martedì 22 febbraio 2011

NUIE FURLAN IN RAI !



NUIE FURLAN IN RAI !


COMITATO PER
 L'AUTONOMIA ED IL RILANCIO DEL FRIULI

 Comunicato stampa

22 febbraio 2011

           
E' certamente sorprendente la notizia della approva- zione del contratto di servizio da parte del Consiglio di Amministrazione della RAI senza che in esso figurino le trasmissioni in lingua friulana. È sorprendente sia perché ampie assicurazioni al riguardo erano state date e date pubblicamente anche da autorevoli esponenti regionali, sia perché è la legge stessa a prevederlo quando dispone gli strumenti di tutela delle lingue minoritarie storiche. Ed il friulano è così definito e riconosciuto dalla legge 482 del 1999.

Sono ormai anni che il Comitato per l'Autonomia ed il Rilancio del Friuli, in particolare con l'on. Baracetti, l'Università del Friuli, la Chiesa udinese, il Sindaco del Capoluogo, il Presidente della Provincia, con il coordinamento prima dell'allora Rettore Honsell e poi dell'Assessore Regionale Molinaro, patrocinano nelle sedi romane il diritto a trasmissioni Radio, opportunamente dimensionate, in lingua friulana.

Con finanziamenti regionali si è condotta per ben due anni una trasmissione sperimentale, detta di approfondimento, in friulano, trasmissione che non può certo essere annoverata tra quelle inutili o poco utili che abbiano demeritato.

Anche la Commissione parlamentare di Vigilanza si è espressa, credo alla unanimità, con parere favorevole.

Evidentemente la RAI si sente in una posizione tale da poter ignorare e non considerare, certamente disattendere, anche alla volontà parlamentare. Il che fa pensare. 

Ed allora cosa fare? È la politica, come sempre, che deve mettersi in moto se non vuole essere semplice spettatrice degli eventi. È il Governo che deve dire, e dire chiaramente, la sua posto che ora, dopo la approvazione del CdA RAI, ci deve essere la approvazione governativa. Sono i parlamentari che non possono permettersi di essere assenti o di essere semplici spettatori.

È la Regione che per prima deve assumere l'iniziativa nei confronti del Ministro competente, agendo con tempestività e decisione. Se così sarà potremo ancora sperare in un esito positivo, seppure in extremis.  Diversamente...sapremo chi ringraziare.

Roberto Dominici


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