"Chi sono i Giuliani nel Mondo?
Sono gli emigranti di lingua, cultura e nazionalità italiana originari dalle province di Trieste e di Gorizia situate all'estremità Nord-Est dell'Italia gli esuli provenienti dall'Istria da Fiume dalle Isole del Quarnero e dalla Dalmazia (…)"

  
……….

VIETATO

MODIFICARE I CONFINI AMMINISTRATIVI
 IN PRESENZA DI MINORANZE LINGUISTICHE!!

LO IMPONE L'EUROPA

E UN TRATTATO INTERNAZIONALE!!


"(…) Su 25 comuni della ex Provincia di Gorizia, in ben 15 la minoranza friulana è riconosciuta dalla L. 482/99, e tutti 15 aderiscono alla Assemblea della Comunità Friulana. Evidenzio con certezza la violazione dei diritti perché la Convenzione-quadro per la protezione delle minoranze nazionali del Consiglio d'Europa, ratificata dall’Italia con la legge n. 302 del 1997 e introdotta come principio anche dalla nostra stessa Regione Autonoma nella legge regionale 29/2007, vieta la divisione amministrativa che, in presenza di minoranze, modifichi le proporzioni della popolazione (…)"

Guido Navarria  - Presidente Assemblea della Comunità Friulana
 


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LA REDAZIONE DEL BLOG
 
 
 

7 commenti:

  1. La Dalmazia, a parte Zara, non è MAI appartenuta alo stato italiano: basta con l'assurdo appellativo di esuli "giuliano-dalmati", che non ha motivo di esistere, se proprio si vuole, li si chiami giuliano-zaratini !

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  2. La Venezia Giulia, se è esistita, è esistita SOLO tra le due guerre mondiali e in funzione anti-slovena e anti-friulana. Dal 1947 non esiste più! Non dimentichiamoci l'uso che il regime fascista ha fatto di questo nome!

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  3. Ma chi è il grande burattinaio che ha lanciato l'idea della nuova Venezia Giulia unendo in una sola aerea vasta la provincia di Trieste e di Gorizia? SEMPRE LUI: FERRUCCIO SARO!! Il grande nemico del Friuli e della sua università.

    Intervistato a Radio Onde Furlane il 6 ottobre 2018 a Dret e Ledrôs, ha dato delle spiegazioni semplicemente agghiaccianti! Delle risposte che a noi paiono dimostrare chiaramente la totale NON conoscenza della millenaria storia della Contea di Gorizia; la totale assenza della consapevolezza della friulanità di questo territorio; la totale assenza della consapevolezza che la Venezia giulia è esistita solo grazie al fascismo e solo tra le due guerre mondiali. Pazzesco!!

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  4. Nella speranza che Ferruccio Saro, ci legga:

    LEGGE REGIONALE FRIULI-VG 29/2007:
    (...)

    Art. 2
    (Principi)
    1. Con la presente legge la Regione concorre nell'ambito delle proprie competenze all'attuazione dei principi espressi:

    a) dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, adottata dall'Assemblea generale delle Nazione Unite il 10 dicembre 1948;

    b) dalla Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, ratificata con la legge 4 agosto 1955, n. 848 (Ratifica ed esecuzione della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali firmata a Roma il 4 novembre 1950 e del Protocollo addizionale alla Convenzione stessa, firmato a Parigi il 20 marzo 1952);

    c) dallo Strumento dell'Iniziativa Centro Europea per la tutela dei diritti di protezione delle minoranze, sottoscritto a Budapest il 15 novembre 1994;

    d) dai documenti dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) sottoscritti dall'Italia in materia di tutela delle lingue;

    e) dalla Carta europea delle lingue regionali o minoritarie, adottata a Strasburgo il 5 novembre 1992;

    e bis) dalla convenzione-quadro per la protezione delle minoranze nazionali del Consiglio d'Europa, ratificata con la legge 28 agosto 1997, n. 302 (Ratifica ed esecuzione della convenzione-quadro per la protezione delle minoranze nazionali, fatta a Strasburgo il 1° febbraio 1995);

    f) dall'articolo 3 del Trattato costituzionale dell'Unione Europea, firmato a Roma il 29 ottobre 2004, ratificato ai sensi della legge 7 aprile 2005, n. 57.

