lunedì 4 maggio 2015

PARLAMENTO ITALIANO E LEGGE ELETTORALE "ITALICUM".


 
PARLAMENTO ITALIANO

E

LEGGE ELETTORALE
 
"ITALICUM"
 
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dal quotidiano

"IL FATTO QUOTIDIANO"

mercoledì 29 aprile 2015

(pagina 3)



I PRECEDENTI


Dalla fascista Acerbo alla legge truffa (che costò la carriera a De Gasperi)

"NELL'ITALIA unitaria, solo in due casi è stata posta la fiducia su leggi elettorali: due precedenti che evocano foschi ricordi.
 

Il primo risale al 1923, quando il regime fascista impose la legge Acerbo, che prende il nome dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, ovviamente presieduto da Benito Mussolini. Il testo assegnava al primo partito un premio di maggioranza dei 2/3 dei seggi, a patto che avesse superato il quorum del 25 per cento. La legge passò alla Camera con il voto di fiducia, seppure di stretta misura e grazie anche a molti assenti.

Il secondo caso è di 30 anni dopo, ed è rappresentato dalla cosiddetta “legge truffa”, come la definì il giurista Pietro Calamandrei. A volerla nel 1953 fu il governo presieduto dal democristiano Alcide De Gasperi, su proposta del ministro dell'Interno Mario Scelba. Prevedeva un cambio radicale per il Parlamento repubblicano, fino ad allora eletto con il sistema proporzionale, introducendo un premio di maggioranza del 65 per cento dei seggi per la coalizione che avesse ottenuto il 50 per cento più uno dei voti. Contro il testo ci fu una rivolta parlamentare, scatenata proprio dalla decisione di porre la fiducia sulla legge.

Il Governo riuscì a spuntarla, e il provvedimento venne promulgato il 31 marzo. Ma nelle successive elezioni politiche di giugno, De Gasperi pagò dazio. L'ampia coalizione capeggiata dalla Dc si fermò al 49,8 per cento, a 54.000 voti dal premio di maggioranza. De Gasperi provò a formare un nuovo governo, ma il Parlamento gli negò la fiducia, sancendo la fine della sua storia politica.
 
La legge truffa venne abrogata un anno dopo."

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7 commenti:

  1. Da una intervista a GAETANO AZZARITI ( docente di diritto costituzionale presso l'Università La Sapienza di Roma) pubblicata sul quotidiano IL FATTO QUOTIDIANO a firma del giornalista Luca De Carolis il 29 aprile 2015

    (....)
    DOMANDA - Renzi potrebbe obiettarle che la forzatura era indispensabile, perché con i veti incrociati arrivare all'approvazione sarebbe stata un'impresa

    RISPOSTA - La democrazia è complessa ma la sua semplificazione non può giustificare strappi. L'obiettivo va sempre conseguito nel rispetto dell'equilibrio tra i poteri.

    DOMANDA - Lei è convinto che l'ITALICUM sia incostituzionale?'

    RISPOSTA - Assolutamente sì. Innanzitutto, trasforma in modo surrettizio la forma di governo, in quanto è fatto per eleggere un capo dell'esecutivo, mentre la legge elettorale deve "solo" stabilire i criteri di composizione degli organi parlamentari. A votarla a maggioranza, secondo la Carta, deve essere il Parlamento eletto.
    (...)

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  2. Dal Corriere delle Sera - 29 aprile 2015 - servizio di Alessandro Sala

    http://www.corriere.it/politica/15_aprile_29/italicum-giorno-fiducia-00c9962a-ee41-11e4-b322-fe8a05b45a01.shtml

    “(...) Il governo Renzi incassa il primo dei TRE VOTI DI FIDUCIA posti sull’Italicum, quello associato all’articolo 1 della nuova legge elettorale: la Camera ha confermato il suo sostegno all’esecutivo con 352 sì e 207 no. Sono attesi altri DUE VOTI DI FIDUCIA nella giornata di giovedì, ma difficilmente daranno risultati discostanti (...)”

    “I NUMERI

    Sulla carta, la maggioranza può contare a Montecitorio su 396 voti. Il voto finale sul provvedimento, che si svolgerà a scrutinio segreto, potrebbe forse riservare qualche sorpresa in più: in quell'occasione i no potrebbero essere anche superiori a quelli venuti allo scoperto nel voto di fiducia, anche se il governo è convinto che avrà il soccorso di molti deputati di FI e M5S. Gli altri due voti di fiducia sono previsti giovedì dalle 10.40 alle 12.15 (quello sull’articolo 2) e dalle 16 alle 17.30 (articolo 4). I termini di presentazione per gli ordini del giorno scadono giovedì alle 11. E' realistico pensare che si vada al voto finale la prossima settimana.”

    «FIDUCIA O GOVERNO A CASA»

    La giornata era iniziata carica di aspettative e di appelli ai parlamentari. Lo stesso RENZI, che già martedì sera aveva parlato al Tg1 spiegando che LA FIDUCIA E' LA SCELTA PIU' DEMOCRATICA CHE CI POTESSE ESSERE, è tornato a difendere la sua decisione con una lettera al quotidiano La Stampa in cui ha definito la prova di forza «un gesto di serietà verso i cittadini». «Con lo scrutinio palese, imposto dal voto di fiducia - ha scritto il premier -, i cittadini sapranno. Sapranno chi era a favore, chi era contro. Tutti si assumeranno le proprie responsabilità». E ancora: «Se non riusciamo a cambiare la legge elettorale dopo averlo promesso ovunque, come potremo cambiare il Paese? Occorre coraggio. E questo è il tempo del coraggio».
    (...)
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  3. Dal sito internet del Corriere della Sera:

    http://www.corriere.it/politica/15_maggio_04/italicum-volata-finale-dissenso-pd-potrebbe-allargarsi-92bef7d4-f236-11e4-88c6-c1035416d2ba.shtml

    RIFORMA ELETTORALE, L'ITALICUM E' LEGGE.

