IL MESSAGGERO VENETO
edizione di Udine
Sabato 19 Febbraio 2011
Rubrica “Per posta e per e-mail”
FRIULANO:
ATTUARE LA LEGGE 29
di Roberta Michieli
Dalla stampa locale si apprende che l'assessore alla Cultura De Anna organizza, dal 21 al 23 febbraio, tre giorni di ascolto, una sorta di "Stati generali delle lingue minoritarie". Scopo di quest'iniziativa? «Gli interventi raccolti nella giornata di ascolto saranno oggetto di studio e approfondimento al fine di definire il programma delle conferenze regionali per ciascuna lingua minoritaria», precisa l'assessore sulla stampa. Ancora, sempre da notizie stampa, l'assessore si augura che tali conferenze possano essere "la sede sia per elaborare gli elementi emersi nelle giornate dedicate sia per enucleare indirizzi operativi da porre all'attenzione del legislatore, al fine di una riforma organica, condivisa dal territorio”.
Una riforma organica del settore? È uno scherzo vero? Mi permetto di ricordare a Elio De Anna solo due "piccoli" particolari: 1) la legge regionale 29/2007 è da tre anni totalmente non attuata in quanto mancano tutti i regolamenti; 2) per quanto riguarda l'assessorato alla Cultura, quando l'assessore De Anna ripristinerà i finanziamenti azzerati (Finanziarie regionali 2010 e 2011) alle emittenti radio private? Fra l'altro, sono stati azzerati anche i finanziamenti alla storica emittente Radio Onde Furlane, mettendola così in una situazione finanziaria difficile. Radio che, a causa di quest'assurda scelta politica che viola il punto 3 dell'articolo 20 della Legge regionale 29/2007, dal 1° marzo sarà costretta a tagliare il 60% dei suoi programmi informativi. Finanziamenti garantiti da Molinaro per la Finanziaria 2011 ed eliminati da De Anna.
Invece di inutili passerelle, perché non si procede rapidamente a predisporre almeno i Regolamenti più semplici e privi di complicazioni burocratiche, come l'articolo di legge sopra citato (articolo 20 punto 3, Legge regionale 29/2007: «La Regione sostiene le emittenti radiofoniche che trasmettono programmi in lingua friulana. Il sostegno è proporzionato alla percentuale di programmi trasmessi in lingua friulana e a quelli prodotti in proprio») ?
La tutela della lingua friulana ha già alle spalle tre anni (dal 2008 a oggi) letteralmente buttati via perché la giunta regionale di Renzo Tondo, fino a oggi, non soltanto è rimasta immobile, ma ha fatto molto di peggio: ha infatti ridotto di molto i già miseri finanziamenti e creato problemi e difficoltà di ogni sorta alla politica linguistica di tutela della lingua friulana. Com'è possibile che la competenza sulla politica di tutela della lingua friulana non sia unitaria, ma, al contrario, divisa tra due assessorati? Un'autentica demenzialità politica messa in atto da dilettanti allo sbaraglio. Non parliamo poi di due istituzioni fondamentali per la minoranza friulana: il Silce (di fatto cancellato) e l'Arlef (ridotto ai minimi termini dalla politica regionale).
In questa chiarissima situazione di sistematica violazione dei diritti linguistici della minoranza linguistica storica friulana, Elio De Anna non trova nulla di meglio da proporre che «lo Stato generale delle lingue minoritarie»? Suvvia, assessore, non offenda la sua e nostra intelligenza! Sono tre anni che la giunta regionale di Renzo Tondo ci sta "prendendo in giro", adesso basta. Dia attuazione alla legge regionale 29/2007 e lasci perdere inutili conferenze!
Se ha bisogno di «schiarirsi le idee» le ricordo che nel giugno 2010 le tre minoranze linguistiche regionali sono state ascoltate dagli esperti di minoranze del Consiglio d'Europa, in visita in regione. In tale occasione le stesse minoranze hanno consegnato a questi esperti delle relazioni scritte sulla loro situazione di tutela. Chieda e gliene daremo una copia.
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La Redazione del Blog precisa che la presente lettera è stata pubblica anche da:
1) Settimanale "la Vita Cattolica" - Rubrica "Giornale Aperto" ed. del 18 febbraio 2011
2) Quotidiano "Il Gazzettino" ed. di Udine - Rubrica "Lettere" - del 12 febbraio 2011
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