La Vita cattolica
Settimanale del friuli
Venerdì 11 febbraio 2011
pagina 19
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STOP DELLA REGIONE
AL PARCO EOLICO
Da Trieste è stata messa la parola fine a una vicenda che ha messo di fronte i Comuni di Forgaria nel Friuli e Trasaghis
Hanno vinto i grifoni
La Regione, infatti, con un parere di Valutazione impatto ambientale (Via) negativo ha stoppato il progetto di costruzione di un parco eolico nella zona industriale di Trasaghis. Da Trieste è stata, dunque, messa la parola fine a una vicenda che nei mesi scorsi ha creato più di qualche attrito, mettendo di fronte due amministrazioni comunali e le rispettive ragioni. Da un lato la compagine di Trasaghis, guidata dal sindaco Augusto Picco, che avrebbe dovuto affittare il terreno a una ditta privata per consentire la realizzazione dell'impianto, costituito da 5 aerogeneratori. Dall'altro il confinante Comune di Forgaria, con il sindaco Pierluigi Molinaro e il vice Enrico Frucco in prima fila a manifestare nettissima contrarietà alla prospettiva di impiantare le pale eoliche, ritenute troppo pericolose e non garanti di una convivenza pacifica con i grifoni.
I rapaci, infatti, proprio in questa zona sono ritornati a vivere e, soprattutto, nidificare, grazie a un percorso di reinserimento e ricerca al quale sta lavorando da vent'anni la Riserva naturale del lago di Cornino.
Ma il primo cittadino di Trasaghis, secondo il quale in questa occasione «le posizioni ambientaliste, fuori da qualsiasi logica di giudizio, sono state assolutamente esasperate» e «sconcertato e rammaricato» dalla decisione regionale, in attesa di leggere le motivazioni che hanno spinto a bocciare l'iniziativa, rilancia: «Valuteremo se ci sono passi successivi da intraprendere per non vedere sprecati 3 anni di studi portati avanti dalla ditta che ha individuato nel nostro comune il luogo idoneo per realizzare l'impianto. Nel caso, però, il parere della Regione risulti insuperabile - aggiunge - chiuderemo qui il discorso parco eolico, da noi considerato comunque un valido progetto di sviluppo».
A Forgaria, invece, si tira un respiro di sollievo e si puntualizza: «Non si è trattato di una battaglia politica o di vincere una sfida, nonostante da più parti sia stata innescata una forte polemica - dice Molinaro -. Era nostro dovere tutelare la presenza dei grifoni in zona, anche se si fosse trattato di un unico esemplare. Per questo, riteniamo che la Regione non abbia dato ragione all'una o all'altra opinione, ma abbia piuttosto riconosciuto il giusto valore naturalistico del territorio e del progetto "grifone", visti gli ingenti investimenti fatti in questo ventennio».
E l'habitat friulano appare particolarmente gradito ai grifoni tanto da rappresentare l'unico luogo in tutte le Alpi a ospitare una popolazione nidificante. E se d'inverno si registra la presenza di un'ottantina di esemplari, durante la bella stagione se ne contano circa 140 che arrivano oltre che dai vicini parchi degli Alti Tauri in Austria, del Tricorno in Slovenia e dalla riserva di Cherso in Croazìa, anche da Francia, Grecia, Spagna e Israele.
Monika Pascolo
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Dal sito internet della
RISERVA NATURALE LAGO DI CORNINO
Progetto Grifoni
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