    2. La presente legge attua i principi della legislazione statale in materia, e in particolare della legge 15 dicembre 1999, n. 482 (Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche), e del decreto legislativo 12 settembre 2002, n. 223 (Norme di attuazione dello Statuto speciale della regione Friuli-Venezia Giulia per il trasferimento di funzioni in materia di tutela della lingua e della cultura delle minoranze linguistiche storiche nella regione), tenuto conto dei principi e disposizioni della legge regionale 22 marzo 1996, n. 15 (Norme per la tutela e la promozione della lingua e della cultura friulane e istituzione del servizio per le lingue regionali e minoritarie).

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    NOTA DELLA REDAZIONE DEL BLOG

    Su 25 Comuni che compongono la Provincia di Gorizia ben 15 SI sono dichiarati friulanofoni ai sensi della L.482/99 e 3 sono slovenofoni....

    Gli unici "giuliani" che vivono in provincia di Gorizia sono gli esuli istriani di prima e seconda generazione accolti principalmente a Gorizia... con in testa il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna!!

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  5. Esatto, e non esistono i "dalmati", anche perché la lingua dalmatica è da tempo estinta; indovinate chi l'ha uccisa? Sì, anche in quel caso è stata la venetizzazione !

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  6. La venetizzazione linguistica da parte della Repubblica di Venezia si è limitata alla fascia costiera dell'Istria e non è penetrata nell'entroterra istriano da sempre sloveno e croato. E' poi da segnalare che la "colonizzazione linguistica" è un fenomeno tipico dei territori colonizzati: in Africa gran parte del nord parla ancor oggi come lingua ufficiale il francese ma non per questo sono di "nazionalità francese" e possono essere rivendicati dalla Francia!

    In ogni fenomeno di colonizzazione il paese che la impone la prima cosa che fa è imporre la sua lingua e manifestare il suo potere attraverso la "sua" architettura di cui riempie il paese colonizzato.

    Nel 1918 il Regno d'Italia, che vittorioso nella Prima guerra mondiale aveva spostato i suoi confini a Sud-Est, si ritrovò "cittadini italiani" ben 500 mila sloveni su cui poi il regime fascista compì una operazione di pulizia etnica senza uguali. Il tutto nel nome della "Venezia Giulia", nome imposto dal fascismo attraverso i libri di scuola e le carte geografiche. Nome che doveva essere cancellato nel 1947 assieme a Venezia Tridentina e Venezia Euganea ma ci fu chi disse all'epoca che non si doveva accettare quanto un trattato di pace (trattato di resa dell'Italia alla fine della seconda guerra mondiale) imponeva: il rientro del Regno d'Italia nei confini precedenti al 1918 (salvo Trieste che ritornò all'Italia nel 1954 ma che nel 1947 era destinata a diventare un piccolissimo stato, il TLT).

    E il nome "Venezia Giulia" restò appiccicato al pluri-millenario nome storico e geografico FRIULI.

    Nome - Venezia Giulia - dal chiaro significato irredentistico (e con questo significato risulta essere ancor oggi usato dalle associazioni degli esuli istriani e dalla Lega Nazionale!!).

    Nome VENEZIA GIULIA, che oggi Ferruccio Saro, ex-parlamentare friulano, e il suo NEO-partito, vorrebbero imporre anche alla ex-provincia di Gorizia, ex-Friuli AUSTRIACO, ex-CONTEA DI GORIZIA, ex-Patriarcato di Aquileia, in un loro progetto di discutibilissima semplificazione amministrativa.

    Ci risulta che i sindaci della ex-provincia di Gorizia non ne sappiano nulla di questa "geniale proposta" (SIC!!) di Ferruccio Saro e del suo partito, e che la denuncia attraverso un comunicato stampa fatta da Diego Navarria, sia stata perfino ignorata da tutta la stampa locale...

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  7. Il napoletano Cesare Zappulli nel 1971: «la regione Friuli-Venezia Giulia è una specie di Tanzania, cioè un’invenzione geografica, composta da una realtà che è il Friuli e da un ricordo che è la Venezia Giulia».

    ………..

    Un ricordo ovviamente legato alle pulizie etniche del regime fascista dal 1921 al 1943!!

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