domenica 17 maggio 2015

UN ATTO CONCRETO PER IL MUSEO FRIULANO DI STORIA NATURALE - UDINE


 
MUSEO FRIULANO
 
 
DI STORIA NATURALE


- Udine -
 


Scheda descrittiva
 
 
 
 
Attualmente il Museo non dispone di una sede; in particolare mancano  gli spazi espositivi permanenti.  
 
 
 
RICEVIAMO

dal "Comitato amici

 del Museo Friulano di Storia Naturale"

E PUBBLICHIAMO
 
 
 
Agli organi d’informazione
 
del Friuli - Venezia Giulia



Un atto concreto
 
per il Museo Friulano
 
 di Storia Naturale



Chiudete gli occhi e pensate a laboratori dedicati ad attività didattiche per le scuole, spazi espositivi, sale multimediali, ricostruzioni ed installazioni interattive, ovvero finalmente una nuova sede per il Museo Friulano di Storia Naturale! Un luogo dove poter dialogare con la scienza ma anche giocare, dove la sostenibilità trovi la sua casa ed il futuro possa essere costruito sulle basi di un solida conoscenza del passato, e Udine possa finalmente sviluppare il suo ruolo di capitale della biodiversità!

Leggiamo in questo giorni la proposta dell'Associazione Start di realizzare una Cittadella della creatività all'interno dell'ex Macello. E' un progetto che potrebbe essere interessante, se supportato da un lavoro di valutazione della sostenibilità, ma questa proposta è un intervento a gamba tesa nei confronti della definitiva assegnazione della sede per il Museo friulano di storia naturale, in ventennale diaspora.

Dopo lo "sfratto" per il restauro di palazzo Giacomelli, non più adeguato a contenere le attività, le collezioni e le mostre tematiche del Museo, le sedi proposte sono state molteplici: l'ex Tribunale, la scuola di Via Gorizia, l'ex Caserma dei Pompieri, per portare poi la proposta di sede nell'ex Frigorifero ed oggi auspicabilmente nell'ex Macello. Un iter travagliato e difficile, che non ha mai scoraggiato gli amici del Mfsn ed il personale del Museo stesso, che in tutti questi anni ha continuato ad organizzare mostre e conferenze, convegni, fare ricerca, collaborare con Istituzioni locali, nazionali, estere mostrando grande entusiasmo e professionalità nonostante la mancanza di una sede ove allestire le esposizioni permanenti e svolgere con continuità l'attività didattica ecc.

Finalmente oggi questa sede sembra essere l'ex-Macello: ci sono gli spazi (se non verranno dispersi), il progetto avviato, i fondi disponibili e la giunta comunale pare ben propensa, sollecitata in più occasioni dal comitato, da cittadini e da vari consiglieri.

Come Comitato, e con l'appoggio di 20 associazioni (ambientaliste, culturali, ecc.) abbiamo raccolto e depositato in Comune oltre 5000 firme di cittadini che chiedevano una nuova sede dignitosa per il Museo di Storia naturale.

L’Amministrazione è consapevole del valore dell'istituzione, sia per garantire continuità al museo che affonda le radici nel XIX secolo, sia per agire nel contesto sociale con attività di carattere didattico/culturale ed economico.

Riteniamo che non ci sia più tempo per dilazionare i tempi di una scelta, ci vuole un atto concreto, operativo. Ci vuole una delibera che vincoli la destinazione degli edifici dell'ex macello per il museo e definisca le modalità operative del loro restauro.


Udine, 13/05/2015

Per il Comitato:

Roberto Pizzutti

Gigliola Castellani

Carlo Bressan
 
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2 commenti:

  1. Quando l'inestimabile patrimonio di questo ultracentenario Museo Friulano di Storia naturale, invece di essere custodito in casse, sarà fruibile dalle scolaresche, dagli studenti universitari, dagli studiosi con esposizioni permanenti?

    Quanti anni sono passati da quando questo Museo aveva sede "nell'ospedale vecchio", ora sede del Tribunale di Udine?

    Non è giunta finalmente l'ora di restituire alla città di Udine e all'intera regione, questo Museo che ci viene invidiato da molti anche da fuori regione?

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  2. Dal sito internet Udine20.it

    http://www.udine20.it/esemplari-conservati-al-museo-friulano-di-storia-naturale-di-udine-in-mostra-a-new-york/


    TITOLO: Esemplari conservati al Museo Friulano di Storia Naturale di Udine in mostra a New York

    TESTO:

    I più antichi rettili volanti conosciuti al mondo sono friulani ed ora alcune copie degli esemplari conservati al Museo Friulano di Storia Naturale sono in mostra a New York. Forti di questo “volo” oltreoceano, giovedì 27 novembre alle 18.30 in sala Ajace il Museo cittadino presenterà la monografia scritta da Fabio Marco Dalla Vecchia ed edita dal Mfsn e dedicata proprio agli Pterosauri triassici.

    Il volume, curato dal paleontologo friulano ed uno dei massimi esperti mondiali di Pterosauri (ed altri rettili) del Triassico, verrà presentato dal direttore del Museo, Giuseppe Muscio, e da Rupert Wild, già capo conservatore dello Staatliches Museum für Naturkunde di Stoccarda e grande esperto di Pterosauri.

    Nelle ultime decine di anni una serie di importanti scoperte è avvenuta in area alpina, particolarmente nella bergamasca ed in Friuli.

    E i resti fossili di una ventina di rettili volanti, i più antichi conosciuti al mondo, arricchiscono ora le collezioni dei Musei di Udine e Bergamo ma, soprattutto, sono stati studiati dai più noti specialisti mondiali.

    Gli esemplari sono stati esaminati dagli studiosi delle maggiori Istituzioni scientifiche internazionali e sono stati oggetto di decine di pubblicazioni sulle più importanti riviste paleontologiche mondiali, oltre ad essere stati citati in ogni trattato di paleontologia sistematica ed essere stati oggetto di interesse da parte delle maggiori istituzioni scientifiche mondiali.

    Ultimo, in ordine di tempo, l’American Museum of Natural History di New York dove alcune copie degli esemplari friulani (non è stato tecnicamente possibile inviare gli originali) sono al centro della mostra “Pterosaurs”, aperta al pubblico sino a febbraio 2016 e visitata già da centinaia di migliaia di persone.

    Ma chi sono i protagonisti di queste scoperte e degli studi che ne sono seguiti? Gli pterosauri, noti come rettili volanti, sono primi testimoni del volo nei vertebrati, avendo raggiunto questa capacità proprio nell’odierna area alpina oltre 200 milioni di anni fa.

    Oggi li ritroviamo allo stato fossili in depositi, come quello dell’area di Preone, particolarmente ricchi di resti anche di altri organismi.

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