mercoledì 2 giugno 2010

Inaccettabile avere meno di Trieste

Messaggero Veneto — 01 giugno 2010 pagina 03 sezione: UDINE
di CRISTIAN RIGO

«Udine e il Friuli sono ingiustamente penalizzati dal bilancio regionale». Il grido di allarme che arriva all’indomani dell’analisi sulla spesa della Regione è bipartisan e, insieme agli autonomisti, coinvolge anche la politica e le istituzioni. Il “Friuli” chiede insomma di riequilibrare le risorse, soprattutto nel campo dell’istruzione e della ricerca dove – dicono in coro il presidente della Provincia, Pietro Fontanini, il sindaco Furio Honsell e i consiglieri regionali udinesi di Pdl e Pd, Alessandro Colautti e Giorgio Baiutti – «la sperequazione tra Udine e Trieste è incompresibile e inaccettabile»: 282 euro per ogni triestino a fronte dei 96 spesi dalla Regione per ogni abitante della provincia friulana più grande. «Un dato incredibile – dice l’ex rettore Honsell – se teniamo conto del fatto che già il Ministero penalizza l’università di Udine prendendo in considerazione criteri storici e non meritocratici». Per Fontanini però il dato più preoccupante riguarda il trasporto pubblico visto che il numero di chilometri per abitante concessi a Trieste è di gran lunga superiore (del 60% circa, precisa Honsell) rispetto a quello di Udine. E non è finita qui. «Su alcuni capitoli di spesa come la protezione sociale e la sanità – dice Baiutti del Pd – le maggiori spese per Trieste, considerata la presenza di molti anziani, potrebbero essere giustificate, ma di certo si fatica a comprendere le scelte per le infrastrutture dove la spesa della Regione per la provincia di Udine è di 33 euro procapite contro i 156 di Trieste, i 96 di Gorizia e i 68 di Pordenone». Ecco perché il Pd è pronto a chiedere di rivedere i parametri all’insegna dell’equità. Dello stesso avviso anche Colautti del Pdl secondo il quale i criteri di ripartizione storica andrebbero superati: «La mia – precisa – non è una polemica di campanile, ma una battaglia per individuare un criterio oggettivo e condiviso di ripartizione dei trasferimenti». Dagli autonomisti Renzo Pascolat e Arnaldo Baracetti arriva invece un appello al presidente («friulano») della Regione, Renzo Tondo affinché il Friuli ottenga più autonomia per ristabilire così una pari dignità tra i diversi territori. Da Fontanini però arriva anche un’autocritica («bisogna essere più virtuosi anche nella nostra provincia») e un affondo a Honsell («per esempio – dice il presidente – non capisco come il Comune di Udine possa avere mille dipendenti contro i 534 della Provincia»). Secca la replica del sindaco: «Forse Fontanini non è a conoscenza delle attività svolte dal Comune e non sa che nel novero dei dipendenti ci sono anche quelli dell’ambito che sono circa un centinaio».

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