martedì 1 giugno 2010

Università - FONDI PUBBLICI E MERITOCRAZIA

Il Gazzettino (Martedì 1 Giugno 2010)

Il rettore dell’Università di Bologna, Ivano Dionigi, in un suo recentissimo intervento pubblicato sulla stampa nazionale e con riferimento alla nuova riforma universitaria in discussione in questi giorni a Roma ha dichiarato: «Il disegno di legge convince soprattutto quando afferma e declina il principio della valutazione e il conseguente riconoscimento del merito: parole sacrosante per chi crede che meritocrazia debba fare rima, non solo fonetica, con democrazia». Dunque, con questa nuovo progetto di legge di riforma universitaria pare si voglia fare piazza pulita dell’antidemocratico criterio del costo storico, ancor oggi purtroppo utilizzato nella distribuzione alle Università italiane del Fondo di Finanziamento Ordinario. Guarda caso e con quale tempismo l’europarlamentare Giovanni Collino, Presidente anche della Commissione Paritetica Stato-Regione FVG, invece di felicitarsi con il Ministro Gelmini e con il rettore dell’Università del Friuli Cristiana Compagno, immediatamente si attiva e dichiara alla stampa locale che è sua intenzione richiedere allo Stato la competenza regionale sui Fondi ordinari statali delle due università di Udine e Trieste.
Ma come? Propria ora che l’Università del Friuli avrà la possibilità di essere valutata in base al criterio del merito e, nel futuro, non essere più sotto finanziata, un politico che si dichiara friulano, toglie alla nostra università questa tanto richiesta e sperata possibilità? Non è che “forse” si sta cercando di salvare il sovra-finanziamento dell’università di Trieste? Questa università è infatti uno degli atenei più sovra-finanziati d’Italia: quasi 15 milioni di euro di sovra finanziamento annuale. Una montagna di euro che sarebbero messi in pericolo con la riduzione o eliminazione del criterio del costo storico nella distribuzione del Fondo Finanziamento Ordinario statale. Ma l’onorevole Giovanni Collino cosa ha fatto fino ad ora per aiutare l’Università del Friuli? Si è forse attivato a Roma e a Trieste per risolvere l’annoso problema del sottofinanziamento cronico della nostra Università? Mi risulta non abbia mosso nemmeno un dito!

Ora che con questa nuova riforma universitaria statale viene messo a rischio il principesco sovra-finanziamento dell’ateneo triestino, vuoi che un politico friulano non si dia da fare a favore della città tanto cara al cuore degli italiani, anche se questo significherà sacrificare l’università friulana?!

Collino, ora, si è mosso, ma non può fare un torto alla collega di partito Rosolen, anche se ormai ex assessore regionale con delega all’università: si è mosso a pro dell’ateneo triestino e alla faccia della meritocrazia!

Luigi Del Piccolo
San Giorgio di Nogaro


2 commenti:

  1. O segnali che la letare a firme di Luigi Del Piccolo e je stade publicade, miercus il 2 di Jugn, ancje sul Messaggero Veneto - rubriche "Il Caso" - letaris dai letors.

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  2. Sabide 12 di Jugn 2010, la letare e je stade publicade ancje sul setemanâl de Diocesi di Udin, La Vite Catoliche. Rubriche des letaris.

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