    I sì sono 334, i voti contrari sono 61, gli astenuti 4. Bersani soddisfatto: «Dissenso ampio». Renzi: «l’Italia ha bisogno di chi non dice sempre no».

    di Redazione Online

    (..) Via libera dell’Aula della Camera all’Italicum, la riforma della legge elettorale voluta da Renzi che passa con 334 voti favorevoli e 61 contrari. Si tratta dell’ok definitivo: l’Italicum diventa legge. Al voto -a scrutinio segreto- non hanno preso parte le opposizioni: Fi, M5S, Lega Nord, FdI e Sel hanno infatti abbandonato l’Aula di Montecitorio in segno di protesta. (...)

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  4. Cos'è più importante, "IL FARE COMUNQUE E IN FRETTA" o "IL FARE BENE" RISPETTANDO LA DEMOCRAZIA E LA COSTITUZIONE?

    Questa è la domanda che va posta.....

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  5. Dal quotidiano IL PICCOLO di Trieste

    "PREMIO MAGGIORANZA
    L'Italicum è un proporzionale che assegna un premio di maggioranza (340 seggi su 630) alla lista che supera il 40%. SE NESSUN PARTITO RAGGIUNGE TALE PERCENTUALE, SI SVOLGE UN SECONDO TURNO TRA I DUE PARTITI PIU' VOTATI, PER L'ASSEGNAZIONE DEL PREMIO. I partiti perdenti si ripartiscono i 290 seggi rimanenti sulla base della percentuale di voti."

    http://ilpiccolo.gelocal.it/italia-mondo/2015/05/04/news/italicum-e-legge-334-si-e-61-contrari-1.11356087?fsp=2.2519
    …..............

    COMMENTO:

    Se i due partiti più votati raggiungono per ipotesi il 25 e il 20 per cento al primo turno, grazie alla norma di legge del ballottaggio avremo che un partito che ha avuto solo il 25% al primo turno e, per ipotesi, vince il ballottaggio, avrà un premio di maggioranza ENORME e ben 340 seggi alla Camera. Il restante 75% dei voti e degli elettori, darà diritto a soli 290 seggi alla Camera.:

    TUTTO O.K? O forse la norma è incostituzionale perchè il premio di maggioranza è abnorme e assegna ben 340 seggi su 630 a chi è stato votato solo dal 25% degli elettori?

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  6. “ (...) L’elevazione della soglia per l’attribuzione del premio di maggioranza al 40% non ha, nella mia opinione, un particolare significato, semplicemente perché aumenta la probabilità che il premio sia attribuito con il BALLOTTAGGIO, EVENTUALITA' CHE RAPPRESENTA LA MAGGIORE CRITICITA' DELLA LEGGE IN RELAZIONE AI PRINCIPI ENUNCIATI NELLA "STORICA" SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE NR. 1/2014.
    Si ha l’impressione che, piuttosto che adeguarsi a quella pronuncia, il legislatore cerchi di eluderla e soprattutto, viste le sostituzioni di giudici scaduti o di imminente scadenza, di intervenire sulla composizione della Corte Costituzionale nella speranza di un giudice delle leggi più comprensivo delle esigenze dell’esecutivo. (...)”

    16 aprile 2015 - ON. AVV. FELICE C. BESOSTRI.

    LEGGI TUTTO: http://www.felicebesostri.it/?p=3296

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  7. Dal sito "www.repubblica.it"

    TITOLO:
    Italicum, Azzariti: "Non sarà facile chiedere il referendum"

    SOTTOTITOLO;
    Intervista al costituzionalista della Sapienza: "Quattro punti critici"

    di LIANA MILELLA

    http://www.repubblica.it/politica/2015/05/05/news/italicum_azzariti_non_sara_facile_chiedere_il_referendum_-113551977/

    (...)

    DOMANDA - Pensa che, come per il Porcellum, alla fine spunti l'Aldo Bozzi di turno, se non lui stesso, che andrà in Tribunale?

    RISPOSTA- "È uno dei pochi fatti certi in uno scenario confuso e incerto. La sentenza sul Porcellum ha aperto le porte a questa ipotesi. Non voglio, né posso sostituirmi alla Corte, ma sono sicuro che la questione le verrà proposta. La Consulta affronterà di nuovo gran parte delle questioni che pensava, e noi tutti pensavamo, fossero risolte. Una nuova dichiarazione di incostituzionalità sarebbe la più profonda delegittimazione del sistema politico".

    DOMANDA - Quali sono gli svarioni che vede nell'Italicum?
    RISPOSTA - "La Corte ha operato un bilanciamento tra legittimi strumenti di stabilizzazione dei governi, la "mitica" governabilità e le necessarie garanzie della rappresentanza. La legge assicura solo la prima annullando il necessario principio costituzionale della rappresentanza democratica".

    DOMANDA - I punti davvero critici?
    RISPOSTA - "Sono i quattro pilastri d'argilla della legge: il premio attribuito anche a una lista dalla scarsissima rappresentanza reale; i capilista che per i partiti piccoli e medi riguarderà il 100% degli eletti; le pluricandidature che rimetteranno nelle mani del partito la scelta dell'eletto; la diversità delle norme tra Camera e Senato che introduce non tanto una semplice differenza, quanto un'assoluta irrazionalità del sistema".
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    GAETANO AZZARITI è docente di diritto costituzionale presso l'Università La Sapienza di Roma.

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